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Animazione Mahindra: l'evoluzione del powertrain Magneti Marelli

La Formula E è arrivata alla quarta stagione e attraverso questo video Mahindra guardiamo a che punto è arrivata l'evoluzione tecnologica della serie "full electric".

Felix Rosenqvist, Mahindra Racing

Felix Rosenqvist, Mahindra Racing

Malcolm Griffiths / Motorsport Images

Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Felix Rosenqvist, Mahindra Racing, parla con Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Motore e centralina Magneti Marelli di F.E
Motore Magneti Marelli di F.E
Centralina Magneti Marelli di F.E
Maro Engel, Venturi Formula E Team, Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Felix Rosenqvist, Mahindra Racing. Mitch Evans, Jaguar Racing
Nelson Piquet Jr., Jaguar Racing, Felix Rosenqvist, Mahindra Racing, Edoardo Mortara, Venturi Formula E Team, Mitch Evans, Jaguar Racing
Andre Lotterer, Techeetah, Felix Rosenqvist, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing

L'ePrix di Roma ha portato le monoposto elettriche a correre per le strade della Capitale, più precisamente nel quartiere dell'Eur. La serie è arrivata al suo quarto anno di vita, il trampolino di lancio verso la quinta stagione che catapulterà le auto verso il prossimo step tecnologico evolutivo. L'animazione Mahindra mostra fino a che punto è arrivato lo stato dell'arte della tecnologia full elettrica applicata al mondo delle competizioni.

Cominciamo col vedere quali sono le parti che compongono il powertrain delle vetture

Inverter: l'unità che trasferisce l'energia elettrica dalle batterie al motore Batteria ad alto voltaggio: in Formula E viene chiamata anche RESS, acronimo di Rechargeable Energy Storage System (sistema di accumulo di energia ricaricabile).

DCDC Converter: il trasformatore ad alta efficienza è prende energia dalla RESS e fornisce 12v ai sistemi ausiliari della macchina

Motore: montato longitudinalmente, è un unità a corrente continua che scarica a terra istantaneamente il massimo della coppia disponibile e produce fino a un massimo di 200kw di potenza in condizioni di qualifica.

Cambio: 5 marce con paddle al volante, viene usato per moltiplicare la coppia del motore o abbassarne l'altissimo numero di giri per ridurre lo slittamento delle ruote.

Nella prima stagione, tutte queste parti erano vincolate e uguali per tutti, fornite ai team da ditte esterne. Per esempio, DCDC Converter e Inveter erano realizzati secondo specifiche standard dettate dalla Formula E e realizzate da McLaren Applied Technology.
 
Nel corso degli anni, l'interesse dei Costruttori nella serie è aumentato ed è stata concessa loro una certa libertà d'azione sotto la pelle della vettura. Ed è qui che il video si fa interessante perché mostra come in Mahindra hanno lavorato con la collaborazione Magneti Marelli. Sulla M4 Electro la Casa indiana si è occupata di realizzare nuove sospensioni posteriori, più leggere, facili da settare e che hanno migliorato agilità e trazione della vettura, sono montate alla cassa di carbonio che racchiude il powertrain.
 
Sotto la pelle in carbonio si può guardare il lavoro della Magneti Marelli perché DCDC Converter a parte (realizzato da Mahindra e montato sulla batteria) gli organi vitali sono costruiti dal reparto corse dell'azienda italiana. Il motore è un unità a sei fasi montato in maniera trasversale per migliorare l'efficienza. Raggiunge i 20 mila giri al minuto e arriva a scaricare a terra 200Nm di coppia.
 
L'inverter è in carburo di silicio, materiale composto da silicio e carbonio, che ha permesso il risparmio di 8 kg di peso. Il cambio è diventato un monomarcia per migliorare l'efficienza. Tutto questo lavoro di sviluppo ha permesso alla macchina di migliorare le performances fino a spingere  Felix Rosenqvist  sul gradino più alto del podio di Marrakesh.

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