Vettel: un altro errore comporta una penalità. Gara persa per "colpa" sua?
Cerchiamo di capire come mai, al netto della penalità che tanto sta scaldando i tifosi della Rossa, se Sebastian Vettel non avesse commesso quell'errore in Curva 4 ora molto probabilmente starebbe festeggiando il primo successo stagionale della Ferrari.
Watch: Vettel: penalità giusta in Canada o altro errore sotto pressione?
Più che parlare della penalità inflitta a Sebastian Vettel dal collegio degli steward di Montreal - dei quali fa parte anche il nostro Emanuele Pirro, 5 volte vincitore della 24 Ore di Le Mans - in questo articolo e in questo video proviamo a spostare l'attenzione a qualche secondi prima del "fattaccio".
Vettel sta tenendo dietro Hamilton da diversi giri. Il distacco tra i due è inferiore al secondo. Lewis, quando si avvicina alla Rossa, si fa vedere negli specchietti con decisione, senza però riuscire a colmare quei pochi decimi che separano la sua W10 dalla SF90 del tedesco.
È il giro 48 quando Sebastian imbocca Curva 3. Ma perde per qualche istante il controllo della sua Ferrari, arriva lungo tagliando la via di fuga in erba di Curva 4, rientrando in pista.
È qui che voglio concentrale l'analisi. Vettel ha commesso un altro errore sotto la pressione. Non è il primo che Seb commette: dalla Germania 2018 al Bahrain 2019, gli ultimi mesi sono costati al quattro volte campione del mondo degli ottimi piazzamenti e dei punti pesanti in classifica.
Non voglio entrare nel merito della decisione dei commissari di pista: il fatto che abbiano deciso per la sanzione di 5 secondi ai danni di Seb non mi ha fatto saltare dalla gioia, anche perché di fatto si è andati ad annullare gli ultimi giri di una gara bella e tiratissima. Sarebbe stato più opportuno - e mi trovo in pieno accordo con il nostro Roberto Chinchero - far cedere la posizione a Seb su Lewis, per poi giocarsi l'ultimo tratto della corsa con il coltello tra i denti.
Quello che voglio sottolineare è che Sebastian sente la pressione dell'avversario. Un avversario che, mentalmente, gli è superiore: Lewis sbaglia poco e, anche quando lo fa, è in grado di capitalizzare al massimo ogni situazione che gli si presenti davanti.
Quanti errori avete visto di Seb nell'ultimo periodo? E quanti di Hamilton? Vero, portare al limite un'auto inferiore alla concorrenza è più difficile perché ti espone ad un maggior rischio di errore, ma l'estate dello scorso anno la Ferrari non stava rincorrendo nessuno, anzi...
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