Wolff: "Solo Bottas è senza colpe, il resto non è stato all'altezza"
Il direttore di Mercedes Motorsport è duro: “Siamo stati la terza forza, troppo lenti in qualifica dietro le Ferrari e in gara dietro le Red Bull. Sul giro singolo non siamo riusciti a scaldare le gomme, mentre in gara si sono surriscaldate".
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09, Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Zak Mauger / Motorsport Images
Riecco la Mercedes in testa al Mondiale Costruttori ed Hamilton che si riporta in scia a Vettel nella classifica Piloti. Ma dopo la gara di Shanghai nell’hospitality Mercedes di volti soddisfatti non c’è traccia.
Toto Wolff ha lasciato la pista poco dopo la bandiera a scacchi, mentre Lewis Hamilton è arrivato al consueto incontro con i media in versione attapirata con la testa più bassa del solito.
In un team che ha vinto 63 degli 82 Gran Premi disputati nell’era ibrida, tre gare senza successi fanno scattare l’allarme, anche se i numeri in classifica non fotografano alcuna crisi.
Prima di lasciare Shanghai, Wolff ha radiografato la situazione:
“Questo weekend siamo stati la terza forza, troppo lenti in qualifica dietro le Ferrari ed in gara dietro le Red Bull. Sul giro singolo non siamo riusciti a riscaldare le gomme, mentre in gara si sono surriscaldate. La finestra di funzionamento per noi è troppo piccola, rimbalziamo dal congelamento al surriscaldamento”.
Detta così sembra un’analisi impietosa, ma forse Wolff ha spinto un po' troppo sull’acceleratore, perché in fondo Valtteri Bottas ha conquistato la seconda piazza d’onore in sette giorni, e non è proprio un bottino fallimentare considerando che senza la safety car avrebbe potuto far suo il Gran Premio di Cina. Ma la squadra era abituata ad altro, Hamilton incluso.
Una gara decisamente atipica, quella di Lewis, passato al via da Verstappen e subito più lento di Bottas. Le vicende di gara hanno offerto a Hamilton anche la chance del cambio gomme, colta da Red Bull ma non dal muretto Mercedes.
“Abbiamo pensato che mantenere la nostra posizione in pista sarebbe stato più vantaggioso – ha spiegato Wolff – nel primo stint di gara non c’erano stati sorpassi, e Lewis aveva montato le medie da dieci giri. Secondo i nostri calcoli con quelle gomme saremmo stati veloci fino alla fine della corsa, e le soft non sarebbero state così performanti. Adesso sappiamo che sarebbe stata la giusta strategia da seguire, fare un secondo pit-stop e montare le soft, ma nessuno nel team, me incluso, ha pensato che fosse la scelta giusta”.
In Mercedes c’è un problema di performance, ma anche un mistero, ed è quello di un Hamilton che sia in Bahrain che a Shanghai non ha avuto lo stesso passo di Bottas.
“Non conosco i motivi – ha proseguito Wolff – ma in generale il weekend non è stato buono per il team. L’unica nota positiva è stata la gara di Valtteri, che ha avuto un rendimento fantastico ed avrebbe potuto ambire ad un risultato migliore se non fosse entrata in pista la safety car. È l’unico senza colpe della giornata, ma il livello intorno al lui non è stato all’altezza delle nostre aspettative".
!Lewis per me è il miglior pilota, ma anche i migliori hanno giorni in cui non sono al cento per cento. E non aiuta se in quei giorni hai una monoposto che non va come dovrebbe, se le gomme non funzionano come previsto e se anche la strategia non è delle migliori. Tutto è andato nella direzione sbagliata”.
Mentre Hamilton ha lasciato la pista confermando di “non vedere l’ora di partire”, Wolff ha infine lanciato un messaggio positivo in vista delle prossime gare:
“Abbiamo visto quanto velocemente possano cambiare i valori in campo. Dopo le qualifiche di Melbourne c’era già chi ipotizzava per noi una stagione in discesa, invece dopo tre gare siamo ancora a secco di vittorie. Sono convinto che siamo un grande gruppo, abbiamo solo bisogno di restare uniti, mantenere la calma e trovare la via d’uscita. Abbiamo dimostrato in passato il valore di questa squadra, ed io ho grande fiducia”.
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