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Intervista

Ricci: "Il titolo con Trident un sogno inseguito a lungo"

Per la prima volta nella sua storia il team Trident è riuscito ad imporsi nella classifica riservata alle squadre in F3. Giacomo Ricci, team manager della scuderia, ha parlato del grande lavoro svolto in questi anni per riuscire a cogliere un risultato di questa portata.

Jack Doohan, Trident

James Gasperotti / Motorsport Images

26 settembre 2021. Una data che resterà impressa a fuoco nei ricordi degli uomini e delle donne del team Trident. Una data che ha segnato una pagina storica per la scuderia creata da Maurizio Salvadori perché proprio in quel giorno, per la prima volta nella sua storia, il team Trident è riuscito a conquistare il titolo riservato ai team battendo allo sprint finale la Prema.

La felicità del muretto box a Sochi, al termine di una Gara 3 ad alta tensione, è stata enorme ed a pochi giorni da quel momento storico Motorsport.com ha raggiunto il team manager della scuderia, Giacomo Ricci, per parlare di un risultato costruito con un duro lavoro svolto nel corso degli anni.

Giacomo, si può dire che la vittoria del titolo team è merito anche, e finalmente, di una line-up di piloti altamente competitiva?
“Per noi è un risultato fantastico che inseguivamo da tempo. Ringrazio i piloti che sono stati con noi quest’anno, abbiamo avuto una line-up straordinaria. Schumacher nella seconda parte di stagione è riuscito a portare a casa dei punti importanti per la squadra. Con la vittoria al Red Bull Ring si è sbloccato ed è riuscito ad essere costantemente competitivo”.

“Clement Novalak e Jack Doohan sono stati molto costanti, anche se in alcune occasioni sono stati piuttosto sfortunati. Penso al Red Bull Ring quando Novalak è stato buttato fuori in Gara 3 mentre si trovava in quarta posizione e Doohan è stato costretto al ritiro a due giri dal termine perché toccato nella posteriore destra. Penso anche a quanto accaduto a Zandvoort, quando Schumacher che era secondo è stato spedito a muro. Nonostante questi episodi negativi siamo riusciti a conquistare il titolo. Per Trident è il primo campionato ed è un qualcosa di unico ed estremamente importante”.

Vincere il titolo ha un po' il sapore della rivincita?
“Sì, stavamo rincorrendo questo sogno da tempo. Sia in GP3 che in F3, dal 2015 in avanti, il team Trident è sempre stato una delle scuderie di riferimento. Nel 2015 siamo andati vicinissimi a conquistare sia il campionato piloti che quello riservato ai team e poi tutto è sfumato all’ultimo appuntamento”.

“Con l’ingresso in FIA F3 abbiamo avuto una crescita costante. Nel 2019 abbiamo concluso al quarto posto, mentre nel 2020 siamo arrivati secondi. Quest’anno, con un’ultima gara al cardiopalma, siamo riusciti finalmente a centrare l’obiettivo”.

Proprio nell’ultima gara al muretto avete vissuto momenti di tensione quando Doohan e Novalak hanno lottato senza esclusione di colpi per il successo. Vorrei chiederti cosa ne pensi non solo come team principal, ma anche come pilota, dell’atteggiamento tenuto da Doohan. Lo giustifichi o in quella circostanza avrebbe dovuto avere precedenza la classifica team?
“Ovviamente prima della gara abbiamo avuto un meeting con i piloti spiegando loro come in Gara 3 fosse prioritario l’interesse del team. Se fosse arrivato primo Novalak e secondo Doohan non sarebbe cambiato nulla per la loro posizione in classifica, anche se c’era un dettaglio da considerare che mi porta a  giustificare l’atteggiamento di Doohan”.

“Se Novalak avesse vinto, ed avesse ottenuto il punto del giro veloce, e Doohan si fosse ritirato per un problema tecnico, in quel caso Clement avrebbe scavalcato Jack in classifica”.

“Alla fine Jack ha vinto la gara, mentre Novalak ha condotto una corsa più tranquilla anche perché lo abbiamo avvisato che se fosse finito alle spalle di Vesti non sarebbe cambiata la sua posizione finale in campionato”.

“Diciamo che in una determinata fase della gara si sarebbe dovuta evitare la lotta tra Jack e Clement visto il passo nettamente superiore delle nostre vetture. Senza la lotta tra i due Vesti non ci avrebbe mai e poi mai raggiunto”.

La cancellazione di Gara 2, a causa delle tremende condizioni meteo, vi ha preoccupato in ottica campionato?
“Sicuramente una gara in meno ti concede una possibilità in meno, ma grazie alla super qualifica disputata al venerdì, che ci ha consentito di mettere due vetture in prima fila per Gara 3, sapevamo di avere una ottima possibilità. Ovviamente una gara cancellata non è stata un vantaggio”.

“Devo dire, però, che c’è stato un elemento che ci ha preoccupato in vista di Gara 3. La notte prima ha piovuto moltissimo e tutta la parte iniziale della griglia era ancora umida. Ad ogni modo siamo stati bravi nel trovare il corretto set up della mappatura per la partenza in quelle condizioni ed entrambi i piloti sono stati perfetti a scattare senza problemi e prendere subito il largo”.

Dal primo al tre novembre ci saranno i test di fine stagione. Lo scorso anno quando avete provato con Doohan e Novalak, che nel 2020 avevano faticato, si è capito subito che era scattata la scintilla tra i piloti e la squadra…
“Abbiamo dimostrato di riuscire a costruire dei piloti che l’anno prima avevano fatto zero o pochi punti. Averli messi subito sotto contratto a fine campionato ci ha permesso di impostare i test di fine stagione preparandoli a dovere. Noi  cerchiamo sempre di trovare i piloti più talentuosi possibile perché sono loro che fanno la differenza”.

“Quando sai che i piloti che hai a disposizione faranno qualsiasi cosa per il team e seguiranno tutte le indicazioni che gli darai, allora sai di avere la possibilità di poterti esprimere al massimo”.

“Doohan e Novalak sono due piloti estremamente talentuosi, mentre per Schumacher è servito un po' più di tempo per costruirlo. Noi abbiamo un metodo di lavoro che permette ai piloti di crescere e lo si è visto soprattutto con David. Ad inizio stagione faceva più fatica, poi si è visto che in alcune occasioni, specie nelle piste ad alto carico, è spesso stato il pilota Trident più veloce”.

Che sensazioni lascia l’aver scritto il nome del team Trident nell’albo d’oro della Formula 3?
“Vincere il campionato, il primo per noi dopo così tanti anni, è un qualcosa di fantastico”.

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