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Ticktum non sbaglia nulla e centra il secondo successo di fila a Macao

Il pilota del vivaio Red Bull è stato perfetto per tutto il weekend ed ha replicato il successo dello scorso anno. Eriksson e Fenestraz completano il podio, mentre Mick Schumacher chiude quinto.

Podio: il vincitore della gara Dan Ticktum, Motopark Academy

Podio: il vincitore della gara Dan Ticktum, Motopark Academy

Alexander Trienitz

Partenza
Toshiki Oyu, TODA Racing
Il vincitore della gara Dan Ticktum, Motopark Academy
Sacha Fenestraz, Carlin, Joel Eriksson, Motopark Academy
Sho Tsuboi, TOM'S
Safety car in pista
Podio: il vincitore della gara Dan Ticktum, Motopark Academy
Sacha Fenestraz, Carlin
Sho Tsuboi, TOM'S
Marino Sato, Motopark Academy
Jüri Vips, Motopark Academy

Dan Ticktum è salito nuovamente sul gradino più alto del podio di Macao. Dodici mesi fa il diciannovenne londinese del vivaio Red Bull ottenne una vittoria figlia anche di circostanze favorevoli, come accaduto non di rado nella storia del Gran Premio di Macao. Il successo conquistato oggi ha invece un peso specifico differente, poiché arrivato al termine di un fine settimana in cui il pupillo di Helmut Marko ha confermato di essere il primo della classe, senza alcun dubbio.

Il team Motopark (ed i motori Volkswagen) sono stati il riferimento tecnico del fine settimana, come conferma anche la piazza d’onore conquistata da Joel Eriksson, ma nei momenti caldi è stato Ticktum a fare la differenza, con un mix di velocità e freddezza che ha spezzato le speranze degli avversari.

La finale disputata oggi ha richiesto una notevole dose di sangue freddo. La tensione al via, una prima safety-car, poi il tremendo incidente di SophiaFlorsch e la conseguente bandiera rossa. La corsa è ripresa dopo circa un’ora, ed è arrivata una seconda safety-car dopo il via a ricompattare il gruppo.    

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In ogni circostanza Ticktum si è fatto sempre trovare pronto, dal via in cui ha sfruttato al meglio la pole position, fino alla bandiera a scacchi. Perfetto nel gestire le ripartenze, bravo a coprire gli spazi alla frenata della Lisboa, ed un cecchino del prendere il margine necessario per mettersi al riparo da successivi attacchi nella parte guidata del circuito da Guia.

Sia Eriksson che Sacha Fenestraz dopo la gara hanno imprecato per un giro in cui la bandiera gialla ha impedito un potenziale attacco a Ticktum, ma sono state più scuse che reali occasioni mancate. Ticktum ne ha avuto di più, per tutto il weekend, e non avendo problemi di modestia, lo ha sottolineato ampiamente dopo la gara: “Siamo stati veloci in ogni condizione, qualifica, gara, sempre. Lo scorso anno il successo è stato più sorprendente, ma quest’anno me lo sto gustando di più”.

Festeggia Ticktum, festeggia il team Motopark ed anche Fenestraz, ottimo terzo al termine di un weekend molto positivo. Corposa invece la lista dei delusi, ad iniziare dal fresco campione Europeo di Formula 3 Mick Schumacher.

Il pilota del team Prema ha concluso in quinta posizione, senza mai affacciarsi in zona podio. Non è una débacle, ma neanche il weekend che Schumacher jr. aveva immaginato prima del suo arrivo a Macao. In parte i motori Mercedes (assenti dal podio) non sono sembrati all’altezza dei Volkswagen, ma forse il toboga macaense non è neanche la tipologia di palestra in cui Schumacher mostra il meglio di sé. Deludente invece la corsa di Callum Ilott, brillante in qualifica ma senza il guizzo giusto in gara, e questo a Macau lo si paga caramente. 

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Il team Prema ha piazzato quattro piloti nella top-10, ma non nelle posizioni che avrebbe voluto. Il miglior rookie alla fine è stato JuriVips, autore di una bella rimonta che lo ha portato a concludere in sesta posizione.

Macau ha confermato quello che ha fatto vedere la parte conclusiva della serie Europea, ovvero che il diciottenne estone (fresco acquisto del vivaio Red Bull) è uno dei nomi più importanti emersi nel 2018. Chi aspettava una riprova sulla pista più difficile della stagione ha trovato i riscontri del caso. 

 

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