Wolff: "Bottas fatica quando è vicino ad un'altra vettura"
L'impossibilità di Valtteri Bottas di mettere sotto pressione Charles Leclerc ha messo in luce una sua debolezza secondo Toto Wolff, ovvero non riuscire a tirare fuori tutto il potenziale della vettura quando è vicino ad un rivale.
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Il pilota finlandese si è messo nella coda di Leclerc nella fasi finali del Gran Premio d'Italia, ma non è stato in grado di effettuare neanche un tentativo di sorpasso, non riuscendo a portarsi abbastanza vicino.
Le sue speranze di vittoria poi sono andate in fumo quando ha calcolato male lo spazio di frenata alla Prima Variante ad un paio di giri dal termine, perdendo terreno prezioso nei confronti del ferrarista.
Wolff ha sottolineato però che Bottas non è stato in grado di minacciare Leclerc quanto aveva fatto Hamilton in precedenza e questo secondo lui evidenzia un aspetto della sua guida che deve essere migliorato.
"Sembra che faccia un po' fatica a tirare fuori il massimo dalla macchina quando si trova nella scia di un'altra vettura" ha spiegato Wolff.
"Lewis è in grado di avvicinarsi di più per mettersi nelle condizioni di fare un attacco. E' un qualcosa su cui Valtteri deve lavorare. Ma è stato comunque un weekend positivo, perché è stato veramente veloce, probabilmente era il più veloce in gara".
Nonostante avesse delle gomme più fresche nel finale di gara, Bottas ha detto che in realtà i suoi pneumatici avevano già dato il massimo per permettergli di andare a riprendere Leclerc e che gli mancava qualcosa a livello di passo per superarlo.
"Idealmente avrei voluto gestire di più le gomme, ma per avere una possibilità di vincere la gara potevo solo spingere e questo le ha fatte calare prima".
"Negli ultimi quattro giri ho accusato un grande calo, che ha reso tutto più difficile. Quando mi ero avvicinato abbastanza, ho avuto un bloccaggio dell'anteriore in frenata. Qualcosa di simile a quello che è successo a Lewis quando l'ho passato".
"Da tutti i calcoli, per avere la possibilità di sorpassare, ci vuole un secondo di differenza di ritmo e io ne ho avuto al massimo mezzo quando mi sono avvicinato a Charles. Ci ho provato in tutti i modi, ma oggi era fuori dalla mia portata".
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