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F3 | Imola: Stanek impeccabile, ma è tutto in equilibrio

Il pilota del team Trident, grazie al 4° posto in Gara 1 ed al successo in Gara 2, ha riscattato il weekend sfortunato del Bahrain ed adesso si è rilanciato in una classifica dove i primi 6 sono racchiusi in appena 5 punti.

Roman Stanek, Trident

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Equilibrio instabile. Il titolo del brano degli Stadio rappresenta al meglio l’attuale situazione in Formula 3 dopo il secondo round di Imola. Lampi di genio, errori clamorosi e altrettanto clamorosi colpi di fortuna hanno reso avvincente l’appuntamento sul tracciato emiliano facendo emergere nomi poco noti al grande pubblico, come quelli di Franco Colapinto e Isack Hadjar, e confermando tutte le qualità viste già lo scorso anno in Roman Stanek e Jak Crawford nonostante non disponessero di un materiale tecnico di primo livello.

L’argentino del Van Amersfoort Racing ha ottenuto il successo nella prima gara del weekend riuscendo ad approfittare di due neutralizzazioni con safety car che hanno messo una pezza ad una gestione gomme ancora da perfezionare, mentre il francese della Hitech GP, sfortunato in Gara 1 dopo sorpassi capolavoro, è stato ricompensato con il terzo gradino del podio in Gara 2 grazie al contatto nel finale tra Bearman e Saucy.

Gli episodi del weekend di Imola hanno avuto come conseguenza quella di creare una classifica di campionato cortissima con ben 6 piloti racchiusi in soli 5 punti. A guidare la graduatoria è Victor Martins, autore di un weekend assolutamente opaco ma graziato con il secondo posto in Gara 1 dopo il controverso contatto Collet – Hadjar nel finale, che gli ha consentito di mantenere la leadership della classifica, ma alle spalle del francese iniziano ad arrivare i nomi attesi alla vigilia.

Roman Stanek, che in Trident sembra avere finalmente la possibilità di dimostrare tutto il proprio talento, è riuscito a salire in seconda posizione ad un solo punto di ritardo ed è seguito da un Jak Crawford che ha capito come la costanza di rendimento potrà essere la chiave per la vittoria del titolo. Un terzo ed un secondo posto hanno consentito all’americano della PREMA di portarsi in terza posizione a pari punti con un Arthur Leclerc ancora una volta da rivedere in qualifica ed assolutamente impeccabile in gara.

F3, Imola: Maloney emerge dal caos in qualifica

Le condizioni meteo hanno complicato terribilmente il lavoro dei piloti in pista. La pioggia, infatti, ha reso il tracciato dell’Enzo e Dino Ferrari decisamente insidioso ed in molti hanno commesso errori che si sono rivelati determinanti.

In molti, ma non Zane Maloney. Il pilota delle Barbados ha mostrato nervi saldi e tanta velocità conquistando al secondo appuntamento stagionale la prima pole in Formula 3. Grazie al crono di 1’41’’180 il pilota del team Trident è stato l’unico a scendere sotto il muro dell’1’42’’ ed ha regolato il compagno di squadra Stanek rifilandogli 1 decimo.

“È stata una sessione caotica. Come team abbiamo effettuato solo un giro perché abbiamo aspettato un po' in pitlane, quindi non avevamo alcun riferimento. Tuttavia eravamo consapevoli che facendo girare gli altri la pista si sarebbe asciugata un po' ed i tempi si sarebbero abbassati. Si trattava di entrare sul tracciato alla fine”.

“Onestamente non pensavo di aver ottenuto la pole fino a quando non mi è stato comunicato via radio. Non mi sembrava di aver fatto il miglior giro della mia carriera ed ero abbastanza seccato con me stesso. In queste condizioni, però, non devi realizzare un giro perfetto ma devi provare a mettere tutto insieme”.

F3, Imola: Colapinto regala la prima gioia al Van Amersfoort Racing

La prima gara del weekend è stata intensa, ricca di colpi di scena e contatti, ed alla fine ad imporsi è stato uno dei piloti che, già negli scorsi mesi, avevamo indicato come outsider: Franco Colapinto.

L’argentino, dopo aver conquistato la pole nell’appuntamento inaugurale del Bahrain, è riuscito a conquistare la prima vittoria in Formula 3 al termine di una gara nella quale ha letto benissimo ogni situazione.

Dopo aver dovuto cedere il comando a Caio Collet, Colapinto è stato aiutato dalle neutralizzazioni con safety car che hanno di fatto annullato il gap che era riuscito a costruire il brasiliano della MP Motorsport.

Se alla prima ripartenza l’argentino non era stato in grado di restare in scia al leader della gara, alla seconda, avvenuta a pochi giri dal termine, Colapinto ha sfruttato al meglio il DRS prendendo la scia del brasiliano per poi tornare al comando e transitare in solitaria sotto la bandiera a scacchi.

Franco Colapinto, Van Amersfoort Racing

Franco Colapinto, Van Amersfoort Racing

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

“Sono orgoglioso di tutti gli sforzi che ha compiuto il team per ottenere questa vittoria” ha dichiarato l’argentino subito dopo la gara. “In qualifica abbiamo faticato un po' e per questo sono partito dalla pole con la griglia invertita, ma il passo in gara era davvero consistente”.

“Caio mi ha superato all’inizio perché ero un po' in crisi con le gomme, ma quando sono entrate in temperatura la situazione è cambiata ed ho avuto una possibilità per giocarmi la vittoria. Ho cercato di restare in zona DRS così come aveva fatto Victor con me in Bahrain ed alla fine mi sono trovato con gomme più performanti e sono riuscito ad attaccarlo negli ultimi giri”

Gara gettata alle ortiche, invece, per Collet. Il brasiliano della MP Motorsport sembrava ormai certo di salire sul podio, ma ha commesso un grave errore di valutazione quando Isack Hadjar ha provato a beffarlo all’ultimo giro.

Il francese della Hitech GP, vero e proprio driver of the day di Gara 1, ha deliziato il pubblico con sorpassi capolavoro in pista, e quando la bandiera verde è tornata a sventolare ha cercato di beffare Collet all’esterno del Tamburello.

Il pilota della MP Motorsport, però, non ha controllato negli specchietti ed ha chiuso la traiettoria finendo con lo scontrarsi con Hadjar. Risultato? Il francese è crollato dalla terza alla quinta posizione, mentre Collet è stato costretto al ritiro.

Dell’episodio ne hanno approfittato un Victor Martins (2°) baciato dalla fortuna anche al termine di una gara decisamente al di sotto delle aspettative, ed un Jak Crawford (3°) autore di una bella rimonta dalla nona piazza che gli ha consentito di conquistare il primo podio stagionale con il team PREMA.

F3, Imola: Maloney getta al vento Gara 2, Stanek ne approfitta

La seconda gara del weekend è scattata su un tracciato reso umido dalla pioggia caduta nella notte che ha confuso le idee ad alcuni piloti. Colapinto, Collet, Marti e Trulli, infatti, hanno deciso di prendere il via con le gomme wet, ma la scelta non si è rivelata idonea e, complice anche una prima neutralizzazione con safety car, la strategia alternativa è andata a farsi benedire.

Partire con le gomme slick era la scelta corretta ed a confermarlo è stato il team Trident che ha visto Maloney e Stanek mantenere il comando una volta che la situazione si è normalizzata. Per la scuderia italiana, però, la possibilità di centrare una doppietta nella gara di casa è svanita a pochi giri dal termine quando la safety car è tornata in pista per consentire ai commissari di rimuovere la monoposto di Benavides finito a muro dopo aver perso l’ala anteriore.

Alla ripartenza il pilota delle Barbados, impegnato a scaldare le gomme, ha perso clamorosamente il controllo della propria vettura alla Rivazza finendo con lo spengere il motore tra l’incredulità dei rivali e degli uomini del muretto Trident.

Isack Hadjar, Hitech Grand Prix

Isack Hadjar, Hitech Grand Prix

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

Ad approfittarne è stato Bearman che ha provato a prendere il largo, ma il rookie della PREMA ha chiesto troppo alle proprie coperture e nel finale Stanek è stato spietato nel sopravanzarlo e ottenere così il primo successo stagionale.  

“È stata una grande gara” ha dichiarato il pilota del team Trident subito dopo aver abbandonato l’abitacolo della sua monoposto. “Sin dall’inizio avevo un grande ritmo e quando sono riuscito a superare Oliver sono scappato via ed abbiamo vinto la gara. Sono davvero felice e devo ringraziare il team. Adesso dobbiamo continuare a spingere in vista del prossimo appuntamento”.

Per Bearman, però, la situazione è precipitata poco dopo. Una volta finito nel mirino di Crawford, il rookie della PREMA ha faticato nel gestire la pressione del gruppo alle sue spalle e quando Saucy ha tentato di sopravanzarlo all’esterno della Rivazza all’ultimo giro l’inglese della Ferrari Driver Academy ha perso il controllo della sua monoposto passando sul cordolo per poi finire contro l’incolpevole svizzero della ART Grand Prix e costringerlo al ritiro.

Bearman è riuscito a limitare i danni transitando sul traguardo in quarta posizione davanti ad un Arthur Leclerc autore ancora una volta di una rimonta capolavoro dalla ventunesima piazza.

Al termine del secondo round stagionale la classifica piloti vede Martins ancora in testa con un bottino di 34 punti, ma il francese della ART Grand Prix è seguito ad una sola lunghezza di ritardo da Stanek, mentre a quota 32 punti occupano il terzo posto Crawford e Leclerc davanti ad Hadjar con 31 punti e Bearman con 29.

 

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