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Di Grassi: “Le nuove Formula E toccheranno i 300 orari!”

Le avveniristiche monoposto di seconda generazione appena presentate via web avranno una potenza di 250 kW in gara, mentre nel giro di qualifica potranno godere di 50 kiloWatt in più rispetto alle attuali e... andare fortissimo.

La monoposto 2018-2018 di Formula E

Foto di: FIA Formula E Championship

Teaser della monoposto Formula E 2018-2019
La monoposto 2018-2018 di Formula E
La monoposto 2018-2018 di Formula E
La monoposto 2018-2018 di Formula E
La monoposto 2018-2018 di Formula E
La monoposto 2018-2018 di Formula E
La monoposto 2018-2018 di Formula E
La monoposto 2018-2018 di Formula E
La monoposto 2018-2018 di Formula E
La monoposto 2018-2018 di Formula E
La monoposto 2018-2018 di Formula E
La monoposto 2018-2018 di Formula E

Secondo quanto dichiarato dal campione in carica di Formula E la maggiore performance e la minor resistenza all’aria delle vetture del futuro porteranno ad un aumento delle velocità massime da 225 km/h a oltre 300 km orari. 

 

“Le auto che utilizzeremo dalla stagione 5 saranno più potenti ed efficienti”, il parere di Lucas Di Grassi ad Autosport.

“Ragione per cui, con l’attuale configurazione, sui lunghi rettilinei supereremo facilmente i 300 orari. A quel punto nessuno potrà dire che sono lente”. 

 

Secondo il brasiliano dell’Audi Sport, una soluzione per utilizzare al meglio il potenziale delle vetture potrebbe essere quello di ridisegnare i circuiti prediligendo i rettifili in modo da costringere il pilota a schiacciare al massimo l’acceleratore e agevolare le manovre di sorpasso. 

“Stiamo raggiungendo un livello interessante. Le monoposto sono cresciute in efficienza, hanno più performance e sono difficili da guidare, dunque a mio avviso bisognerebbe ritoccare le piste e aumentare la lunghezza dei dritti fino a 700-800 metri. Non dico stravolgerle, ma adattarle alle nuove esigenze”.

 

Infine, a proposito dell’accusa rivolta alla serie “full electric” di disporre di un powertrain dalle scarse prestazioni nonostante gli ultimi miglioramenti, Di Grassi ha concluso: “Ovviamente non possiamo paragonare le nostre macchine alle Formula 1 o alle LMP1-Hybrid. Va comunque precisato che queste non potrebbero mai girare sulla nostra tipologia di tracciati”. 

 

 

 

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