Russell chiude i giochi nella Feature Race di Abu Dhabi conquistando vittoria e titolo
Il pilota del team ART Grand Prix centra il successo numero sette in stagione e si laurea campione con una gara di anticipo. Albon stalla al via e compromette ogni speranza. Ghiotto è protagonista di una gara superba ed è terzo.
Foto di: FIA Formula 2
Missione compiuta per George Russell. Il pilota del team ART Grand Prix, giunto ad Abu Dhabi con un ampio margine in classifica su Alexander Albon, ha messo fine alla lotta per il campionato già nella Feature Race di Yas Marina, conquistando vittoria e titolo.
Russell è stato senza dubbio il miglior prodotto espresso quest’anno dalla categoria propedeutica alla Formula 1. Il bottino di cinque pole position, sette vittorie e quattro giri veloci non può che confermare quanto già visto nella passata stagione, quando il pilota del vivaio Mercedes era riuscito ad imporsi al debutto in GP3 Series.
Russell, ormai pronto per il passaggio in Williams, ha gestito il degrado gomme magistralmente, rallentando il proprio ritmo quando si è trovato alle spalle di un superbo Luca Ghiotto per poi dare la frustata decisiva nel momento in cui l’italiano è entrato al pit.
L’inizio della penultima gara stagionale non è stato, tuttavia, brillante per l’inglese. George, infatti, non è scattato al meglio dalla pole ed è stato immediatamente sopravanzato da Nyck de Vries, ma le operazioni in pista sono state congelate con l’ingresso sul tracciato della safety car a seguito del tremendo incidente che ha visto protagonisti Arjun Maini e Nicholas Latifi.
Il canadese della DAMS, complice una modifica alla centralina, ha stallato alla partenza ed è stato centrato in pieno dalla Trident dell’indiano. Il botto è stato decisamente violento, ma il telaio Dallara ha protetto sia Latifi che Maini usciti senza un graffio dai rispettivi abitacoli.
Il problema accusato da Latifi in partenza, inoltre, è stato riscontrato anche dalla vettura di Albon. Alexander è rimasto piantato in griglia ma, complice l’intervento della safety car, è riuscito a ripartire seppur attardato ma con le speranze di mantenere aperta la lotta per il titolo ridotte al lumicino.
La safety car è tornata ai box al sesto giro e due tornate dopo è iniziato il valzer dei pit stop con Russell primo tra i big a passare alle Pirelli soft.
L’inglese è stato imitato il giro dopo da de Vries ed al passaggio numero 10 da Markelov, mentre Luca Ghiotto, autore di una partenza perfetta dalle retrovie, è riuscito a risalire sino alla prima piazza complice anche il caos iniziale ed la scelta di partire con le Pirelli soft.
Il pilota del team Campos è stato senza dubbio il miglior interprete del degrado degli pneumatici in questa Feature Race gestendo le proprie coperture con la delicatezza di un Markelov.
Purtroppo, come già accaduto questa mattina in GP3, i commissari hanno deciso di penalizzare l’italiano con una penalità di 5 secondi per aver tagliato una chicane e questa sanzione, scontata in occasione del pit tardivo, ha compromesso ogni possibilità di successo per Ghiotto.
Il pilota del team Campos, in ogni caso, non si è arreso di fronte alle difficoltà e dopo essere tornato in pista in quinta posizione, ha avuto la meglio prima su Norris e poi su de Vries riuscendo a conquistare con i denti il terzo gradino del podio alle spalle di Markelov.
De Vries ha sperato sino alla fine di poter conquistare un trofeo, ma nel finale, come spesso gli accade, ha patito il crollo di performance delle proprie coperture ed ha dovuto cedere alla pressione di Markelov.
Lando Norris ha vissuto una gara dai due volti. Bravissimo all’inizio nel risalire dalla settima alla quinta piazza, subito dopo il pit ha regalato spettacolo nella lotta con Albon e Deletraz per il quinto posto, ma ha chiesto troppo alle proprie Pirelli.
Deletraz e Fuoco hanno regalato al Charouz Racing System il sesto e settimo posto, con l’italiano autore di una bella rimonta dopo una qualifica disastrosa, mentre Merhi, Makino ed Aitken hanno completato la top ten con lo spagnolo che domani potrà prendere il via dalla pole grazie alla griglia invertita.
Da segnalare, infine, l’undicesimo posto colto da Dan Ticktum al debutto nella categoria. L’inglese è stato autore di una buona prestazione considerando anche il team, Arden, non di primissimo livello ed ha duellato a lungo con Alexander Albon.
Il tailandese, dopo il dramma della partenza, ha effettuato il pit obbligatorio nel finale di gara ma non è riuscito a fare meglio del quattordicesimo posto ed ha così dovuto rinunciare ad ogni speranza di vittoria del campionato.
Cla | # | Pilota | Team | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Mph | Pits | Ritirato | Punti | Bonus | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 8 | George Russell | ART Grand Prix | 29 | 5 | 25 | 4 | ||||||
2 | 1 | Artem Markelov | RUSSIAN TIME | 29 | 3.3 | 5 | 18 | ||||||
3 | 14 | Luca Ghiotto | Campos Racing | 29 | 8.2 | 5 | 15 | 2 | |||||
4 | 4 | Nyck De Vries | Prema Powerteam | 29 | 12.0 | 5 | 12 | ||||||
5 | 19 | Lando Norris | Carlin | 29 | 19.0 | 5 | 10 | ||||||
6 | 20 | Louis Délétraz | Charouz Racing System | 29 | 21.9 | 5 | 8 | ||||||
7 | 21 | Antonio Fuoco | Charouz Racing System | 29 | 23.6 | 5 | 6 | ||||||
8 | 15 | Roberto Merhi | Campos Racing | 29 | 27.3 | 5 | 4 | ||||||
9 | 2 | Tadasuke Makino | RUSSIAN TIME | 29 | 27.8 | 5 | 2 | ||||||
10 | 7 | Jack Aitken | ART Grand Prix | 29 | 32.7 | 5 | 1 | ||||||
11 | 11 | Dan Ticktum | Arden International | 29 | 42.4 | 5 | |||||||
12 | 9 | Dorian Boccolacci | MP Motorsport | 29 | 46.3 | 5 | |||||||
13 | 17 | Alessio Lorandi | Trident | 29 | 47.8 | 5 | |||||||
14 | 5 | Alexander Albon | DAMS | 29 | 55.5 | 4 | |||||||
15 | 10 | Niko Kari | MP Motorsport | 29 | 70.1 | 5 | |||||||
16 | 18 | Sergio Sette Camara | Carlin | 29 | 70.7 | 5 | |||||||
17 | 3 | Sean Gelael | Prema Powerteam | 29 | 89.9 | 6 | |||||||
dnf | 6 | Nicholas Latifi | DAMS | 29 laps | Retirement | ||||||||
dnf | 12 | Nirei Fukuzumi | Arden International | 29 laps | Retirement | ||||||||
dnf | 16 | Arjun Maini | Trident | 29 laps | Retirement |
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