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Ecco la bozza del piano FIA per le serie addestrative

Todt vuole scalzare Gp2 e Gp3 dal contesto F.1: investe sull'Euro F.3 e lancia la nuova F.4

È proprio una rivoluzione quella della FIA. La Federazione Internazionale vuole ridisegnare l’accesso alla Formula 1 dei giovani piloti, segnando un percorso nuovo che ha l’ambizione di tornare all’antico: l’intenzione è di promuovere dal 2014 categorie come F.2, F.3 con l’aggiunta della F.4. L’attuale Formula 2 (quella di Jonathan Palmer che esiste dal 2009) si è “suicidata” con un comunicato ufficiale: dovrà fare posto ad un nuovo campionato che è ancora in forma embrionale e che avrà il compito di spazzare via la GP2 dal paddock dei Gran Premi. COMMISSIONE FIA A ISTANBUL Gerhard Berger è ancora a Istanbul con gli uomini della commissione FIA che stanno studiando la mappa che dovrebbe tracciare l’ascesa dei giovani talenti verso la Formula 1 (a rappresentare l’Italia ci sono Marco Ferrari, segretario dell’ACI-Csai e Raffaele Giammaria, responsabile dei rapporti con team e piloti della Formula Abarth). EUTANASIA DELLA F.3 ITALIANA Ieri c’è stata l’eutanasia del Campionato Italiano di Formula 3, ma non è affatto escluso che da qui ad un anno si arrivi alla sterilizzazione anche delle serie tedesca, inglese e spagnola (visto che quella francese è già defunta), per lasciare campo aperto solo e soltanto all’Euro Formula 3. L’ex ferrarista ha un progetto molto ambizioso: cacciare dal paddock della Formula 1 la Gp2 e la Gp3 per inserire la nuova filiera della FIA, tagliando nel frattempo tutti i “rami secchi” che ci stanno intorno. TODT VUOLE RIPRENDERE IL CONTROLLO Contando sul fatto che Bernie Ecclestone non sarà eterno, Jean Todt vuole che la FIA riprenda il pieno controllo dell’attività formativa dei piloti. Questo può essere un granello di sabbia che può inceppare la definitiva firma del nuovo Patto della Concordia, lasciando presagire una guerra che potrebbe avere ben altre ripercussioni sul sistema. L’EURO F.3 PRENDE TUTTO Gerhard Berger vuole mantenere un alto profilo dell’Euro F.3: una stagione nella serie Continentale costerà almeno 600 mila euro con monoposto fresche e motori Mercedes e Vw. L’austriaco vuole mantenere i due litri aspirati con la strozzatura per concedere la validità FIA, declassando a semplici serie nazionali quelle che utilizzeranno unità diverse (Toyota in Spagna e c’era l’FTP in Italia). Non ci sono costruttori interessati a proseguire lo sviluppo dei quattro cilindri che pesano per oltre 100 euro nel budget, mentre solo Honda e Neil Brown (preparatore Vw) sarebbero pronti a produrre le unità da 50 mila euro in grado di durare 10 mila chilometri. IL COSTO DEL MOTORE CONDIZIONA Il prezzo del propulsore è uno degli aspetti che condiziona i costi della F.3: Berger, avendo in mano la serie più prestigiosa calamita tutto l’interesse dei team, e ambisce a sterilizzare tutte le altre, prima di aprire ad unità meno onerose. L’intento della FIA è di fare pulizia di troppi campionati: l’intento è lodevole, a patto che non si prosciughi l’attività nazionale. C’è bisogno di una razionalizzazione delle serie addestrative, dando maggiore importanza a quelle che effettivamente avranno la forza di portare alla ribalta i giovani piloti. F.4 ENTRY LEVEL La nuova categoria di accesso sarà la Formula 4. È importante capire quale ruolo dovrà avere la serie entry level: avrà un telaio in fibra di carbonio che dovrà rispettare i criteri di omologazione della Formula 3. Il motore sarà un 1,6 litri aspirato da 160 cv. Le ali non avranno funzione aerodinamica, ma saranno solo estetiche (anzi spazi adatti per gli sponsor). L’idea è di far allestire la monoposto con pezzi derivati da parti di vetture di serie in modo da contenere i costi entro i 100 mila euro a stagione. IN ITALIA NON SARA’ MONOMARCA? In teoria, quindi, intorno ad un telaio (si parla di Tatuus o Dallara) si potrebbero realizzare vetture con motorizzazioni e preparazioni diverse. Ogni ASN nazionale, quindi, potrebbe puntare sulla propria F.4. La partecipazione a questo campionato sarà obbligatoria per tutti quei conduttori che vorranno acquisire la licenza C Internazionale. È da vedere (è uno degli aspetti che si discuterà oggi in Turchia) se sarà il caso di dare vita ad una Coppa delle Nazioni, una serie internazionale dove ogni campionato nazionale potrà portare i team e i piloti più meritevoli o se, invece, ci sarà una sorta di Super F.4 che farà da cuscinetto fra la categoria di accesso nazionale e l’Euro F.3. ADDIO PROGETTO GIOVANI Appare fin troppo chiaro che il Progetto Giovani dell’ACI CSAI si scioglie come neve al sole. C’è da domandarsi cosa resterà dall’attività in monoposto in Italia. Ci assicurano che resterà la Formula ACI CSAI Abarth dove troveranno sfogo quei giovani piloti che non riusciranno a salire sull’ascensore internazionale della FIA. La monoposto di casa, magari potenziata, dovrebbe assicurare il costo di una stagione in 200 mila euro. INTERESSE DELLA RENAULT Siccome è prevedibile lo sganciamento dei motori FTP è molto probabile che l’ACI CSAI cerchi un nuovo fornitore: si parla di un interessamento della Renault (anche per la F.4) per dare poi uno sbocco all’Alps e alla Word Series. Questo è lo scenario che si sta dipanando a Istanbul, ma è da vedere che Bernie Ecclestone, Flavio Briatore e Bruno Michel siano disponibili a farsi da parte con i loro campionati, per cedere il posto alle nuove serie FIA. Prepariamoci ad ulteriori colpi di scena…

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