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Rigon: "Voglio rientrare a luglio"

A distanza di un mese dall'incidente di Istanbul, il pilota veneto è tornato a parlare dell'infortunio

Per Davide Rigon è iniziata la fase 2. Dopo lo spavento, l’intervento chirurgico durato circa 3 ore e mezza durante il quale sono stati impianti 21 chiodi nella gamba sinistra per ridurre la frattura scomposta a tibia e perone e il ritorno a casa, per il campione veneto è iniziata la lunga riabilitazione. Il programma messo in atto per Davide prevede diverse sedute di fisioterapia, in camera iperbarica (2 al giorno), tecarterapia, riabilitazione in acqua, pedana vibrante e massaggio connettivale per lo sbrigliamento delle ferite, oltre a proseguire gli allenamenti per tenere attivi i muscoli di braccia e collo. E’ ancora presto per parlare dei tempi di recupero anche se certamente la forza e il morale alto e combattivo di un talento puro come quello del 25enne rappresentano un arma in più verso la guarigione completa: “I medici hanno sempre parlato di sei mesi, ma io conto di tornare a camminare e guidare il simulatore per fine luglio. Sento ancora dei dolori alla gamba e fatico a dormire, ma la riabilitazione sta procedendo molto bene. Ogni giorno faccio quattro ore di fisioterapia oltre alle sedute in camera iperbarica. La ferita è stata importante e per questo bisogna portarle rispetto e fare tutto bene senza lasciare nulla al caso” analizza un sorridente Davide Rigon. Presso il Driver Program Center di Forlì, seguito dal trainer Emiliano Maraldi e dal fisioterapista Jose H. Poletti, Davide prosegue gli allenamenti in attesa di poter iniziare a caricare la gamba per recuperare la massa muscolare: “Inizio a muovere la caviglia e le dita per facilitare la circolazione del sangue. Successivamente dovrò lavorare intensamente per recuperare la forza muscolare alla gamba, che già in queste prime settimane si è ridotta notevolmente. Per noi piloti la gamba sinistra è molto importante perché la utilizziamo per azionare il freno e richiede una forza pari a 100-120 chili” continua il campione veneto. Per Davide rappresenta il momento più difficile della sua giovane carriera, contraddistinta fino ad oggi da vittorie e titoli: “In 12 anni di attività non avevo mai avuto in incidente e per mia fortuna non ero mai stato in ospedale. Proprio per questo la mia mente è stata attraversata da tantissimi pensieri. Ho iniziato anche a pensare anche alle opportunità che avrei potuto perdere dal punto di vista sportivo. Vengo da diversi anni di vittorie e quest’anno ero ancora più carico, in splendida forma pronto per vincere. Proprio per questo non è stato facile guardare la gara di Montecarlo seduto su un divano con una gamba immobile” conclude Davide Rigon.

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