F2, Spa, Feature Race: Yuki Tsunoda vince a tavolino
Il giapponese ha chiuso alle spalle del russo, ma la direzione gara ha penalizzato Mazepin con 5 secondi per aver costretto Tsunoda fuori pista nel giro conclusivo. Gara da dimenticare per Ilott, solo 10°.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Pole e vittoria, seppur ereditata a tavolino. Il weekend di Spa-Francorchamps per Yuki Tsunoda non poteva iniziare in modo migliore, anche se la penalità inflitta a Mazepin a fine gara lascia l’amaro in bocca dopo un duello nelle battute finali davvero entusiasmante.
I due sono stati gli assoluti protagonisti della Feature Race con il giapponese assoluto dominatore della prima frazione ed il russo in seconda posizione ad un paio di secondi di distanza.
La gara di Tsunoda ha rischiato di essere compromessa alla sosta all’undicesimo passaggio quando lo staff del team Carlin ha costretto il proprio pilota ad attendere qualche secondo di troppo nella piazzola di sosta per evitare un unsafe release.
Questo ritardo ha consentito a Mazepin, rientrato al giro 10 per montare le gomme di mescola media, di sopravanzare il giapponese quando quest’ultimo è tornato in pista, ma Tsunoda oggi aveva un ritmo decisamente inarrivabile.
Yuki ha ridotto progressivamente il gap dal russo sino a portarsi in zona DRS negli ultimi 5 giri di gara, ma a causa di un assetto leggermente più carico non è mai riuscito a sfruttare la velocità di punta maggiore per mettere la sua monoposto davanti a quella di Mazepin.
Il russo, infatti, si è sempre difeso con i denti da ogni attacco del giapponese alla staccata del Radillon, ma in occasione del secondo tentativo di Tsunoda i commissari hanno ritenuto che il pilota della Hitech GP non abbia lasciato lo spazio sufficiente a Yuki costringendolo ad una escursione nella via di fuga.
Mazepin ha così tagliato il traguardo in prima posizione, ma la gioia per il successo è durata pochi secondi dato che i commissari hanno ritenuto il russo colpevole di aver costretto Tsunoda fuori dal tracciato penalizzandolo di 5 secondi.
Il pilota della Carlin ha così ereditato un successo che resterà a lungo discusso ma può celebrare la seconda vittoria nella categoria, mentre Mazepin si vede costretto a masticare amaro ed accettare una decisione controversa.
Il terzo posto è stato artigliato da un Mick Schumacher ormai frequentatore abituale del podio, ma anche il tedesco ha molto da recriminare visto che in occasione della sosta obbligatoria ha perso secondi preziosi per problemi all’anteriore sinistra che lo hanno di fatto estromesso dalla lotta per la vittoria.
Decisamente positiva la gara disputata da Louis Deletraz. Lo svizzero della Charouz ha posto le fondamenta di questo piazzamento in partenza quando è stato autore di un avvio eccellente ed è riuscito ad approfittare del lungo di Shwartzman per salire subito in quinta piazza.
Il pilota della Prema ha da recriminare sia per l’errore commesso al via, quando ha battezzato male il punto di frenata in prima curva, che per un pit stop ancora una volta lento per il team italiano che probabilmente lo ha privato della possibilità di lottare con Deletraz per la quarta posizione.
Da applausi la grande rimonta compiuta da Dan Ticktum. L’inglese non ha brillato in qualifica, complice l’impossibilità di effettuare le libere a causa dell’esito incerto del tampone, ma in gara si è trasformato riuscendo a risalire sino alla sesta piazza artigliata con i denti specie nel giro finale quando ha chiuso ogni varco a Zhou alla staccata del bus stop.
Stupisce l’ottavo posto conquistato da Roy Nissany. Il pilota del team Trident, autore sino ad ora di una stagione incolore, ha indovinato la strategia partendo con le medie per poi montare le soft nei giri conclusivi e sfruttare a proprio vantaggio le maggiori performance della Pirelli per risalire in classifica ed ottenere il diritto di partire dalla pole domani.
La strategia di Nissany ha beffato Ghiotto. Il pilota italiano è stato il primo a montare le Pirelli gialle e nel finale ha dovuto remare parecchio per tenere alle proprie spalle un nutrito gruppo di piloti molto più performanti riuscendo a concludere la prima corsa del weekend davanti ad un Ilott irriconoscibile.
Il leader del campionato ha accusato ancora una volta tutti i propri limiti nella gestione gomme che sembravano spariti nei passati appuntamenti. Ilott, scattato con le medie, ha subito faticato nel tenere il ritmo dei rivali con le meno durature soft e dopo aver effettuato la sosta a dieci giri dal termine non ha saputo gestire a dovere il degrado delle Pirelli rosse per chiudere in una mesta decima posizione.
La fortuna di Ilott ha il nome di Juri Vips. L’estone, infatti, ha chiuso alle spalle dell’inglese alla sua prima apparizione in Formula 2 e con un minimo di esperienza in più avrebbe certamente avuto la meglio sul portacolori della UNI-Virtuosi.
Da segnalare, infine, il toccante minuto di silenzio dedicato ad inizio gara alla memoria di Anthoine Hubert scomparso tragicamente proprio su questo tracciato dodici mesi fa.
Cla | Pilota | Team | Giri | Tempo | Distacco | Distacco | Mph | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 |
Yuki Tsunoda
|
Carlin | 25 | 53'42.538 | 195.471 | 25 | ||
2 |
Nikita Mazepin
|
Hitech Racing | 25 | 53'46.968 | 4.430 | 4.430 | 195.202 | 18 |
3 |
Mick Schumacher
|
Prema Powerteam | 25 | 53'48.177 | 5.639 | 1.209 | 195.129 | 15 |
4 |
Louis Délétraz
|
Charouz Racing System | 25 | 53'52.919 | 10.381 | 4.742 | 194.843 | 12 |
5 |
Robert Shwartzman
|
Prema Powerteam | 25 | 53'56.133 | 13.595 | 3.214 | 194.650 | 10 |
6 |
Dan Ticktum
|
DAMS | 25 | 53'58.756 | 16.218 | 2.623 | 194.492 | 8 |
7 |
Guan Yu Zhou
|
UNI-Virtuosi | 25 | 53'58.991 | 16.453 | 0.235 | 194.478 | 6 |
8 |
Roy Nissany
|
Trident | 25 | 54'03.330 | 20.792 | 4.339 | 194.218 | 4 |
9 |
Luca Ghiotto
|
Hitech Racing | 25 | 54'06.760 | 24.222 | 3.430 | 194.012 | 2 |
10 |
Callum Ilott
|
UNI-Virtuosi | 25 | 54'08.346 | 25.808 | 1.586 | 193.918 | 1 |
11 |
Jüri Vips
|
DAMS | 25 | 54'11.415 | 28.877 | 3.069 | 193.735 | |
12 |
Pedro Piquet
|
Charouz Racing System | 25 | 54'12.314 | 29.776 | 0.899 | 193.681 | |
13 |
Marcus Armstrong
|
ART Grand Prix | 25 | 54'18.952 | 36.414 | 6.638 | 193.287 | |
14 |
Jack Aitken
|
Campos Racing | 25 | 54'19.151 | 36.613 | 0.199 | 193.275 | |
15 |
Marino Sato
|
Trident | 25 | 54'21.480 | 38.942 | 2.329 | 193.137 | |
16 |
Artem Markelov
|
HWA AG | 25 | 54'26.796 | 44.258 | 5.316 | 192.823 | |
17 |
Christian Lundgaard
|
ART Grand Prix | 25 | 54'28.589 | 46.051 | 1.793 | 192.717 | |
18 |
Giuliano Alesi
|
HWA AG | 25 | 54'29.583 | 47.045 | 0.994 | 192.658 | |
19 |
Jehan Daruvala
|
Carlin | 25 | 55'15.332 | 1'32.794 | 45.749 | 190.000 | |
20 |
Felipe Drugovich
|
MP Motorsport | 25 | 55'53.255 | 2'10.717 | 37.923 | 187.851 | |
Guilherme Samaia
|
Campos Racing | 15 | 10 laps | |||||
Nobuharu Matsushita
|
MP Motorsport | 3 | 22 laps | |||||
Guarda i risultati completi |
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