Un manto bianco immacolato. Sembra una cartolina dell'inverno. Splende il sole, il cielo è terso ma la temperatura è ancora polare. L'
Autodromo di Modena è coperto dalla neve. Regna il silenzio assoluto, quasi irreale.
È la quiete dopo la tempesta? Così sembra: dalla terrazza della direzione gara non si riesce nemmeno a vedere l'andamento dei 2007 metri della pista. Eppure nel paddock c'è una
Ferrari 430 Challenge e lo staff della
Diane Racing sarebbe pronto a metterla in moto. Per dare il... via alla stagione 2012.
LA SFIDA Una sfida quasi impossibile, parafrasando una celebre pubblicità televisiva di un amaro. E la voglia di risentire la musica dei motori è superiore ad ogni ostacolo naturale. Per
Luca Mantovani e Alberto Nobili, gli operativi dell'impianto modenese, volere è potere.
BREMACH T REX Accanto alla Rossa di Maranello si materializza un
Bremach T-Rex dotato di una
benna Assaloni molto speciale: al posto della lama, infatti, c'è una “pala” in materiale gommoso. L'ideale per non rovinare il prezioso manto asfaltato dell'autodromo prim'ancora che arrivi l'omologazione dell'ACI Csai.
BASTANO DUE ORE Del resto basta guardare come sono ridotte le strade dopo la storica nevicata, per capire che il rischio è serio. I tecnici della Bremach sanno il fatto loro e se la ridono sotto i baffi: chiedono due ore di tempo per “ritracciare” la pista.
MURO DI GHIACCIO Il
T-Rex accarezza l'asfalto e l'onda di neve monta ai bordi della pista costruendo un muretto bianco che delimita il tracciato come fosse una barriera di sicurezza aggiuntiva. Fa ancora freddo e diventa subito ghiaccio: duro come un guard rail! Pensare di girare è una pia illusione.
HOLIDAY ON ICE Dietro al Bremach, infatti, si riforma una patina di verglass non appena il mezzo transita: l'effetto dello specchio di cristallo è certamente coreografico, ma più adatto ad Holiday on Ice. Per fortuna nel frattempo s'alza anche la temperatura e il sole inizia a scaldare l'ambiente. È segno che inizia il... disgelo?
IN PISTA! Andrea, meccanico della Diane Racing, monta le Pirelli P Zero rain sulla 430 Challenge e inizia a scaldare il potente 8 cilindri. È certo che si potrà scendere in pista prima di pranzo. Ci infiliamo guanti e casco, mentre il Bremach prende la corsia dei box dopo il terzo giro e ci infiliamo nell'abitacolo della Ferrari.
GENERALE INVERNO L'urlo dei 483 CV lacera l'aria: l'Autodromo di Modena torna a vivere. Il Generale Inverno è sconfitto. La Ferrari 430 Challenge è una macchina da competizione: abitacolo spartano, roll-bar a gabbia come un guscio di metallo. Il display digitale sul cruscotto indica che la temperatura dell'acqua fatica a superare gli 80 gradi.
MITRAGLIATRICE DI GHIACCIO Ci consigliano di fare un primo giro di warm up per scaldare motore, freni (i dischi sono in acciaio) e verificare il grip delle gomme. Basta accelerare per sentire una scarica di... mitragliatrice sotto le ruote. Volano cristalli di ghiaccio che vengono sparati a raffica. La musica del V8 copre questo crepitio ininterrotto. Bisogna usare lo sterzo con delicatezza e precisione nella consapevolezza che basta dare gas per sentire il retrotreno partire in un godereccio sovrasterzo.
SENZA ABS Crescono le palpitazioni, ma solo perché l'aderenza è minima: conviene frenare a ruote dritte senza l'Abs. Si scivola sempre: l'importante è inserire l'anteriore per disegnare una traiettoria sicura, perché in questi condizioni limite si guida con l'acceleratore, in costante controsterzo.
SPRIGIONARE LA POTENZA È una danza in cui la Rossa deve essere assecondata: tanto più forte si riesce ad andare, tanto maggiore è il carico che si sente, ma non è il caso di cercarsi dei guai. Non conviene effettuare le cambiate tirando i giri al limitatore, ma sul rettilineo si può sprigionare la potenza evitando l'aquaplaning che è sempre in agguato.
INCITAMENTO I muratori che stanno eseguendo gli ultimi lavori di finitura nell'autodromo, si sporgono dal muretto dai box, incitandoci a proseguire la... festa, perché la 430 Challenge nell'ultimo curvone di appoggio si esalta, regalando emozioni dentro e fuori l'abitacolo.
AUTODROMO DI MODENA Lo scenario è davvero magico: come in un teatro nel quale cambia il fondale al variare del copione, l'Autodromo di Modena riemerge dalle acque. Sintomi di primavera, di una stagione 2012 che va a cominciare. Gentleman, start your engine...
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