Peroni mette all’asta il casco del terribile incidente

Alex Peroni metterà all’asta il casco che indossava durante il terribile incidente in Formula 3 avvenuto nel fine settimana del Gran Premio d’Italia per raccogliere fondi per la propria carriera.

Alexander Peroni, Campos Racing, crashes
Alexander Peroni, Campos Racing, crashes
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Foto di: Andre Vor / Sutton Images

Alexander Peroni, Campos Racing, crashes
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Alexander Peroni, Campos Racing, crashes
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Alexander Peroni, Campos Racing, crashes
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Alexander Peroni, Campos Racing after the crash
Alexander Peroni,  Campos Racing after the crash
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Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Alexander Peroni, Campos Racing after the crash
Alexander Peroni,  Campos Racing after the crash
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Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Alex Peroni è stato protagonista di uno spettacolare quanto terribile incidente a Monza durante la gara, quando alla Parabolica ha perso il controllo della sua vettura, che si è capovolta ripetutamente finendo in cima alle barriere. In quell’impatto ha riportato un infortunio alla schiena che lo ha tagliato fuori per il resto della stagione.

Il 19enne australiano terrà un’asta a Wrest Point, a Hobart venerdì sera e lì darà il casco ed i guanti che indossava durante l’incidente, oltre ad alcuni pezzi di ciò che rimane della sua monoposto Campos Racing.

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Peroni motiva la sua scelta: “Ovviamente mi piacerebbe tenere il casco, perché insieme all’halo della macchina mi ha salvato la vita ed anche perché è lo stesso casco che indossavo quando ho vinto a Monaco l’anno scorso (nella Formula Renault Eurocup, ndr). Ma se tornassi a correre nel 2020, allora servirebbero i fondi. È semplicemente questo il motivo”.

Il giovane pilota indossa ancora un busto come risultato dell’incidente e spera di poterlo togliere definitivamente a dicembre per poter ricominciare ad allenarsi: “Sono fiducioso del fatto che potrò tornare ad un buon livello di forma prima dei test pre-stagione del prossimo anno, ma richiederà molto tempo in palestra, in bicicletta e di corsa”.

“Sarà un lavoro duro, ma onestamente non vedo l’ora di iniziare. Gli ultimi mesi mi hanno dato il tempo di riflettere sul futuro e sono più determinato che mai ad inseguire il sogno di diventare un pilota professionista”.

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