Wehrlein: le vertebre non sono guarite e salta tutti i test?
La Sauber è in allarme perché il recupero di Pascal Wehrlein dopo l'incidente dalla Corsa dei Campioni è più lungo del previsto: sulla C36-Ferrari accanto a Ericsson farà il suo debutto a Barcellona Giovinazzi. L'italiano correrà anche a Melbourne?
Foto di: Alexander Trienitz
Sauber C36-Ferrari
La C36 è la monoposto con la quale il team elvetico affronterà la stagione 2017. Ecco come la scuderia di Hinwil ha interpretato il nuovo regolamento tecnico
I problemi fisici che costringeranno Pascal Wehrlein a disertare la prima sessione di test programmata sul circuito di Barcellona, potrebbero costare al tedesco un prezzo più alto.
In assenza di informazioni ufficiali, i rumors indicano un piano “B” considerato dalla Sauber qualora Wehrlein non dovesse essere autorizzato ad essere in pista anche nella seconda ed ultima sessione di prove pre-stagionali.
Pascal si affida, come da prassi, alle indicazioni che arrivano dal suo staff medico, e se non ci sarà l’atteso okay dovrà disertare anche la seconda sessione di prove.
Se, come sembra, si verificherà questa condizione, la Sauber sarà chiamata a prendere una decisione. Relativamente semplice se la convalescenza di Wehrlein dovesse prolungarsi fino alla prima gara stagionale, più complessa se Pascal dovesse avere l’idoneità prima della trasferta australiana.
Ha senso portare un pilota a “chilometri zero” alla prima gara stagionale? Sulla carta no, visto che per di più si tratta del debutto senza prove al volante di una nuova generazione di monoposto. Ma c’è anche ci sottolinea che in assenza di test nel breve periodo, non avrebbe senso tenere fermo il pilota tedesco, visto che a quel punto il suo debutto sulla C36-Ferrari avverrebbe comunque in un weekend di gara.
La decisione in questo caso spetterebbe alla squadra. Il nome del sostituto sarebbe uno dei punti di fermi dell’intera vicenda, ovvero quello di Antonio Giovinazzi Il terzo pilota della Ferrari sarà comunque presente alla prima trasferta stagionale, ma qualora arrivasse la convocazione da parte della Sauber, il sapore del viaggio verso Melbourne sarebbe di tutt’altro tipo, e l’Italia da corsa assisterebbe al ritorno di un suo pilota in Formula 1.
Wehrlein al momento si è limitato ad un tweet di saluto alla squadra, con il beneagurante “tornerò più forte di prima”.
Domani sarà trascorso un mese dall’incidente di Miami, e sulle sue condizioni regna il silenzio. Da fonti vicine al pilota tedesco è trapelato che il botto rimediato nell’incidente avvenuto alla Race of Champions (a proposito della ROC, chissà se i piloti in attività riusciranno ad avere l’autorizzazione ad essere in pista nella prossima edizione…) ha interessato tre vertebre, una diagnosi ben più complessa rispetto a quanto era apparso in un primo momento.
L’interessamento del collo ha una doppia valenza negativa per Wehrlein: è una parte che gli ha già causato problemi di affaticamento nel 2016, e che in più nel Mondiale che si appresta ad iniziare sarà quella più soggetta a sollecitazioni a causa della performance della nuova generazione di monoposto che promettono curve da percorrere a 30 km/h in più con carichi laterali di oltre 5,5G.
Proprio alla vigilia della ROC Pascal aveva iniziato un periodo di allenamento mirato al potenziamento del collo, ma l’incidente avvenuto a Miami ha mandato all’aria tutti i piani. Ed ora sarà costretto ad inseguire per recuperare una condizione fisica che nel Mondiale 2017 si preannuncia elemento di grande importanza nell’economia del campionato.
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