Il campionato italiano di F.3 è partito a Misano alla grande: la serie tricolore con trenta vetture nella griglia di partenza può diventare il punto di riferimento a livello continentale. Si cominciano a raccogliere i frutti di un duro lavoro che non va buttato a bagno.
Nel week-end romagnolo è montata la polemica sulle gomme rain Kumho. La Federazione, per favorire i team e limitare i costi, aveva pensato di non vincolare le coperture rain al parco chiuso come avviene con le slick. Questa apertura c'è chi l'ha interpretata a modo suo e, dopo le qualifiche bagnate, sono montate le chiacchiere di chi avrebbe usato pneumatici diversi da quelli forniti dalla RS&TA, l'azienda di Emilio Colzani che rappresenta il marchio coreano in Italia.
“Noi abbiamo scaricato dal nostro camion solo treni da bagnato siglate K25 – ammette Colzani – chi avesse utilizzato gomme diverse era al di fuori del regolamento”. “E' vero – aggiunge Giancarlo Minardi della Csai – il regolamento non impone il parco chiuso sulle gomme rain, ma specifica che si possono usare solo le coperture fornite dal mono-fornitore”.
Nel paddock di Misano si è sparsa la voce che ci fossero gomme acquistate all'estero via internet: le K21 della F.3 Euroseries provenienti dalla Francia e le K10 (ultra-soft) e K20 (soft) disponibili in Gran Bretagna.
Immediata la presa di posizione dell'Aci Csai: è già stata convocata una riunione della sottocommissione velocità che interverrà a riscrivere la norma del regolamento che lascia aperta una porta alle interpretazioni e la nuova stesura sarà approvata dal Comitato Esecutivo Csai del prossimo 7 maggio, ampiamente in tempo per l'appuntamento in programma a Hockenheim il 16 giugno.
È giusto che la Federazione italiana intervenga con grande risolutezza: sarebbe pazzesco che il campionato di Formula 3 più bello d'Europa venisse condizionato da inutili polemiche che potrebbero solo inquinare un ambiente che, invece, ha bisogno di credibilità per crescere. Uguale provvedimento verrà approvato anche nella Formula Aci Csai – Abarth.
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