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Whiting: "Non esisteva un precedente specifico per il taglio dalla pitlane di Hamilton"

Il direttore di gara ha spiegato che il caso di Raikkonen a Baku nel 2016 era differente da quello del pilota della Mercedes ed ha anche motivato il grande ritardo nel convocare Lewis davanti ai commissari.

Charlie Whiting, Delegato FIA nella conferenza stampa

Charlie Whiting, Delegato FIA nella conferenza stampa

Sutton Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09 taglia sull'erba all'ingresso della pit lane
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Charlie Whiting, Direttore di gara, FIA
Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggia nel parco chiuso con il suo team
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1, festeggia
Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09, festeggia nel parco chiuso
Charlie Whiting, Direttore di gara, FIA

Charlie Whiting ha rispedito al mittente le accuse di chi ritiene che la FIA non abbia rispettato i regolamenti nel GP di Germania, dando solamente una reprimenda a Lewis Hamilton per essere tornato in pista tagliando nel prato dopo aver preso l'imbocco della corsa box.

In molti indicavano il precedente di Kimi Raikkonen, che nel 2016 a Baku fu penalizzato di 5" per aver fatto la stessa manovra, oltrepassando all'ultimo secondo la linea dell'ingresso box. Tuttavia, il direttore di gara del Circus ha spiegato che in quel caso era stato applicato un regolamento specifico dell'evento, legato all'alta velocità con cui si affronta quel punto (circa 350 km/h). Dunque, ha sottolineato che secondo lui non esiste un precedente per questa casistica.

"Non penso che ci sia un precedente specifico. Kimi un paio d'anni fa a Baku ricevette una penalità di 5" come ricorderete. Ma è stato molto diverso, e in questo scenario non riesco a pensare a nessun altro precedente. In quel caso penso che ci fossero due macchine vicine ad alta velocità, quindi penso che sia questo a differenziare le due situazioni" ha detto Whiting.

Poi ha spiegato che gli unici dettagli forniti ai piloti in questo fine settimana erano quelli relativi al paletto posizionato dove si biforcano la pista e l'ingresso dei box.

"La regola di cui parlava la maggior parte delle persone è quella delle note relative all'evento, che dice che se stai rientrando ai box devi stare alla destra del paletto. Lewis stava entrando ai box ed è passato alla destra del paletto, poi ha cambiato idea".

"Arrivando ai box, non vogliamo che i piloti taglino all'ultimo secondo, questo è il motivo del dissuasore, ma è meno chiaro se sia pericoloso che un pilota decide di abortire l'ingresso ai box avendo già passato il paletto, che più o meno è il punto di non ritorno, e torna in pista".

Il motivo per cui Hamilton e la Mercedes sono stati convocati dai commissari però è legato ad un altro articolo del regolamento sportivo della F1, per il quale comunque poi sono state trovate le attenuanti della bassa velocità dovuta alla Safety Car ed all'assenza di pericolo per gli avversari.

"C'è un'altra norma nel regolamento sportivo che dice che la linea che separa l'ingresso dei box dalla pista, non deve essere attraversata in nessuna direzione da nessuna auto che entra nella corsia".

Quando poi gli è stato domandato come mai ci sia voluto così tanto tempo per convocare Lewis, ha concluso: "Ci vuole un po' di tempo per essere certi che, se si ha intenzione di convocare una squadra, ci sia una buona ragione. Volevamo aspettare dopo la gara per dare un’occhiata, perché ci stavamo avvicinando alla fine. Poi ci sono stati la pioggia, i temporali e tutto il resto. Quando tutto si è calmato, abbiamo dovuto guardare in maniera approfondita e gli steward hanno deciso che avrebbero dovuto discutere con la squadra".

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