Williams ha dovuto riconfigurare la FW42 per iniziare la rinascita
L'ultimo Gran Premio di Ungheria ha visto la Williams mostrare progressi incoraggianti grazie ad un pacchetto che sembra aver dato nuova linfa ad una vettura nata in ritardo.
George Russell, Williams Racing FW42, precede Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-19
Joe Portlock / Motorsport Images
Il team inglese sta rivedendo profondamente il proprio metodo di lavoro dopo essere scivolato nei bassifondi della classifica di F1 nelle ultime due stagioni.
Dopo un 2019 iniziato con molti problemi a causa di una vettura realizzata in ritardo, la Williams ha introdotto un importante pacchetto di aggiornamenti in Germania ed in Ungheria ha ottenuto le migliori performance stagionali con George Russell in lotta per un posto nella Q2.
Adam Carter, ingegnere responsabile dei programmi del veicolo, ha dichiarato a Motorsport.com: “La più grande sfida è scegliere se proseguire nello sviluppo della macchina che hai realizzato oppure fermarti e riconfigurare tutto daccapo”.
“Questo è un settore in continua evoluzione e ti trovi in una competizione. Se decidi consapevolmente di fermarti e ripartire più forte di prima devi prendere questa scelta per le opportunità future. Per me questa è la cosa più difficile”.
La scelta della Williams si è rivelata corretta se si guarda alla gara condotta da George Russell in Ungheria. Il senior race engineer del team inglese, Dave Robson, ha dichiarato a Motorsport.com come l’ultima corsa prima della pausa estiva sia stata un enorme passo avanti.
“E’ stata la testimonianza del grandissimo lavoro svolto sia in pista che in fabbrica. Non posso dire che tutto sia stato risolto, dovremo vedere cosa accadrà a Spa, ma credo che il progresso ci sia stato”.
La Williams ha ottenuto un podio nel 2017, ma da allora la scuderia inglese è retrocessa sempre di più in graduatoria.
Nel 2018 ha concluso ultima tra i team ed anche nel 2019 la situazione non dovrebbe cambiare, ma secondo Carter si stanno costruendo le fondamenta per i progressi futuri.
“Come ha detto Dave, c’è ancora molto lavoro da fare per arrivare dove vogliamo. La F1 è come ogni altra azienda. Disegni, sviluppi, verifichi la correlazione e questo costruisce la fiducia necessaria per impostare il percorso e la direzione”.
“Non importa quanto lontano dovremo andare. Si stabilisce una strategia, si valutano costantemente i propri progressi e si cambia la propria strategia man mano che le circostanze cambiano".
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