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Intervista

Pourchaire: "Continuando così sono certo di arrivare in F1"

Il pilota francese è stato protagonista della stagione 2020 della Formula 3 ed in questa intervista esclusiva ci ha parlato della sua volontà di continuare a stupire per arrivare presto in Formula 1.

Il vincitore della gara Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Il vincitore della gara Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Formula Motorsport Ltd

Quella appena terminata è stata una stagione di Formula 3 ad alta tensione che si è decisa soltanto all’ultimo appuntamento con il successo in campionato di Oscar Piastri.

L’australiano della Prema, già forte del titolo 2019 conquistato in Formula Renault Eurocup, era uno dei protagonisti attesi ed ha confermato i pronostici della vigilia, mentre chi ha stupito disputando una stagione di altissimo livello nonostante la giovane età (ed un titolo di campione ADAC F4) è stato Théo Pourchaire.

Il diciassettenne francese è stato protagonista di un campionato in crescendo che l’ha visto affrontare l’ultimo appuntamento con soli 9 punti di ritardo da Piastri e Sargeant per poi sfiorare il titolo con sole 3 lunghezze di distacco dall’australiano.

Con il vicecampione 2020 della Formula 3 Motorsport.com ha affrontato una lunga chiacchierata nella quale Théo ha mostrato anche a parole la grande determinazione vista in pista.

Ti aspettavi di essere il pilota di riferimento in ART Grand Prix al tuo anno d’esordio?
“Onestamente no. Ovviamente l’obiettivo è sempre quello di vincere, ma il passaggio dalla Formula 4 alla Formula 3 non è semplice. Ci sono molte cose da imparare, come ad esempio il funzionamento dell’aerodinamica della vettura o gli stessi circuiti. Dopo il primo weekend non pensavo assolutamente che sarei riuscito a finire nei primi tre in campionato, ma non ho mai mollato ed ho sempre cercato di progredire”.

Quanto è stato difficile imparare la gestione delle Pirelli?
“E’ stato molto complicato. Anche in Formula 4 si usano le Pirelli, ma qui sono completamente differenti. Il degrado è elevato ed in qualifica puoi tentare al massimo due giri veloci.. Ovviamente non hai molto tempo a disposizione per stare sul tracciato dato che hai una sola sessione di libere prima di passare alle qualifiche, ed anche i test sono molto limitati. La gestione delle gomme è un qualcosa che si apprende weekend dopo weekend”.

Hai fatto un progresso incredibile nel corso della stagione dopo un primo round in Austria decisamente complicato. Che click è scattato per questa trasformazione?
“Il primo weekend è stato tremendo. In qualifica ho ottenuto il ventesimo tempo, ma fortunatamente la gara successiva si è disputata sullo stesso tracciato ed ho potuto mettere in pratica quello che avevo imparato la settimana precedente. In qualifica ho centrato il quinto tempo e poi sono riuscito a cogliere il mio primo successo grazie al contatto tra Lawson e Hughes”.

Ti aspettavi quel contatto tra loro due?
“Loro avevano gomme nuove per la gara perché le avevano risparmiate nelle libere, mentre io e altri piloti siamo partiti con pneumatici usati. Hughes e Lawson erano molto veloci, ma io ho cercato di restare in zona DRS e mantenere la calma perché sapevo che qualcosa poteva accadere e così è stato”.

La tua seconda vittoria in stagione in Ungheria è stata davvero impressionante considerando che hai tagliato il traguardo con 12 secondi di vantaggio su Piastri. Qual è stato il segreto di quel successo?
“La partenza è stata complicata perché il tracciato era ancora umido e freddo e tutti eravamo sulle slick. La chiave di svolta è stata la bandiera rossa esposta dopo l’esplosione del motore di Lawson. Alla ripartenza mi sono ritrovato in prima posizione e l’asfalto si era asciugato completamente. In quel momento ho capito che avrei dovuto evitare di surriscaldare le gomme e non avere nessuno davanti. Piastri mi ha seguito per due o tre giri ed ha spinto tantissimo distruggendo gli pneumatici. Io ho cercato di essere gentile con le Pirelli ed alla fine sono stato molto più veloce di lui”.

Com’è stata la notte prima dell’ultima gara della stagione nella quale ti sei giocato il titolo?
“In verità non avevo una grande pressione sulle mie spalle dato che in classifica mi trovato alle spalle di Piastri e Sargeant con 9 punti di svantaggio, ma d’altra parte ero costretto a dare il massimo per finire davanti a loro. Devo dire, però, che l’adrenalina mi ha fatto dormire poco e già alle 5 del mattino ero in piedi pronto a scendere in pista!”.  

Se non fossi stato in lotta per il titolo su chi avresti scommesso tra Piastri e Sargeant?
“Sarebbe stata una scelta difficile. Oscar è stato molto costante, mentre Logan è stato sempre veloce anche considerando che era al suo secondo anno nella categoria. Non saprei rispondere..”.

Ti avevano avvertito del suo ritiro in Gara 2?
“All’inizio non me ne ero nemmeno accorto. Ho visto che c’era stato un incidente e dopo due curve l’ingegnere mi ha comunicato via radio che era stata chiamata in pista la safety car e che Logan era fuori. Lì ho pensato che era una buona notizia per me, ma poi mi sono concentrato solo nella lotta con Piastri”.

E’ stato complicato affrontare una stagione con gare sempre ravvicinate?
“Questa situazione è stata positiva per un rookie come me per poter imparare alla svelta, ma le ultime tre gare di Spa, Monza e del Mugello sono state molto complicate sia mentalmente che fisicamente. Anche i meccanici della squadra erano stanchi così come gli ingegneri. Per fortuna adesso ci possiamo finalmente rilassare un po'. E’ stata una stagione molto intensa”.

C’è in programma in tuo impegno con l’Alfa Romeo Sauber per i rookie test?
“Al momento non c’è nulla di programmato. Loro mi supportano e prenderanno la scelta migliore per me. Ovviamente se ci fosse la possibilità di provare una Formula 1 sarei estremamente orgoglioso, ma sono ancora giovane ed ho tutto il tempo per riuscire a guidarne una. Sono certo che continuando ad ottenere questi risultati ci riuscirò”.

Il prossimo anno si vocifera che la Formula 3 possa correre in weekend separati da quelli della Formula 1. Non credi sia un danno per tutti i piloti che portano sponsor e cercano visibilità agli occhi dei grandi team?
“Sono rimasto sorpreso da questa notizia. E’ corretto cercare di tenere a bada i costi esorbitanti richiesti dalla Formula 3  ed anche dalla Formula 2, ma per la F3 è importantissimo correre negli stessi weekend della Formula 1. Impariamo molto in quei fine settimana ed i team di F1 ti guardano con interesse. Spero che non venga presa questa decisione anche per rispetto nei confronti degli spettatori in tv”.

“La Formula 3 è stata molto combattuta quest’anno, ci sono state numerose lotte e molti sorpassi, e lo stesso si può dire anche della Formula 2. La Formula 1, invece, è un po' noiosa per gli spettatori per via del dominio della Mercedes. Spero che la F3 e la F2 rimangano negli stessi weekend della F1”.

Non so se sei al corrente di avere numerosi fan in Italia specie dopo il dito medio che hai mostrato nel corso delle libere di Monza…
“A Monza mi sono scusato per quello che è accaduto, ma fa parte dello sport. I fan italiani sono dei grandi appassionati. Prima di entrare al circuito c’erano molti tifosi che ci aspettavano all’esterno ed è stato fantastico da vedere anche se poi non hanno avuto la possibilità di entrare in circuito”.

E’ stato strano correre senza pubblico?
“La parte strana è stata durante le premiazioni. Sul podio era davvero particolare trovare soltanto il tuo team ed i tuoi familiari ad applaudirti. Loro sono ovviamente le persone più importanti, ma non vedere nessuno sugli spalti è stato triste”.

Com’è stato correre al Mugello ed in quale circuito tra quelli presenti nel calendario 2020 della Formula 1 vorresti guidare?
“Il Mugello è un circuito pazzesco. Sono rimasto impressionato. E’ molto complicato e vedere le Formula 1 affrontare quelle curve a tutta velocità è stato spettacolare. E’ un tracciato dove si possono effettuare molti sorpassi e spero che possa restare in calendario anche in futuro”.

“Mi piacerebbe correre in Tuchia, ma anche Portimao sembra essere un circuito promettente con molte curve da pelo. Grazie alla pandemia avremo un calendario davvero interessante, soprattutto nella seconda parte della stagione. Sarà fantastico vedere queste gare in TV”.

Cosa ne pensi della seconda gara che si disputerà in Bahrain sul cosiddetto “ovale”?
“Onestamente non sembra essere un tracciato promettente. Per completare un giro si scenderà sotto il minuto. Non credo che offrirà una gara interessante. E’ un anno di sperimentazioni, magari se avrà successo lo riproporranno in futuro altrimenti sarà cestinato”.

Dove ti vedremo il prossimo anno?
“L’obiettivo è di correre in Formula 2. Non so ancora se ci riuscirò perché è una categoria molto costosa, ma sono supportato sia dalla Sauber Academy che dalla Federazione Francese. Io, però, mi sento pronto per il salto”.

Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggia al Parc Ferme con il suo team

Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggia al Parc Ferme con il suo team

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Il vincitore della gara Frederik Vesti, Prema Racing e Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggiano sul podio con lo champagne

Il vincitore della gara Frederik Vesti, Prema Racing e Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggiano sul podio con lo champagne

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Lirim Zendeli, Trident e Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Lirim Zendeli, Trident e Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Theo Pourchaire, ART Grand Prix, Logan Sargeant, Prema Racing e Enzo Fittipaldi, HWA Racelab

Theo Pourchaire, ART Grand Prix, Logan Sargeant, Prema Racing e Enzo Fittipaldi, HWA Racelab

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggia sul podio

Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggia sul podio

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggia sul podio con lo champagne

Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggia sul podio con lo champagne

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Pole sitter Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Pole sitter Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Foto di: Formula Motorsport Ltd

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Foto di: Formula Motorsport Ltd

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggia sul podio

Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggia sul podio

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Il rappresentante dei costruttori vincitore e Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggia sul podio con il trofeo

Il rappresentante dei costruttori vincitore e Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggia sul podio con il trofeo

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Theo Pourchaire,  ART Grand Prix

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Foto di: Formula Motorsport Ltd

Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggia sul podio

Theo Pourchaire, ART Grand Prix festeggia sul podio

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Theo Pourchaire, Art Grand Prix

Theo Pourchaire, Art Grand Prix

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Foto di: Formula Motorsport Ltd

Theo Pourchaire, ART Grand Prix e Liam Lawson, Hitech Grand Prix

Theo Pourchaire, ART Grand Prix e Liam Lawson, Hitech Grand Prix

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Il vincitore della gara Theo Pourchaire, ART Grand Pri

Il vincitore della gara Theo Pourchaire, ART Grand Pri

Foto di: Formula Motorsport Ltd

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