Wolff: "A Sochi le riprese di Netflix: voglio un grande GP"
Il team principal Mercedes ricorda che l'anno scorso la troupe di Drive to Survive aveva seguito le frecce d'argento nel GP di Germania che sanciva i 125 anni della Stella nel Motorsport: "Doveva essere una celebrazione e abbiamo corso la peggiore gara della stagione. Questo ha reso l’episodio di Netflix molto divertente sotto alcuni aspetti, ma speriamo che questa volta i contenuti possano essere quelli di una grande gara”.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Da due anni l’ormai celebre documentario Netflix “Drive to survive” offre agli appassionati di Formula 1 uno spaccato unico della vita nel paddock, offrendo immagini e dialoghi inediti registrati dietro le quinte.
Ogni stagione la produzione statunitense si accorda con tutti i singoli team per vivere un Gran Premio all’interno del box, ed il fine settimana di Sochi sarà il turno della Mercedes.
Curiosamente lo scorso anno la troupe di Netflix si accordò con la squadra campione del Mondo per avere accesso ai loro garage nel Gran Premio di Germania (weekend in cui Mercedes festeggiò i suoi 125 anni di presenza nel motorsport e i suoi 200 GP) che risultò poi il peggior fine settimana della stagione per Hamilton e Bottas. E Toto Wolff non ha dimenticato…
“Il Gran Premio di Russia sarà la gara in cui Netflix seguirà il nostro team per le riprese della terza stagione di Drive to Survive – ha commentato il team principal della Mercedes - l'anno scorso ci hanno seguito a Hockenheim, dove abbiamo celebrato la nostra gara di casa e 125 anni nel motorsport, e abbiamo corso la peggior gara della stagione. Questo ha reso l’episodio di Netflix molto divertente sotto alcuni aspetti, ma speriamo che questa volta i contenuti possano essere quelli di una grande gara”.
Scaramanzia a parte, Wolff ha sottolineato come il circuito di Sochi sia sempre stato un terreno di caccia perfetto per la Mercedes (squadra che finora ha vinto tutte le edizioni disputate su questa pista) ma ha anche posto l’attenzione su possibili complicazioni.
“Su questa pista ottenere la pole position non è garanzia di transitare al comando alla prima curva – ha spiegato – c’è un lungo rettilineo da percorrere subito dopo il via e chi è davanti finisce con l’offrire la scia a chi segue".
"Lo abbiamo visto lo scorso anno con Vettel che beffò il poleman Leclerc, ed anche nel 2017 Bottas riuscì, dalla terza posizione occupata al via, a superare Sebastian che partiva dalla pole. Finora abbiamo confermato un’ottima performance in qualifica, ma a Sochi non è detto che sia un vantaggio in ottica gara”.
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