Wolff: "A Silverstone duelli sporchi. La gente vuole quello"
Il boss di Mercedes Motorsport spiega di essere d'accordo con la nuova linea della Direzione Gara, ma non vuole duelli sporchi nel team.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Il metro di valutazione della Direzione Gara della Formula 1 è cambiato da qualche Gran Premio a questa parte e lo spettacolo in pista - è un dato di fatto - ne ha giovato con effetto immediato.
Non ultimo il Gran Premio di Gran Bretagna, disputato a Silverstone, abbiamo assistito a duelli molto belli e anche ruvidi, come quello tra Charles Leclerc e Max Verstappen, che si sono sfidati in una sorta di secondo round dopo quanto visto due settimane prima in Austria.
Ora i direttori di gara sembrano molto più clementi rispetto a qualche gara or sono e Toto Wolff, boss di Mercedes Motorsport, ha affermato di essere d'accordo con questa nuova linea.
"I piloti sanno come gareggiare l'uno contro l'altro. Abbiamo visto in molte occasioni duelli tra Lewis e Valtteri. I due si rispettano dentro e fuori la pista. Spingere un po' di più è abbastanza giusto se sei in lotta con un pilota di un altro team".
"Nella lotta che hanno avuto a Silverstone ho pensato che il duello tra loro fosse buono, molto divertente, e penso che nessuno possa dire che i due non si siano difesi in maniera dura. Ma non hanno fatto alcuna manovra scorretta o sporca".
Wolff, poi, ha parlato delle altre lotte che si sono viste in pista: "Penso che quello che abbiamo visto in altri duelli sia stato al limite, con manovre sporche. Vogliamo sempre vedere qualche duello ruvido, sporco. Nelle corse è positivo quando due piloti si danno battaglia, ma non va bene nello stesso team".
"Abbiamo potuto vedere come nel duello tra Leclerc e Verstappen il metro dei commissari sia stato lo stesso visto in Austria. Essere duri durante la corsa è consentito. Puoi spingere fuori dalla pista qualcuno mentre esce dalla curva. Penso che questo sia il modo consentito nella maggior parte delle altre formule. E' quello che tutti vogliamo vedere".
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