Agag: “Il FanBoost della F.E è monitorato e affidabile... ”
Il CEO della Formula E ha risposto al video YouTube pubblicato dal pilota Audi Sport Daniel Abt, poi scusatosi, a proposito di presunti brogli nelle votazioni per il FanBoost avvenuti in particolare nell’ePrix di Santiago del Cile.
Loghi Fanboost e ABB su una monoposto Andretti Formula E
Sam Bloxham / Motorsport Images
All'indomani dell'ePrix di Santiago del Cile, Daniel Abt aveva definito una “catastrofe” la manipolazione del sistema che attribuisce ai tre piloti più apprezzati dal pubblico 100 kiloJoule in più di energia da utilizzare alla bisogna durante la gara e accusato alcuni colleghi, presumibilmente il duo Techeetah autore di una doppietta nel round dello scorso week end, di aver imbrogliato per ottenere benefici in termini di potenza.
Per questo, il fondatore della serie “full electric” si è affrettato a sostenere l’integrità della piattaforma, seguita in ogni istante dall’azienda Telescope.
“Il sistema del FanBoost è costantemente monitorato e aggiornato per rendere sicura la verifica degli utenti e credibile la votazione. Sin dalla prima stagione abbiamo cercato di implementarlo seguendo le indicazioni dei team. Da allora oltre un milioni di tifosi si sono espressi e i numeri sono in crescita come la popolarità della Formula E".
E ancora: "Quindi, non capisco le motivazioni che possano spingere uno dei ragazzi ad avere qualcosa da dire sulla sua validità”, le parole del manager spagnolo, che ha in seguito evidenziato l’importanza dello strumento Web per rafforzare uno dei principi chiave della categoria, ossia la partecipazione della gente".
Alejandro Agag ha in seguito rivelato di aver ricevuto una telefonata di scuse da parte di Daniel Abt, uno dei conduttori più attivi sui social.
“Non deve sorprendere che i più votati siano i nomi conosciuti, o comunque quelli che lottano per il titolo e per i singoli successi come Buemi, Vergne, Di Grassi o Piquet. I fan prediligono coloro che si trovano nelle prime posizioni per influenzare il podio. È anche interessante vedere come i driver scelti cambino a seconda del Paese. Ad esempio Lopez è stato votato a Santiago per le origini sudamericane o Filippi ad Hong Kong perché corre per la NIO che è una squadra cinese”, la sua considerazione finale.
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