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Michel: "Salvare i team di F2 e F3 è stato il nostro obiettivo"

Il CEO della F2 e F3 ha parlato dei grandi sforzi compiuti per evitare che i team soccombessero alla crisi finanziaria durante il periodo di lockdown ed ha indicato il protocollo di sicurezza che le squadre dovranno rispettare in pista.

Callum Ilott, UNI-Virtuosi

Callum Ilott, UNI-Virtuosi

Carl Bingham / Motorsport Images

Il 2020 passerà certamente alla storia, per quel che riguarda il motorsport, per l’incertezza che ha coinvolto praticamente ogni categoria a seguito della diffusione della pandemia da COVID-19.

Dopo mesi trascorsi nell’attesa che le nubi all’orizzonte si diradassero, finalmente il 5 luglio si tornerà in pista. La Formula 1, nelle scorse settimane, ha diramato il nuovo calendario con i primi 8 appuntamenti stagionali, ed anche la Formula 2 e la Formula 3 potranno tornare a calcare i circuiti europei.

Questo periodo di stop forzato ha rischiato però di mettere a repentaglio la sopravvivenza di parecchie squadre e Bruno Michel, CEO dei due campionati, ha raccontato tutti gli sforzi fatti ed il duro lavoro compiuto in questi mesi nel corso di una lunga intervista rilasciata al sito F1.com

“L’impatto finanziario è stato piuttosto pesante per i team di F2 e F3 perché per la maggior parte di loro il budget arrivare direttamente dai piloti e se non ci sono gare non hai introiti”.

“Abbiamo aiutato le squadre da un punto di vista economico congelando tutte le fatture che avevano ricevuto per i ricambi, per l’assistenza e tutto il necessario e questa misura rimarrà in vigore fino a quando non torneremo a correre. Volevamo essere certi di non mettere alcuna pressione ai team”.

“Allo stesso tempo la maggior parte delle squadre ha utilizzato le modalità previste in Paesi come Spagna, Italia, Francia ed Inghilterra per pagare una minima parte di stipendi ai dipendenti ed essere così certi di avere tutto lo staff disponibile una volta che si sarebbe riusciti a tornare in pista”.

Nonostante il periodo complicato, Michel è però riuscito nell’intento di permettere a tutti i team di essere presenti ai nastri di partenza della stagione, obiettivo certamente complicato da raggiungere negli scorsi mesi.

“Quello che posso dire con certezza, però, è che tutte le squadre sono ancora presenti e questo è un ottimo risultato”.

Bruno Michel ha poi dichiarato come gli ultimi mesi siano trascorsi tra una videoconferenza all’altra per tenere informati i team sulle tempistiche e le modalità di ritorno in pista.

“Ovviamente abbiamo avuto molti contatti con le squadre perché volevano avere delle informazioni che il più delle volte non avevamo, ma le abbiamo sempre tenute al corrente quotidianamente di quello che stava accadendo”.

Michel era però consapevole che un ritorno in pista della F2 e della F3 sarebbe stato determinato dalle decisioni della Formula 1. Fortunatamente lo spirito di collaborazione è stato forte tra le due parti.

“Essere coinvolti con l’organizzazione della Formula 1 è stata una cosa davvero positiva. Come potete immaginare, è molto più complesso per la Formula 1 che per la Formula 2 e la Formula 3 partecipare alle gare. La Formula 1 richiede più di 1.000 addetti, mentre la F2 e la F3 impegnano un massimo di 400 persone”.

“Ci hanno fornito tutte le informazioni necessarie, sia positive che negative. L’unico messaggio che ho mandato agli organizzatori della F1 è stato quello di cercare di farci correre il maggior numero di gare possibili nel corso dell’estate”.

Il calendario diramato dalla Formula 1, al momento, prevede soltanto 8 gare in Europa con il doppio round in Austria ed a Silverstone, ma è molto probabile che altri appuntamenti si aggiungeranno una volta che la F1 comunicherà dove saranno svolte le restanti corse.

“Al momento stiamo ancora studiando quella che sarà la seconda parte del calendario ed anche in questo caso è un qualcosa su cui lavoreremo in stretto contatto con la Formula 1 nelle prossime settimane. Quello che stiamo cercando di ottenere è di avere una stagione che possa somigliare a quella originariamente prevista così che la situazione finanziaria tra le squadre ed i piloti sia sicura”.

Michel ha poi voluto parlare del protocollo di sicurezza che dovranno rispettare i team in questa stagione, sottolineando come il minor numero di persone coinvolte nelle due categorie consentirà un controllo più semplice.

“Il ritorno in pista sarà piuttosto complicato, ma seguiremo esattamente lo stesso protocollo che la F1 ha definito con la FIA. A differenza loro, però, noi avremo alcuni vantaggi derivanti dal numero limitato di persone per squadra”.

“Sappiamo che non sarà possibile poter rispettare la distanza di sicurezza tra meccanici ed ingegneri all’interno dei box, ma ogni squadra lavorerà in un ambiente chiuso”.

Pedro Piquet, Charouz Racing System

Pedro Piquet, Charouz Racing System

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Robert Shwartzman, Prema Racing

Robert Shwartzman, Prema Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Robert Shwartzman, Prema Racing

Robert Shwartzman, Prema Racing

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Roy Nissany, Trident

Roy Nissany, Trident

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Sergey Sirotkin, ART Grand Prix

Sergey Sirotkin, ART Grand Prix

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Callum Ilott, UNI-VIRTUOSI

Callum Ilott, UNI-VIRTUOSI

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Artem Markelov, BWT HWA Racelab

Artem Markelov, BWT HWA Racelab

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Sergey Sirotkin, ART Grand Prix

Sergey Sirotkin, ART Grand Prix

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Sean Gelael, Dams

Sean Gelael, Dams

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Yuki Tsunoda, Carlin

Yuki Tsunoda, Carlin

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Dan Ticktum, Dams

Dan Ticktum, Dams

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Giuliano Alesi, BWT HWA Racelab

Giuliano Alesi, BWT HWA Racelab

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Guilherme Samaia, Campos Racing

Guilherme Samaia, Campos Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Guanyu Zhou, UNI-VIRTUOSI

Guanyu Zhou, UNI-VIRTUOSI

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Guanyu Zhou, UNI-VIRTUOSI

Guanyu Zhou, UNI-VIRTUOSI

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Guanyu Zhou, UNI-VIRTUOSI

Guanyu Zhou, UNI-VIRTUOSI

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Jehan Daruvala, Carlin

Jehan Daruvala, Carlin

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Jehan Daruvala, Carlin

Jehan Daruvala, Carlin

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Marino Sato, Trident

Marino Sato, Trident

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Mick Schumacher, Prema Racing

Mick Schumacher, Prema Racing

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Carlos Sainz Jr.

Carlos Sainz Jr.

Foto di: GP2 Media Service

Marcus Armstrong, ART Grand Prix

Marcus Armstrong, ART Grand Prix

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

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