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Formula 2: Delétraz a lezione di... futuro in Bahrain

La stagione da rookie nella ex GP2 non è iniziata nel migliore dei modi per il giovane rossocrociato. “Un errore stupido, ma so dove ho sbagliato: lo prendo come un insegnamento per le prossime gare”.

Louis Deletraz, Racing Engineering

Foto di: FIA Formula 2

Louis Deletraz, Racing Engineering
Louis Deletraz, Racing Engineering
Louis Deletraz, Racing Engineering
Louis Deletraz, Racing Engineering
Louis Deletraz, Racing Engineering
Louis Deletraz, Racing Engineering
Louis Deletraz, Racing Engineering
Louis Deletraz, Racing Engineering
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Louis Deletraz, Racing Engineering
Louis Deletraz, Racing Engineering
Louis Deletraz, Racing Engineering
Louis Deletraz, Racing Engineering
Louis Deletraz, Racing Engineering

Louis Delétraz continua il proprio apprendistato nel Campionato FIA di Formula 2. Con il Gran Premio di Sakhir sono due i week end al volante di una Dallara ex GP2. Così come nel GP di Abu Dhabi della passata stagione, il figlio d’arte ha dato prova della propria velocità, pur senza ottenere risultati troppo gratificanti.

A bordo della monoposto del team Racing Engineering, il figlio d’arte ginevrino ha mandato in fumo la 14esima posizione ottenuta in qualifica a causa di un errore al momento del semaforo verde. 

“Ho commesso uno svarione elementare in partenza. Nonostante avessi provato dei buoni scatti nel corso delle prove, non sono riuscito a dare abbastanza gas alla macchina che si è poi spenta. Sono molto arrabbiato con me stesso per l’errore fatto”, ammette il pilota svizzero.

Ripartito con tanta voglia di rivalsa, Delètraz si è ritrovato a un giro di ritardo nei confronti del leader.

 

“Nonostante fossi ultimo, ho pensato che potevo solo imparare da una situazione del genere. Quindi sono ripartito con l’intenzione di approfondire la gara il più possibile. Ho usato la corsa per migliorare sulla velocità e la gestione delle gomme”. I tempi registrati con gli pneumatici Pirelli erano al passo dei primi 10.

In Gara 2, Louis ha immediatamente guadagnato sei posizioni, tagliando il traguardo in dodicesima posizione. “È stato un primo giro incredibile nel quale ho recuperato dalla P19 alla P13. Sfortunatamente il set-up con le mescole medie non è stato ottimale. Ho avuto qualche problema nel finale di gara con le gomme posteriori dopo l’uscita della safety-car. Così ho preferito non spingermi oltre”. 

Il fine settimana arabo, seppur frustrante, non abbatte il rookie romando, che pensa già alla prossima tappa a Barcellona il 13 e 14 maggio.

“Penso che sia stato un grande insegnamento per me. Ho potuto notare che non ci manca la velocità per competere con i migliori. Miglioramenti? Sappiamo quello che dobbiamo fare e come farlo. Le gestione degli pneumatici va ottimizzata, se vogliamo essere competitivi”.

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