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Albon si è fratturato una clavicola allenandosi in bicicletta

Alexander Albon, pilota della ART Grand Prix in Formula 2, ha rivelato il motivo per cui sarà costretto a saltare la trasferta di Baku di questo fine settimana.

Alexander Albon, ART Grand Prix

FIA Formula 2

Alexander Albon, ART Grand Prix
Alexander Albon, ART Grand Prix
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Alexander Albon, ART Grand Prix
Alexander Albon, ART Grand Prix
Alexander Albon, ART Grand Prix

Il pilota thailandese si è fratturato una clavicola lo scorso 10 giugno, mentre si allenava in bicicletta, ed ora sta recuperando dopo l'intervento chirurgico. Essendo l'area interessata quella dove vengono tirate le cinture, non potrà però correre in Azerbaijan, cedendo il suo abitacolo a Sergey Sirotkin.

"Mi sono state inserite delle placche metalliche" ha spiegato a Motorsport.com.

"Vedo i ragazzi della MotoGP che risalgono subito in moto dopo un infortunio di questo genere, ma noi abbiamo il problema delle cinture. Ecco perché non posso correre a Baku".

"In questo momento, sto migliorando giorno dopo giorno, è ancora un po' doloroso, ma niente di simile a quello che ho sentito quando ho avuto l'incidente".

Albon poi quindi ha raccontato come è avvenuto l'incidente in cui è rimasto infortunato: "Ero in bicicletta nella foresta e c'era un grande dislivello, ma non lo ha visto nessuno del mio gruppo. Sfortunatamente sono stato il primo a passarci".

"Mi hanno subito portato in ospedale ed è stato necessario intervenire chirurgicamente. Ho preferito prima farmi vedere da uno specialista, ma quindi ho dovuto attendere qualche giorno prima di essere operato".

L'obiettivo di Albon è provare a rientrare in Austria, ma ha spiegato che per lui è fondamentale essere certo di aver recuperato, visto che poi nel mese di luglio si corre anche a Silverstone e all'Hungaroring.

"Sarà dura, ma il Red Bull Ring è sicuramente il mio obiettivo" ha detto.

"Questo è quello su cui mi sto concentrando e il mio allenatore sta facendo tutto il possibile per fare in modo che io sia pronto".

"Fortunatamente il Red Bull Ring non è un circuito molto fisico, ma dopo ci sono Silverstone e Budapest, che invece lo sono parecchio".

"Naturalmente quindi bisognerà arrivarci il più preparati possibile".

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