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Agag: "L'ePrix porterà Roma dalle bighe di Ben Hur al futuro"

Lanciando la gara all'EUR, il fondatore della F.E fissa gli obiettivi della serie "full electric" con un paragone artdito, ma efficace: "Ad esempio, esistono ancora le gare di cavalli, ma al lavoro non andiamo più a cavallo".

Ceo Formula E Alejandro Agag
Presentazione dell'ePrix di Roma alla presenza del sindaco di Roma Virgina raggi
Spark-Renault SRT 01E
Spark-Renault SRT 01E
Presentazione dell'ePrix di Roma alla presenza del sindaco di Roma Virgina raggi
Ceo Formula E Alejandro Agag
Ceo Formula E Alejandro Agag

È con una simpatica battuta di ispirazione cinematografica che il CEO della Formula E, Alejandro Agag, esordisce per raccontare a Motorsport.com che cosa significherà per la Formula E sbarcare a Roma il prossimo 14 aprile, un sogno lungamente accarezzato dagli organizzatori... 

L'arrivo della Formula E a Roma ha una forte valenza simbolica: il futuro della mobilità, arriva in una città che ha inventato la mobilità
"Questa cosa era voluta fin dall'inizio, mi ricordo di quando abbiamo fatto in questa stessa piazza il primo annuncio... Siamo in tutte le più grandi città del mondo e volevamo essere naturalmente anche a Roma. Tutti ci ricordiamo di Ben Hur e delle corse con le bighe ed è da questo immaginario, da questo simbolo, che ci involiamo verso il futuro con la città di Roma". 

 

La Formula E rappresenta sempre più una fonte attrattiva importante. Qual è la sua forza?
"La forza della Formula E sta nei nuovi partner che stanno arrivando - presto faremo importanti annunci - e nella partnership tecnologica e strategica con ENEL. Grazie a questa collaborazione, possiamo portare l'energia solare sul circuito, rendedo la pitlane più smart, più green. Siamo arrivati a un livello tecnologico incredibile, pronti ad essere lo strumento che contribuirà a cambiare la mentalità delle persone portando, attraverso il motorsport, una nuova percezione delle macchine elettriche. Stiamo lavorarando affiché diventino più veloci, più efficienti e più economiche, in modo tale che possano permettersele tutti. Questi sono i punti di forza che ci hanno portato nelle grandi città: per la prima volta ci sarà una gara automobilistca a New York e sarà una gara di Formula E...". 

 

Arriverà il giorno in cui la F.E scalzerà la F.1?
"Ma no, io sono un grande fan della Formula 1 e spero che duri in eterno. Siamo su due piani diversi... Ad esempio, esistono ancora le gare di cavalli, ma al lavoro non andiamo a cavallo: in futuro dovremo andarci con una macchina elettrica. La F.1 ha contribuito a sviluppare i motori a benzina e continuerà ad esistere, il nostro obiettivo è di far sviluppare i motori elettrici".

Lei ha accennato a nuovi partner, ci può dare qualche indiscrezione? Ci sono nuovi soggetti pronti ad entrare nella F.E?
"La F.E ha sta riscuotendo un forte successo tra i costruttori. Abbiamo con noi Renault, Citroen, Audi, BMW, Jaguar, Mahindra e altri sono pronti ad entrare, ma mancano ancora due o tre mesi prima degli annunci ufficiali". 

Che cosa dobbiamo aspettarci nei futuri calendari? In Europa l'ePrix di Zurigo prenderà vita?
"Anche per Zurigo stiamo trattando e non siamo ancora in grado di annunciare niente". 

 

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