Ferrari | Coppa Shell AM: Olander si impone nella Finale Mondiale
Il pilota svedese sfrutta la pole position per comandare dall'inizio alla fine, resistendo ai tentativi di attacco di Christensen. Sul podio anche Nussbaumer, mentre Pitorri è il migliore degli italiani con il sesto posto. Brividi nel finale, con Davis che taglia la pista alla Rivazza, ma fortunatamente evita tutte le altre vetture.
Foto di: AG Photo / Manganaro
Complice la grande affluenza di piloti da ogni parte del mondo, quest'anno saranno addirittura tre le gare delle Finali Mondiali del Ferrari Challenge ad Imola. Ad aprire le danze è toccato ai protagonisti della Coppa Shell AM, che hanno formato una griglia con ben 27 protagonisti.
Ad imporsi è stato lo svedese Joakim Olander, bravissimo a sfruttare la pole position per comandare la corsa praticamente dall'inizio alla fine. Solamente nel corso del quarto giro ha perso per qualche istante la leadership, quando Peter Christensen era riuscito a sferrare un attacco alla Rivazza, arrivando però lungo e permettendo l'incrocio immediato ad Olander.
Neanche la Safety Car, entrata in pista quando Ashish Patel è finito contro le barriere alla curva Gresini dopo poco più di 10 minuti di gara, ha minato le certezze del leader. Alla ripartenza, avvenuta quando di minuti ne mancavano 12, ha dovuto resistere al rivale per un paio di passaggi, poi lo ha messo a distanza di sicurezza, presentandosi sotto alla bandiera a scacchi con un margine di circa sette decimi per laurearsi campione del mondo alla sua terza stagione nel Challenge.
Per Christensen c'è forse la sensazione di aver sprecato una grande occasione, visto che nel weekend era reduce da una doppietta nelle due gare del Challenge Europa, anche se una piazza d'onore Mondiale resta sempre un risultato di grande pregio.
Il podio della Finale Coppa Shell AM
Photo by: AG Photo / Manganaro
Sul gradino più basso del podio è salito Alexander Nussbaumer, che nella parte finale della corsa ha provato a mettere pressione a Christensen, ma senza successo. Dopo la Safety Car si era rifatto sotto pure Christian Herdt-Wipper, ma la sua pressione è durata solo per pochi giri, poi si è dovuto accontentare della "medaglia di legno".
A completare la top 5, ma molto più staccato, troviamo Martinus Richter, mentre il migliore dei piloti italiani è stato Maurizio Pitorri, alla fine sesto dopo una bella battaglia con Paul Rogers e Matthias Moser, che lo hanno seguito in quest'ordine.
Non è stata una Finale fortunata per i protagonisti della serie nordamericana. Il campione Tony Davis scattava dalla seconda fila, ma al Tamburello si è subito toccato con Nussbaumer al primo giro, dovendo riprendere la corsa dal fondo del gruppo.
All'ultimo giro poi ha regalato un grande brivido, tamponando la vettura che lo precedeva sulla discesa della Rivazza, perdendo il controllo della sua 488 e tagliando la pista come un vero e proprio proiettile. Fortunatamente ha evitato tutte le altre Rosse che sopraggiugevano, prima di andare ad impattare contro le barriere al fondo della via di fuga, uscendo dalla carambola solo con un grande spavento.
Non è andata meglio a Lisa Clark, che era saldamente in sesta posizione quando è stata colpita da un problema tecnico che l'ha fatta precipitare in classifica. Il migliore del Challenge Nord America è stato quindi Dan Cornish, 13°. Solamente due invece i piloti in pista provenienti dal Challenge Asia Pacifico, con Shigeru Kamiue che ha chiuso 16° e Baby Kei che invece si è dovuto accontentare del 18° posto finale.
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