Wolff: "Red Bull avrebbe successo nel gestire i motori Honda"
Toto Wolff ha ammesso che la Red Bull sarebbe in grado di gestire i motori Honda autonomamente ed ha spiegato i motivi per i quali questa scelta dovrebbe essere appoggiata dagli altri costruttori.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB16, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11
Mark Sutton / Motorsport Images
Dopo l’annuncio dello scorso mese con il quale Honda ha comunicato il proprio addio alla Formula 1 alla fine della prossima stagione, la Red Bull si trova nella scomoda situazione di trovare un fornitore di power unit a partire dal 2022.
Se il team diretto da Horner, da un lato, ha la possibilità di tornare ad essere una scuderia cliente qualora si legasse daccapo alla Renault, dall’altro la Red Bull ha reso evidente come la sua opzione preferita sarebbe quella di rilevare le attuali power unit Honda per gestirle autonomamente.
Una soluzione di questo tipo, però, richiederebbe il congelamento dello sviluppo dei motori in Formula 1 e questo perché il team anglo austriaco non sarebbe in grado di sviluppare le power unit al pari degli altri costruttori presenti.
Le speranze che questo congelamento si verifichi, però, sono davvero minime. Renault e Ferrari, infatti, si sono opposte all’idea mentre Mercedes è stata l’unica Casa favorevole.
In aggiunta a ciò sono arrivate anche le dichiarazioni di Toto Wolff. Secondo il manager austriaco la Red Bull è una ottima società di ingegneria ed una eventuale acquisizione dei motori giapponesi potrebbe dare dei grandi risultati.
“Red Bull non è un team di grande successo, ma anche una società di ingegneria”.
“Sembra che la Honda abbia svolto un ottimo lavoro con gli ultimi aggiornamenti portati sulla loro power unit. Sono certo che hanno qualcosa di buono in cantiere e che daranno il massimo anche la prossima stagione nonostante sia l’ultima per la Casa giapponese in F1”.
“Per questo motivo penso che la Red Bull possa avere successo nel gestire e nello sviluppare le power unit giapponesi. Tuttavia bisogna pensare a medio termine perché si dovrà lavorare ad un nuovo concetto di motore che potrebbe essere introdotto già nel 2024 o nel 2025. Ed è su questo progetto che si sposterà l’attenzione di tutti”.
Wolff ha poi affermato come, secondo lui, la F1 potrà avere una buona immagine anche con soli tre costruttori all’attivo ma sarebbe ideale, per il bene dello sport, guardare al quadro generale e capire i benefici che potrebbero derivare dal consentire alla Red Bull di poter sviluppare i motori in autonomia.
“Credo che per loro non sia il massimo tornare allo status di team cliente. Credo che la Honda abbia svolto un ottimo lavoro ed in Red Bull sono fiduciosi di poter fare un ulteriore passo in avanti. Comunque capisco i motivi per i quali non vogliono entrare in una guerra di spese con tutti gli altri costruttori per lo sviluppo dei motori”.
“È una proposta sensata che vorrei sostenere. Penso che la Red Bull sia un marchio estremamente importante per la Formula 1, e dovremmo fare di tutto per mantenere le due squadre in Formula 1 e aiutarle con la possibilità di essere un costruttore indipendente”.
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