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Bird: “La Safety-Car mi ha aiutato, ma ancora non ci credo!”

Prima affermazione stagionale per il pilota della DS Virgin. Scattato dalla quarta posizione, Sam ha disputato i primi giri con il coltello tra i denti, prima di gestire l’ePrix di New York sino all’ultima tornata.

Sam Bird, DS Virgin Racing

Sam Bloxham / Motorsport Images

Sam Bird, DS Virgin Racing, precede Jean-Eric Vergne, Techeetah
Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing, precede Daniel Abt, ABT Schaeffler Audi Sport
Sam Bird, DS Virgin Racing, precede Daniel Abt, ABT Schaeffler Audi Sport
Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Podio: il vincitore della gara Sam Bird, DS Virgin Racing, il secondo classificato Jean-Eric Vergne,
Podio: il vincitore della gara Sam Bird, DS Virgin Racing, il secondo classificato Jean-Eric Vergne,
Podio: il vincitore della gara Sam Bird, DS Virgin Racing, il secondo classificato Jean-Eric Vergne,

Sam Bird, classe 1987, ha passato l'intera carriera a girovagare nel mondo del motorsport prima di sposare nel 2014 il progetto Virgin Racing per quanto concerne la Formula E.

 

Il pilota britannico in questa stagione, fatta più di ombre che di luci, non era ancora riuscito a giungere sul primo gradino del podio. C’era andato molto vicino in Marocco, ma in quell’occasione si era dovuto accontentare del secondo posto. 

 

 

Il pilota della DS Virgin però dinanzi al pubblico newyorkese, voglioso di osservare da vicino per la prima volta questo nuovo e affascinante campionato, non ha deluso e ha griffato l’ePrix disputato sul tracciato ricavato nel porto di Brooklyn, centrando il primo successo stagionale grazie ad una gara vissuta tutta all’attacco. 

 

A fine corsa Sam Bird è parso davvero entusiasta: “Questa è una giornata fantastica. Sono molto contento soprattutto per Richard Branson, questa è la mia prima vittoria ed è arrivata proprio oggi che lui è qui e trovo tutto questo straordinario. Voglio ringraziare i tecnici e la squadra, è stata una vittoria incredibile, faccio ancora fatica a crederci. Ce l’abbiamo fatta, ringrazio davvero tutti e saluti i miei bambini a casa”. 

 

Il britannico ha poi parlato anche degli ultimi concitati giri: “Speravo di concludere la gara alle spalle della Safety-Car. In ogni caso mi ha aiutato a risparmiare energia, perché ero un attimino al limite. Ho lavorato tanto sui freni, ho cercato di tenerli per la ripartenza, ma fortunatamente alla fine è andato tutto per il meglio e abbiamo vinto”. 

 

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