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Buemi critica la posizione dell’attack mode a Riyadh

Il pilota Nissan e.dams ha criticato la posizione dell’attack mode sulla pista dove questo fine settimana si è inaugurata la nuova stagione della Formula E a seguito dell’incidente con Antonio Felix da Costa.

Sébastien Buemi, Nissan e.Dams, Nissan IMO2

Sébastien Buemi, Nissan e.Dams, Nissan IMO2

Zak Mauger / Motorsport Images

Sebastien Buemi era subito alle spalle del leader nella seconda gara in Arabia Saudita quando un contatto con il pilota del team DS Techeetah Antonio Felix da Costa all’uscita dalla Curva 18 lo ha fatto andare in testacoda, proprio nella prima curva dove era possibile usare l’attack mode e che si trovava nella parte interna.

Il campione FE 2015-2016 è riuscito a riprendere la via della pista, ma lo ha fatto in maniera rischiosa, costringendo molte monoposto ad evitarlo ed è stato penalizzato per questa azione, mentre da Costa è stato sanzionato per il contatto avvenuto in precedenza tra i due.

Buemi ha spiegato che era sul punto di usare l’attack mode quando è avvenuto l’incidente e lo ha messo a confronto con il contatto avuto con Robin Frijns in una zona simile nella gara di Parigi dello scorso anno, in cui ha rimediato una foratura mentre era al comando.

Buemi ha spiegato a Motorsport.com: “Ovviamente si deve rallentare di più per passare all’attack mode, non si può mantenere la stessa velocità. Ho frenato più tardi che ho potuto per provare a creare un po’ di gap e, appena ho rallentato per passare all’attack mode, mi ha colpito da dietro alla vettura”.

“Nel briefing avevamo discusso sul fatto che l’attack mode non fosse stato posizionato nel giusto punto della pista, perché non dovrebbe trovarsi in una posizione dove si deve rallentare più del solito. È abbastanza scontato che il pilota alle tue spalle non saprà che stai entrando nell’attack mode. Ma proprio perché ne abbiamo parlato, pensavo che avrebbe preso un po’ più di margine, che ovviamente avrebbe evitato il contatto”.

“Ho perso lo scorso campionato a Parigi per lo stesso motivo – continua il pilota Nissan e-dams – oggi sono stato buttato fuori per un episodio simile. Quindi non capisco perché la FIA continui a mettere l’attack mode in una posizione come quella. Voglio dire, se parti con l’idea di dover avere due secondi di vantaggio sul tuo inseguitore per non essere colpito nell’attack mode, dove stiamo andando? Forza, su. Non abbiamo niente che ci indichi che stiamo per passare all’attack mode, quindi il pilota alle tue spalle non ne ha idea”.

Buemi afferma: “Dobbiamo rallentare almeno 15 o 20 chilometro orari per assicurarci di entrarci, anche perché è lontano dalla traiettoria. Cosa dovremmo sapere? VErgne è stato buttato fuori in Messico, io ho avuto una foratura a Parigi a causa di questo problema, ora vengo buttato fuori qui. Per quanto ancora dovrà andare avanti questa situazione?”

Quando gli è stato chiesto se avesse pensato di doversi fermare prima di riprendere la via della pista, Buemi ha risposto: “Cosa ti aspetti, che io voglia stare lì ad aspettare che passino tutti? Ho pensato che ci fosse un gap e sono andato a prenderlo”.

Da Costa ha dichiarato a Motorsport.com che Buemi non ha fatto nulla di sbagliato, ma aggiunge: “Controlla quella situazione. Ha molti più comandi per controllare l’uscita di quella situazione rispetto a me”.

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