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A Parigi anche la prima vera "gara" delle Roborace!

In occasione del round francese del Campionato FIA di Formula E, il pubblico ha potuto assistere a qualche giro di pista dell’auto completamente autonoma, figlia del prototipo DevBot, che rivoluzionerà l'intero mondo del motorsport.

Vettura Roborace

Vettura Roborace

Zak Mauger / Motorsport Images

Vettura Roborace
Una vettura Roborace in pista
Roborace
Roborace
Una vettura Roborace in pista
Roborace ai box
Roborace in the pits
Roborace in the pits
Roborace in the pits
Roborace car in the pits
Roborace car
Vettura della Roborace
RoboRace car
RoboRace car
RoboRace car
RoboRace car
RoboRace car

In diversi appuntamenti della stagione, la Roborace aveva effettuato le proprie dimostrazioni con una versione prototipo chiamata DevBot, che includeva un pilota in carne e ossa pronto ad intervenire in caso di bisogno. 

Invece, davanti allo splendido scenario della piazza de Les Invalides, al termine della prima sessione di prove libere dell’ePrix di Parigi, l’azienda russa ha fatto entrare in azione il suo modellino senza ausili, seppur a velocità ridotta. Per lei anche un piccolo stop a bordo tracciato. 

“Si è trattato di un arresto volontario per verificare la traiettoria alla curva 8”, ha spiegato a Motorsport.com il direttore tecnico Bryn Balcombe. “Ha mancato di pochi millimetri le barriere. Un margine troppo rischioso. Per questo abbiamo optato per un cambio di linea in modo da evitare un eccessivo avvicinamento e inserito un mezzo in coda per maggiore sicurezza”. 

 

Assente a Montecarlo, la Roborace ha testato la sua produzione per tre settimane su un circuito creato ad hoc sull’impronta di quelli della Formula E e aggiornato il software con l’obiettivo “di preparare la macchina nel giusto ambiente e regolare le sue percezioni”, ha aggiunto l'ingegnere britannico. 

“Abbiamo fatto talmente tante prove che ci suona strano quando la gente ci dice che oggi abbiamo cambiato il mondo, essendo un lavoro che ci sta impegnando da parecchio. Si tratta di un grande evento, per cui mostrarlo agli spettatori è molto importante per noi. C’è ancora tanto da fare, ma è bello potersi concentrare su questi aspetti, anziché sulla mera tecnica”, ha poi concluso. 

 

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