Wolff: "Lo stratega Vowles non si tocca: ha sbagliato ma la Mercedes è una squadra"
Il presidente di Mercedes Motorsport difende il capo della strategia che non ha richiamato al pit Hamilton durante il regime di VSC. Il tecnico si è assunto la responsabilità parlando via radio con Lewis con l'intento di motivarlo.
Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images
La Mercedes fa quadrato intorno alla squadra. Non si cercano capri espiatori dopo la terribile batosta del GP d’Austria, nella quale le due frecce d’argento si sono dovute fermare per seri problemi meccanici.
James Vowles, capo delle strategie della squadra di Brackley, è stato proprio quello che via radio ha comunicato a Lewis Hamilton di aver commesso un errore non richiamando l’inglese al pit stop sotto il regime di Virtual Safety Car, quando il campione del mondo, fra lo stizzito e l’incredulo, ha chiesto al muretto Mercedes come mai fosse finito addirittura al quarto posto.
“Abbiamo commesso un errore – ha detto Vowles alla radio prendendo la parola dopo l’ingegnere di pista Bonnington – adesso dacci tutto quello che puoi, crediamo in te".
Interrogato sulla chiamata austriaca VSC - e altre decisioni strategiche nel 2018 - Wolff ha insistito sul fatto che Mercedes era completamente dietro Vowles.
L’ammissione di colpa, quindi, è avvenuta in mondo visione e qualcuno ha pensato che ci possano essere degli scossoni nella struttura del team della Stella…
"No, non abbiamo bisogno di apportare modifiche alla squadra", ha detto Toto Wolff con risolutezza. "La cosa più importante è capire perché si è verificato un errore, tornando alla situazione per analizzarlo. Non penso che faremo lo stesso sbaglio due volte. Il fatto è che la situazione è molto complessa: c’è una lotta tra sei macchine che è molto dura”.
Toto difende il suo uomo dagli attacchi polemici…
"Per me James è uno dei migliori strateghi di sempre e bisogna riconoscergli il coraggio per essere uscito allo scoperto davanti a milioni di persone per assumersi la responsabilità via radio per dire: 'Questo è stato il mio errore, ora continua a spingere con la macchina che hai”.
Il manager austriaco ha ammesso che lasciar parlare alla radio Vowles era un modo per cercare di motivare Hamilton…
"Per Lewis rientrato in pista quarto dopo il pit stop, c’è stato un momento in cui stava davvero soffrendo. E allora abbiamo pensato che in realtà tutto non era ancora finito. Volevamo recuperare più punti che potevamo, e che in quella fase eravamo tutti in pena per l'errore che avevamo commesso”.
"James che parla alla radio ha espresso la nostra mentalità: siamo in grado di ammettere che abbiamo commesso un errore, ma anche per chiudere la questione e cercare di infondere un po’ di tranquillità a Lewis. Ammettendo l'errore doveva essere più facile uscire dalla spirale nella quale si era venuto a trovare Hamilton".
Ma come si è visto dopo, non è bastato. Altri guai hanno fermato l’inglese, costretto al ritiro per un problema alla pressione della benzina. Molto probabilmente per una stupidaggine. E questo brucia ancora di più…
Intervista di Adam Cooper
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