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F2, Baku: Juri Vips concede il bis nella Feature Race

L'estone della Hitech GP, dopo il successo di Gara 2, si è ripetuto anche nella Feature Race con una prova superba. Piastri conquista il secondo posto davanti a Shwartzman ed adesso è secondo in campionato a soli 3 punti da Zhou.

Juri Vips, Hitech Grand Prix

Foto di: Formula Motorsport Ltd

È Juri Vips il grande protagonista del round di Baku. Il talento estone della Hitech GP, dopo aver rotto il ghiaccio in Gara 2 conquistato il primo successo in F2, si è ripetuto oggi dominando la Feature Race di Baku con un’altra prova di forza.

Vips ha svolto tutto alla perfezione sin dalla partenza quando ha beffato il poleman Lawson prendendo il comando in curva 1, mentre alle sue spalle il neozelandese chiudeva in maniera fin troppo dura la porta in faccia a Pourchaire rimediando una penalità di 10’’.

Anche oggi, così come avvenuto ieri, la safety car è stata chiamata in causa già al primo giro quando Ticktum, Pourchaire e Armstrong sono arrivati affiancati alla staccata di curva 3. Ad avere la peggio sono stati sia il pilota della DAMS che il francese della ART Grand Prix (uscito dolorante al polso sinistro dopo la botta rimediata ndr.), mentre Ticktum è stato ritenuto responsabile per aver innescato la carambola ed è stato punito con 10 secondi di tempo aggiuntivo.

Alla ripartenza Vips ha mantenuto agevolmente la prima posizione imponendo subito il proprio ritmo per poi aprire il valzer di pit stop al sesto giro. Una scelta che sembrava azzardata, ma che alla fine ha pagato.

Juri, infatti, è tornato in pista alle spalle di Piastri (entrato ai box un giro dopo ndr.), ma grazie alle gomme in temperatura è riuscito a superare senza problemi l’australiano della Prema conquistando virtualmente la prima posizione divenuta poi reale quando Ticktum ed Aitken hanno effettuato le soste obbligatorie.

L’unico momento di panico Vips l’ha vissuto nei giri conclusivi quando si è trovato davanti un Deledda inconsapevole delle bandiere blu. Il pilota della HWA non solo ha fatto perdere oltre un secondo all’estone, ma ha anche rischiato di rovinare la sua gara quando gli ha chiuso la porta in faccia in pieno rettilineo.

Un atteggiamento totalmente insensato che ha fatto imbestialire via radio Vips e che la direzione gara ha punito con un drive through.

Nonostante questo inconveniente, Juri è riuscito a mantenere un margine di sicurezza su un Piastri che, in ogni caso, non avrebbe avuto alcuna chance di vittoria a causa della penalità di 5’’ rimediata per unsafe release.

Il secondo posto dell’australiano, però, vale quanto una vittoria. Grazie ad un weekend assolutamente incolore di Zhou, il pilota della Prema è riuscito a ricucire il distacco in classifica portandosi a soli 3 punti dal cinese.

Il team Prema può festeggiare un weekend estremamente positivo grazie al terzo posto di Robert Shwartzman. Lo zar, dopo una qualifica difficile, è riuscito a recuperare dalla decima casella di partenza tenendosi lontano dai guai e regalando sorpassi decisi che hanno agevolato la sua rimonta.

In casa UNI-Virtuosi l’unico sorriso di giornata è arrivato da Felipe Drugovich. Il brasiliano, dopo il disastro delle prime due gare, ha chiuso al quarto posto ma è chiamato a fare un salto di qualità per prendere le redini del team in quei weekend nei quali Zhou latita.

Sorrisi a metà anche in casa Campos Racing. Boschung si è confermato assolutamente a proprio agio sul tracciato di Baku e soltanto nel finale, a causa delle Pirelli medie ormai alla frutta, ha dovuto cedere la posizione a Drugovich chiudendo in quinta piazza.

Il lato negativo della giornata per il team spagnolo è rappresentato da Matteo Nannini. Il pilota italiano non è riuscito neanche a prendere il via della Feature Race a causa di un problema tecnico che l’ha costretto a rientrare a spinta nei box subito dopo il giro di formazione.

Ha tanto da recriminare Liam Lawson. Il neozelandese, dopo aver perso la prima posizione in partenza, ha compiuto una di quelle manovre folli che hanno spesso caratterizzato la sua carriera. La chiusura eccessiva nei confronti di Pourchaire è stata giustamente punita dalla direzione gara con 10’’ aggiuntivi. Senza questa penalità Lawson avrebbe potuto insidiare Shwartzman per il terzo gradino del podio.

La settima e l’ottava posizione sono state monopolizzate dalle due vetture del team Carlin affidate a Daruvala e Ticktum. Se l’indiano ormai ha abituato a risultati opachi, per l’inglese la situazione è differente.

Dan ha distrutto l’ala anteriore nel crash iniziale con Pourchaire e Armstrong ed è stato costretto a tornare ai box per cambiare l’elemento. Nella sosta il team ha anche effettuato il cambio gomme, passando dalle super soft alle medie, ma questa operazione è stata compiuta al secondo giro, prima dell’apertura della finestra regolamentare.

Ticktum è stato così costretto a tornare ai box nelle fasi finali di gara ed i suoi meccanici hanno dovuto attendere 10 secondi prima di effettuare il cambio gomme. L’ottavo posto è stato conquistato di forza con un sorpasso capolavoro in curva 1 ai danni di Lundgaard e Zendeli, ma il rimpianto per aver gettato al vento una grande occasione è immenso.

Al termine del terzo round della stagione il campionato si riapre. Zhou, complice un weekend disastroso, ha mantenuto la prima posizione in classifica con 78 punti, ma adesso ha un margine di sole tre lunghezze su Piastri, mentre Shwartzman si è rilanciato ed adesso occupa la terza piazza con 66 punti davanti a Vips a quota 63.

Cla Pilota Team Giri Tempo Distacco Distacco Mph
1 Estonia Jüri Vips
United Kingdom Hitech Racing 28 -
2 Australia Oscar Piastri
Italy Prema Powerteam 28 6.100 6.100 6.100
3 Russian Federation Robert Shwartzman
Italy Prema Powerteam 28 12.600 12.600 6.500
4 Brazil Felipe Drugovich
United Kingdom UNI-Virtuosi 28 22.400 22.400 9.800
5 Switzerland Ralph Boschung
Spain Campos Racing 28 24.400 24.400 2.000
6 New Zealand Liam Lawson
United Kingdom Hitech Racing 28 26.200 26.200 1.800
7 India Jehan Daruvala
United Kingdom Carlin 28 28.000 28.000 1.800
8 United Kingdom Dan Ticktum
United Kingdom Carlin 28 29.800 29.800 1.800
9 Denmark Christian Lundgaard
France ART Grand Prix 28 34.000 34.000 4.200
10 Germany Lirim Zendeli
Netherlands MP Motorsport 28 36.100 36.100 2.100
11 United Kingdom Jack Aitken
HWA Racelab 28 36.900 36.900 0.800
12 Germany David Beckmann
Czech Republic Charouz Racing System 28 39.900 39.900 3.000
13 China Guan Yu Zhou
United Kingdom UNI-Virtuosi 28 47.900 47.900 8.000
14 Netherlands Richard Verschoor
Netherlands MP Motorsport 28 48.700 48.700 0.800
15 Japan Marino Sato
Italy Trident 28 55.400 55.400 6.700
16 Israel Roy Nissany
France DAMS 28 55.800 55.800 0.400
17 Netherlands Bent Viscaal
Italy Trident 28 56.900 56.900 1.100
18 Brazil Guilherme Samaia
Czech Republic Charouz Racing System 27 1 lap
19 Italy Alessio Deledda
HWA Racelab 27 1 lap
France Théo Pourchaire
France ART Grand Prix 1 27 laps
New Zealand Marcus Armstrong
France DAMS 26
Italy Matteo Nannini
Spain Campos Racing 27
Matteo Nannini, Campos Racing, precede Guilherme Samaia, Charouz Racing System
Liam Lawson, Hitech Grand Prix, precede Guilherme Samaia, Charouz Racing System
Matteo Nannini, Campos Racing
Matteo Nannini, Campos Racing
Marino Sato, Trident, precede Theo Pourchaire, ART Grand Prix
Juri Vips, Hitech Grand Prix, precede Christian Lundgaard, ART Grand Prix
Juri Vips, Hitech Grand Prix
Robert Shwartzman, Prema Racing
Robert Shwartzman, Prema Racing, precede Richard Verschoor, MP Motorsport
Dan Ticktum, Carlin
David Beckmann, Charouz Racing System
Felipe Drugovich, Uni-Virtuosi, precede Matteo Nannini, Campos Racing
Juri Vips, Hitech Grand Prix
Liam Lawson, Hitech Grand Prix
Felipe Drugovich, Uni-Virtuosi, precede Oscar Piastri, Prema Racing
David Beckmann, Charouz Racing System, precede Jehan Daruvala, Carlin
Jehan Daruvala, Carlin, precede Marcus Armstrong, Dams
Guilherme Samaia, Charouz Racing System
Felipe Drugovich, Uni-Virtuosi
Bent Viscaal, Trident, precede Juri Vips, Hitech Grand Prix
Jehan Daruvala, Carlin, precede Bent Viscaal, Trident
Lirim Zendeli, MP Motorsport, e Marino Sato, Trident, passa Richard Verschoor, MP Motorsport dopo un testacoda
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