Venturi: “Un caso la presenza di due piloti Mercedes a Valencia”
Il team di Monaco ha negato il legame dell’ingaggio nei test pre-stagionali di Edoardo Mortara e Maro Engel con l’ingresso nel 2019 del Marchio tedesco, anticipato da quello del partner HWA l'anno venturo.
Edoardo Mortara, Venturi Formula E Team
Sam Bloxham / Motorsport Images
Il direttore tecnico della Venturi, Franck Baldet, ha dichiarato a Motorsport.com di aver compreso i motivi delle chiacchiere da paddock, smentendo però qualunque connessione con la Mercedes-Benz nella scelta della formazione schierata nella prova generale della scorsa settimana sul circuito "Ricardo Tormo".
“È vero che Maro Engel ed Edoardo Mortara provengono dal DTM e sono sotto contratto Mercedes, tuttavia sarebbe troppo semplicistico trovare un legame tra la loro partecipazione al test e l’entrata del brand in Formula E. Maro ha corso con noi lo scorso anno e poi ci sono piloti che vorrebbero gareggiare nella serie”, ha affermato il francese.
“Avendo annunciato l’abbandono del campionato Turismo, i tedeschi stanno cercando una soluzione per non perdere le loro guide. Noi abbiamo due sedili vuoti e questo non ha potuto fare altro che raddoppiare la possibilità di avere dei rappresentanti della Stella a tre punte”.
Se per Engel il rinnovo potrebbe sembrare quasi scontato, Mortara ha ammesso di essere stato chiamato all’ultimo per la sessione valenciana.
“Ne abbiamo iniziato a discutere abbastanza tardi, ma subito mi sono mostrato interessato perché la Formula E resta una buona opportunità anche per il futuro. Spero, dunque, non si risolva tutto così e che si possa continuare assieme”, il commento dello svizzero, che potrebbe essere aiutato dalla conoscenza di Jacky Eeckelaert, ex DT della scuderia ABT nel DTM, in seguito passato alla categoria "full electric" alla Dragon Racing ed ora alla Venturi.
Tra i protagonisti del test hanno figurato pure il driver Lexus nel Super GT, James Rossiter, e il collaudatore della scuderia con base a Monaco, Michael Benyahia.
“È stato bello trascorrere del tempo con la squadra, inoltre ho potuto provare tutti i sistemi, sperimentare con il recupero dell’energia e i run di gara e trovare un assetto comodo. Sapevo di non avere altra occasione per imparare in caso fossi stato fortunato abbastanza da aggiudicarmi un volante per l’ePrix di Hong Kong. È stata una giornata produttiva che mi ha consentito di chiarire alcuni aspetti prima per me oscuri”, ha rivelato infine l’inglese a cui la TOM'S Toyota ha concesso un permesso extra.
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