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F2, Bahrain: Zhou mette la firma sulla Feature Race

Il pilota della UNI-Virtuosi è stato perfetto nella strategia e nella gestione gomme ed ha colto il successo nell'ultima gara del weekend davanti ad un Ticktum protagonista di un discusso contatto con Piastri nel finale.

Guanyu Zhou, Uni-Virtuosi Racing

Guanyu Zhou, Uni-Virtuosi Racing

LAT Images

Dopo lo spettacolo visto ieri nella seconda Sprint Race del weekend, anche oggi i piloti della Formula 2 hanno fornito un show di grande livello in occasione della Feature Race del Bahrain.

A mettere le mani sul trofeo del vincitore è stato un Guanyu Zhou semplicemente impeccabile. Il cinese della UNI-Virtuosi, autore della pole, ha preso il via dell’ultima corsa con le Pirelli hard ed al via ha subìto il sorpasso da parte di Lundgaard e Drugovich scattati con gomma morbida.

Nonostante la retrocessione in terza piazza, Zhou ha sempre mantenuto la calma, gestendo le coperture con grande maestria per poi lasciare tutti spiazzati ed effettuare la sosta al sedicesimo giro per montare le Pirelli soft.

L’ingresso in pista di ben due safety car ha certamente giocato a favore della strategia del cinese. Quando le operazioni sono ripartite Zhou si è ritrovato in quarta piazza, alle spalle di Verschoor, Piastri ed Armstrong, ed ha iniziato a chiedere il massimo alle proprie gomme passando prima il pilota della DAMS per poi mettere nel mirino prima l’australiano della Prema ed infine l’olandese della MP Motorsport.

Decisamente intensi sono stati gli ultimi giri di gara quando Zhou ha dovuto controllare negli specchietti un Ticktum arrembante su gomme soft. L’inglese della Carlin, protagonista di un discusso contatto con Piastri, ha cercato in ogni modo di indurre in errore il cinese della UNI-Virtuosi, ma Zhou è stato perfetto ed ha così chiuso al meglio il primo round del campionato.

Ticktum in tutte e tre le gare è stato protagonista o vittima di contatti molto discussi. Oggi, al giro 30, ha effettuato un sorpasso duro ma corretto ai danni di Oscar Piastri in curva 1, ma l’australiano della Prema, nel tentativo di rispondere immediatamente, ha perso leggermente il controllo della sua vettura in accelerazione andando ad impattare contro la fiancata della Carlin dell’inglese che, da par suo, non ha lasciato assolutamente la porta aperta.

Piastri ha così concluso nella via di fuga una gara fino a quel momento perfetta, agevolata nelle strategie dalle numerose neutralizzazioni, ma lo zero in classifica non può far dimenticare quanto di buono fatto vedere in questo fine settimana, soprattutto dal punto di vista della gestione gomme.

Altro grande protagonista di questo weekend è stato Liam Lawson. Il pilota della Hitech GP sembra aver trovato quella maturità mancata sino agli scorsi anni che spesso ha azzoppato il suo talento. Liam ha mostrato di essere velocissimo, in grado di comprendere subito il comportamento delle Pirelli, ed ha potuto sollevare oggi il trofeo del terzo classificato al termine di una gara solidissima.

Verschoor avrebbe potuto beffare tutti grazie alla sosta effettuata in regime di safety car, ma il pilota della MP Motorsport ha mostrato delle gravi lacune nella gestione delle Pirelli soft finendo per consumare rapidamente il battistrada e retrocedere nelle battute finali in quarta piazza senza strumenti per difendersi.

E’ da accogliere positivamente il quinto posto firmato Marcus Armstrong. Il pilota del vivaio Ferrari, scattato dalla tredicesima posizione, ha approfittato del caos iniziale innescato da Shwartzman per risalire in classifica e grazie alla complicità del team ha indovinato il momento esatto per effettuare il cambio gomme e montare pneumatici soft.

Purtroppo anche quest’anno la gestione gomme non sembra essere ancora il suo punto forte e nelle battute conclusive Marcus ha sofferto non poco chiudendo davanti ad un Jehan Daruvala che ha fatto della costanza di rendimento il suo asso nella manica.

Gara dai due volti per Robert Shwartzman. Lo zar, dopo l’incidente al via in Gara 2 che lo ha subito messo fuori dai giochi, anche oggi è stato protagonista di una staccata completamente sbagliata in curva 3 che lo ha visto andare ad impattare contro il retrotreno della DAMS di Nissany.

Robert, scattato con le Pirelli soft, è stato penalizzato con un drive through ed è precipiatato in fondo allo schieramento, ma grazie alle neutralizzazioni con safety car e virtual safety car, oltre alle penalità di tempo inflitte a numerosi piloti per non aver rispettato la velocità minima dietro la vettura di sicurezza, è riuscito a risalire sino in settima posizione e mettere così una pezza ad una giornata che sembrava iniziata nel peggiore dei modi.

Ha decisamente deluso Felipe Drugovich. Il pilota della UNI-Virtuosi ha faticato moltissimo nel capire  come gestire correttamente il degrado delle Pirelli hard ed è stato anche punito con 5’’ di tempo aggiuntivi per non aver rispettato la velocità prevista in regime di safety car. L’ottavo posto lascia sicuramente l’amaro in bocca sia a lui che al suo team.

Da sottolineare il grande lavoro svolto oggi da due rookie: Théo Pourchaire e Matteo Nannini. Il francese della ART Grand Prix non si è lasciato intimorire dal ben più esperto compagno di team nelle battute finali ed ha lottato con il coltello tra i denti per poi approfittare della penalità di tempo inflitta al danese per chiudere in nona piazza.

Matteo ha compiuto un mezzo miracolo con una monoposto sicuramente non da prima fila. Ottimo nella gestione gomme, il pilota italiano ha sfruttato al meglio le Pirelli rosse nel finale per mettersi in scia al duo della ART e conquistare così il suo primo punto nel campionato grazie al decimo posto.

Al termine del primo appuntamento stagionale la classifica vede Zhou al comando con 41 punti, seguito da Lawson a quota 30 e Daruvala con 28 punti, mentre Piastri è quarto con 23 punti.

Grazie ad un calendario bizzarro si dovrà attendere sino a maggio per vedere daccapo in pista i piloti della F2 impegnati sullo splendido tracciato di Montecarlo.

Cla Pilota Team Giri Tempo Distacco Distacco Mph
1 China Guan Yu Zhou
United Kingdom UNI-Virtuosi 32 -
2 United Kingdom Dan Ticktum
United Kingdom Carlin 32 0.400 0.400 0.400
3 New Zealand Liam Lawson
United Kingdom Hitech Racing 32 2.900 2.900 2.500
4 Netherlands Richard Verschoor
Netherlands MP Motorsport 32 4.000 4.000 1.100
5 New Zealand Marcus Armstrong
France DAMS 32 9.700 9.700 5.700
6 India Jehan Daruvala
United Kingdom Carlin 32 11.900 11.900 2.200
7 Russian Federation Robert Shwartzman
Italy Prema Powerteam 32 12.100 12.100 0.200
8 France Théo Pourchaire
France ART Grand Prix 32 18.400 18.400 6.300
9 Brazil Felipe Drugovich
United Kingdom UNI-Virtuosi 32 19.700 19.700 1.300
10 Italy Matteo Nannini
HWA Racelab 32 19.800 19.800 0.100
11 Germany David Beckmann
Czech Republic Charouz Racing System 32 20.900 20.900 1.100
12 Denmark Christian Lundgaard
France ART Grand Prix 32 21.200 21.200 0.300
13 Estonia Jüri Vips
United Kingdom Hitech Racing 32 27.300 27.300 6.100
14 Japan Marino Sato
Italy Trident 32 28.800 28.800 1.500
15 Switzerland Ralph Boschung
Spain Campos Racing 32 31.500 31.500 2.700
16 Brazil Guilherme Samaia
Czech Republic Charouz Racing System 32 40.600 40.600 9.100
17 Netherlands Bent Viscaal
Italy Trident 32 48.400 48.400 7.800
18 Germany Lirim Zendeli
Netherlands MP Motorsport 32 1'01.900 1'01.900 13.500
19 Australia Oscar Piastri
Italy Prema Powerteam 29 3 laps
Brazil Gianluca Petecof
Spain Campos Racing 15 17 laps
Italy Alessio Deledda
HWA Racelab 0 32 laps
Israel Roy Nissany
France DAMS 0 32 laps
Lirim Zendeli, MP Motorsport e Roy Nissany, Dams

Lirim Zendeli, MP Motorsport e Roy Nissany, Dams

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Shwartzman, Prema Racing e Oscar Piastri, Prema Racing

Robert Shwartzman, Prema Racing e Oscar Piastri, Prema Racing

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Oscar Piastri, Prema Racing, Jehan Daruvala, Carlin e Christian Lundgaard, ART Grand Prix

Oscar Piastri, Prema Racing, Jehan Daruvala, Carlin e Christian Lundgaard, ART Grand Prix

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Oscar Piastri, Prema Racing e Dan Ticktum, Carlin

Oscar Piastri, Prema Racing e Dan Ticktum, Carlin

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Matteo Nannini, HWA Racelab

Matteo Nannini, HWA Racelab

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Shwartzman, Prema Racing e Oscar Piastri, Prema Racing

Robert Shwartzman, Prema Racing e Oscar Piastri, Prema Racing

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Shwartzman, Prema Racing

Robert Shwartzman, Prema Racing

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Juri Vips, Hitech Grand Prix

Juri Vips, Hitech Grand Prix

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Liam Lawson, Hitech Grand Prix

Liam Lawson, Hitech Grand Prix

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Dan Ticktum, Carlin

Dan Ticktum, Carlin

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

David Beckmann, Charouz Racing System

David Beckmann, Charouz Racing System

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Marcus Armstrong, Dams

Marcus Armstrong, Dams

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Matteo Nannini, HWA Racelab

Matteo Nannini, HWA Racelab

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Robert Shwartzman, Prema Racing

Robert Shwartzman, Prema Racing

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Ralph Boschung, Campos Racing

Ralph Boschung, Campos Racing

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Marino Sato, Trident

Marino Sato, Trident

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Marcus Armstrong, Dams

Marcus Armstrong, Dams

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Jehan Daruvala, Carlin

Jehan Daruvala, Carlin

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Ralph Boschung, Campos Racing

Ralph Boschung, Campos Racing

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Roy Nissany, Dams

Roy Nissany, Dams

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Guanyu Zhou, UNI-Virtuosi

Guanyu Zhou, UNI-Virtuosi

Foto di: FIA Formula 2

Dan Ticktum, Carlin

Dan Ticktum, Carlin

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

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