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Verstappen: un virtuosismo che indirizza il campionato

La Red Bull ha ristabilito la supremazia tecnica nei confronti della Mercedes, rispettando il pronostico della vigilia che voleva vincente Max in Messico e azzerando i valori momentanei della qualifica. L'olandese guarda con fiducia anche al GP del Brasile, perché la Mercedes non sembra avere argomenti per reagire, nonostante l'impegno di Hamilton. Il mondiale vira decisamente verso Milton Keynes.

Max Verstappen, Red Bull Racing, 1a posizione

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

I 71 giri di gara completati oggi a Città del Messico sono stati un ‘reset’ che ha riposizionato come un’eccezione l’esito delle qualifiche di ieri. Riepilogando, la Red Bull sul circuito Hermanos Rodriguez ne aveva di più, esattamente come previsto alla vigilia della trasferta messicana e come è emerso nelle prove di venerdì.

Nella serata di ieri i tecnici di Max Verstappen e Sergio Perez avevano identificato il problema che ha condizionato la loro performance di sabato pomeriggio, ovvero un warm up della gomma soft non ideale. “In gara su questo fronte siamo a posto”, è stato il messaggio.

Valutazione rivelatasi del tutto corretta, visto che sia Verstappen che Perez oggi hanno confermato un passo velocissimo e costante, sia con le gomme medie che con le più temute hard. La cavalcata di Verstappen, iniziata con una pennellata da fuoriclasse alla staccata della prima curva, è stata a ritmo sostenuto fino al pit-stop di Hamilton (giro 29), poi si è sviluppata tra giri veloci ed altri a ritmo più blando in attesa della bandiera a scacchi.

La nona vittoria stagionale di Max fa virare con decisione il mondiale 2021 in direzione Milton Keynes. I diciannove punti di vantaggio con cui Verstappen lascerà domani il Messico per puntare su San Paolo, sono un bottino importante, ma ancora di più lo è il trend positivo della Red Bull. Complice l’avvio sbadato e sfortunato di Valtteri Bottas, l’unica Mercedes che ha conquistato punti sull’Hermanos Rodriguez è stata quella di Hamilton, e il bottino di tappa (grazie anche alla terza posizione di Perez) ha visto la Red Bull recuperare ben ventidue punti nella classifica Costruttori, graduatoria in cui ora la Mercedes può contare solo su una lunghezza di vantaggio.

“Ci sono ancora 107 punti disponibili – ha commentato Christian Horner, ferratissimo sui punti ancora in palio - quindi c'è molta strada da fare, e l'affidabilità giocherà un ruolo cruciale”. L’obiettivo in casa Red Bull è quello di centrare il successo domenica prossima a San Paolo, un traguardo che consentirebbe a Verstappen di puntare sulle ultime tre tappe mediorientali con una gara di margine, mettendosi quindi al riparo anche in caso di un eventuale stop tecnico.

Il terreno frana invece sotto i piedi in casa Mercedes, che dopo la boccata d’ossigeno arrivata a Silverstone grazie agli ultimi aggiornamenti tecnici sulle W12, ora ha il fiato corto. La differenza con la Red Bull (che ha portato avanti lo sviluppo sulla monoposto fino ad estate inoltrata) emerge sempre di più, e da quando la squadra di Milton Keynes ha ritrovato ai box Adrian Newey, le cose sembrano indirizzate ancor più nella giusta direzione.

La mente tecnica della squadra è salita oggi sul podio di Citta del Messico, un riconoscimento al valore che ha sempre assicurato al team ma anche un modo per festeggiare il suo pieno ritorno all’attività dopo una brutta disavventura estiva (un incidente che ha causato un forte trauma cranico) che lo ha tenuto a riposo per diverse settimane.

Nel finale di stagione la Red Bull sta trovando anche il valore aggiunto di Perez. “Dopo la pausa estiva ha trovato la giusta fiducia nella monoposto – ha confermato Horner – ha avuto delle difficoltà iniziali ma ora sembra essere a posto”. I punti di Perez (45 nelle ultime tre gare) si stanno rivelando utilissimi per l’assalto al titolo Costruttori, e su questo fronte la Mercedes sembra accusare il colpo ancora più che per l’allungo di Verstappen nella mondiale piloti.

“Sono una persona piuttosto realistica – ha commentato Toto Wolff - ma amo le corse automobilistiche perché tutto può accedere e nessuno di noi stasera uscirà dal circuito pensando che non abbiamo più chance. Ci aspettano ancora quattro gare, quattro potenziali vittorie o quattro weekend da dimenticare. Continueremo a combattere, la nostra monoposto si è confermata ottima due gare fa in Turchia, quindi dobbiamo crederci. Certo, se guardo alla classifica ovviamente preferirei essere 19 punti davanti (il riferimento è il margine tra Lewis e Max) piuttosto che indietro, ma è quello che è”.

Il grande denominatore comune di questa stagione è l’imprevedibilità, ma la Mercedes gara dopo gara vede ridursi gli scenari che potrebbero far svoltare la classifica a loro vantaggio. Mai dire mai, ovviamente, e questo indubbiamente vale soprattutto per la classifica Costruttori. Ma a poche ore dalla bandiera a scacchi messicana, diventa realisticamente difficile pensare ad un campione del mondo 2021 diverso da Max Verstappen.

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