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Gara 1: primo acuto di Giovinazzi nel demolition derby di Baku

Grande vittoria in rimonta del pilota del team Prema in una gara condizionata da numerosi incidenti e neutralizzazioni con safety car. Sirotkin e Marciello concludono in seconda e terza posizone. Ghiotto nono.

Antonio Giovinazzi, PREMA Racing, vince la gara

Antonio Giovinazzi, PREMA Racing, vince la gara

GP2 Series Media Service

Raffaele Marciello, RUSSIAN TIME
Raffaele Marciello, RUSSIAN TIME
Raffaele Marciello, RUSSIAN TIME
Raffaele Marciello, RUSSIAN TIME
Sergey Sirotkin, ART Grand Prix
Sergey Sirotkin, ART Grand Prix
Antonio Giovinazzi, PREMA Racing
Luca Ghiotto, Trident
Sergio Canamasas, Carlin
Jimmy Eriksson, Arden International
Sergey Sirotkin, ART Grand Prix
Sergey Sirotkin, ART Grand Prix
Helmet of Sergey Sirotkin, ART Grand Prix
Antonio Giovinazzi, PREMA Racing
Antonio Giovinazzi, PREMA Racing

Torna a suonare l'inno italiano in GP2 ed il merito è tutto di Antonio Giovinazzi. Il pilota del team Prema, dopo aver conquistato di forza la pole position, ha ottenuto la vittoria in Gara 1 grazie ad una grande rimonta, mostrando un passo decisamente superiore ai rivali.

La partenza del pilota di Martina Franca non è stata certamente positiva. Giovinazzi ha infatti fatto pattinare molto le ruote posteriori ed è subito retrocesso dalla prima alla quinta posizione, mentre ottima è stato l'avvio di Matsushita che ha preso il comando delle operazioni seguito da Marciello, Luca Ghiotto e Rowland.

La lotta in pista, tuttavia, è durata solo pochi metri. A centro gruppo si è infatti assistito ad un contatto multiplo che ha subito messo fuori dai giochi Nato, Gasly, Lynn, Latifi, Kirchhofer e Canamasas.

La direzione gara si è vista così costretta a chiamare in causa immediatamente la safety car per consentire ai commissari di liberare il tracciato dalle monoposto rimaste ferme. La vettura di sicurezza è rientrata ai box al giro due e subito Marciello, grazie ad un assetto più carico, è riuscito ad attaccare Matsushita e prendere la prima posizione.

Alle spalle del duo di testa si è assistita ad una lotta intensa tra Luca Ghiotto e Antonio Giovinazzi, con l'italiano del team Prema abile a superare di forza il vice campione della GP3 e salire così in quarta posizione alle spalle di Rowland

La gara è stata nuovamente neutralizzata al giro numero 6 a seguito dell'uscita di pista di Armand. La safety car ha così spinto la maggior parte dei piloti ad effettuare il pit obbligatorio, ed in questa fase Luca Ghiotto ha pagato una sosta lenta per problemi all'anteriore sinistra.

Le operazioni sono riprese al giro 8 con Marciello al comando seguito da Matsushita, ma anche in questo caso la lotta in pista è durata solamente un giro. Un contatto tra Pic e Markelov ha infatti costretto la direzione gara a far rientrare la safety car e ricompattare così il gruppo.

La lotta in pista è ripresa al giro 11 e nella ripartenza Matsushita ha perso numerose posizioni. Il pilota del team Art, infatti, è stato sopravanzato da Rowland, Giovinazzi e Jeffri, retrocedendo così in quinta posizione.

Al giro 13 Giovinazzi ha rotto gli indugi ed ha iniziato una rimonta fuoriosa che l'ha subito portato in seconda posizone ai danni di Rowland. Il pilota del team Prema, grazie anche ad un assetto più scarico, ha recuperato il distacco dal leader della gara Marciello per sopravanzarlo cinque giri dopo e prendere così il comando.

Giovinazzi ha subito aumentato il vantaggio sul pilota del Russian Time, mentre alle spalle di Marciello Sergey Sirotkin ha lottato con i denti per risalire.

Ancora una volta lo spettacolo in pista è stato neutralizzato dall'ennesimo ingresso della safety car dovuto ad un contatto avvenuto tra Nato e King. Il pilota francese ha tentato un sorpasso decisamente azzardato all'interno del compagno di team finendo per colpire la vettura del britannico e distruggere la propria anteriore sinistra.

La direzione gara questa volta ha deciso di mantenere a lungo la safety car in pista ed i piloti hanno avuto il via libera quando al termine mancavano solamente due minuti più un giro.

Al restart Giovinazzi ha rischiato moltissimo, chiudendo l'interno da un possibile attacco di Marciello e spiattellando l'anteriore sinistra alla prima frenata. Marciello ha evitato il contatto con la Prema dell'italiano e si è subito messo in scia alla vettura di Giovinazzi.

La differenza di assetto tra le due monoposto ha però favorito il pilota di Martina Franca, mantre Marciello è stato beffato nel finale da Sergey Sirotkin. Il russo ha infatto conquistato il secondo gradino del podio proprio sul rettilineo d'arrivo costringendo Marciello, autore comunque di una ottima gara, ad un terzo gradino del podio che lascia l'amaro in bocca.

In quarta posizione ha chiuso Oliver Rowland che ha così preceduto Evans ed un deludente Matsushita. Sean Gelael ha conquistato i punti regalati dalla settima piazza concludendo davanti a De Jong, Luca Ghiotto e Malja.

L'italiano del team Trident, splendido protagonista nelle prime fasi di gara, ha accusato dei problemi sul finire che lo hanno rallentato rovinandogli l'ennesimo weekend. 

Grazie ai numerosi ritiri di oggi, la classifica di campionato si è decisamente accorciata. Nato resta in prima posizione con 49 punti davanti a Markelov con 48 ed il nostro Marciello con 43. 

Lynn scende in quarta posizione con 41 punti, mentre Giovinazzi sale in ottava posizione grazie ai ventinove punti conquistati con la pole position e la vittoria odierna.

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