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Wolff: "Cambiare il concetto dell'ala anteriore richiede mesi di lavoro"

In casa Mercedes sono convinti che cambiare l'ala anteriore passando allo stile Ferrari richiederebbe mesi per avere dei riscontri positivi, ma che bisogna anche avere la mente aperta ad ogni soluzione.

Mercedes-AMG F1 W10 dettaglio ala anteriore

Mercedes-AMG F1 W10 dettaglio ala anteriore

Mark Sutton / Motorsport Images

Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10.
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W10
I membri del team spingono la monoposto di Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W10, nel garage
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90 con sensori aerodinamici
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90

I nuovi regolamenti adottati dalla Formula 1 per il 2019 hanno portato ad approcci diversi per la gestione dei flussi con l'ala anteriore e mentre Mercedes e Red Bull hanno adottato un disegno più tradizionale, Ferrari ed Alfa Romeo hanno preso una strada diversa, con flap più inclinati verso il basso a deviare verso l'esterno l'aria.

La Ferrari ha avuto un inizio di stagione molto positivo nei test della scorsa settimana hanno spinto a chiedersi quale soluzione sia la migliore e più efficiente. Secondo Toto Wolff, la squadra Campione in carica ha fatto tutto da sola negli ultimi anni, ma non escludendo altre possibilità per migliorare le prestazioni.

"Bisogna avere la mente aperta e noi abbiamo sempre avuto una differente filosofia di design rispetto agli altri team - spiega Wolff a Motorsport.com - Siamo sempre stati più lunghi e non abbiamo mai usato l'assetto 'rake'. Questo non perché crediamo che il nostro concetto sia per forza superiore in tutti i punti di vista, ma perché siamo convinti che power unit e macchina formino il pacchetto migliore in questo modo".

"Detto questo, con i nuovi regolamenti bisogna comunque avere una mentalità più aperta su ciò che hanno fatto anche gli altri e se qualcosa funziona meglio, ci sta che lo si monti per provarlo. Se poi qualcosa sia da cambiare, non è una cosa che scopri da un giorno all'altro. Pensare di modificare un concetto aerodinamico della macchina non è questione di giorni o settimane, ma di mesi".

La questione sollevata da Wolff va di pari passo con quello che ha affermato anche il Direttore Tecnico di Renault, Nick Chester, riguardo alle modifiche all'ala anteriore.

"Non è sicuramente semplice decidere di cambiare strada e concetto modificando tutto - ha detto Chester a Motorsport.com - Ci vuole molto tempo per montarla e farla funzionare, poi almeno un paio di mesi per svilupparla a modo, per cui non è affatto facile cambiare così saltando da una misura all'altra".

Chester ha anche rivelato che il suo team ha pensato a varie configurazioni dell'ala anteriore, per cui nel corso della stagione potranno esserci novità.

"Siamo ovviamente attenti su ciò che fanno gli altri e valutiamo tutte le opzioni. Ci sono diverse cose da valutare nei tentativi di trovare il carico giusto cercando di non stressare troppo le gomme, il flap e la struttura. Si tratta di trovare il bilanciamento adeguato, vediamo come evolve la situazione anche per gli altri durante l'anno. Mi aspetto che si prenda una strada, ma è vero anche che diverse auto funzionano bene con altre configurazioni. C'è equilibrio per ora".

Anche in Racing Point il direttore tecnico Andy Green ha ammesso che gli approcci per trovare il bilanciamento sono vari.

"Team come la Mercedes hanno scelto una strada da tempo, fanno diversamente e hanno vinto 5 Mondiali. C'è sempre margine per seguire una filosofia differente e loro lo hanno dimostrato da anni. Potremmo trovarci con soluzioni diverse che però funzionano, aspettiamo e vediamo".

Informazioni aggiuntive di Marco Congiu

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