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Vettel: "Siamo scesi in pista nel momento sbagliato"

Il tedesco è stato eliminato addirittura in Q1 e si è trovato nell'impossibilità di migliorare il suo tempo a causa del traffico trovato in pista nei minuti conclusivi del turno.

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Che il circuito di Monza non fosse il tracciato ideale per la SF1000 era cosa nota, ma che Sebastian Vettel non riuscisse nemmeno a superare la Q1 non era oggettivamente preventivabile.

In questo caso, però, le colpe non sono da attribuire ad una vettura poco competitiva o ad errori del pilota tedesco. Il vero motivo che è costato a Vettel la possibilità di tentare un ultimo assalto è stato il traffico folle che ha riportato alla mente quanto accaduto sempre a Monza nelle Q3 lo scorso anno.

Vettel è stato mandato in pista nei minuti conclusivi della sessione ed una volta arrivato in prossimità della Parabolica si è trovato davanti la Williams di Russell, una Red Bull (subito superata), la Alfa Romeo di Kimi Raikkonen e la Renault di Ocon.

Russell, dopo essere stato sopravanzato dal tedesco, ha subito messo la propria Williams davanti alla monoposto di Vettel compromettendo ogni possibilità del quattro volte campione del mondo di migliorarsi già nel primo settore.

Vettel, consapevole dei propri parziali alti, ha così deciso di alzare bandiera bianca e non ha nemmeno chiuso il giro tornando ai box per poi lamentarsi via radio delle manovre folli compiute dai rivali.

Sbollita la rabbia Seb è giunto davanti ai microfoni di Sky Sport F1 HD per spiegare il suo punto di vista su una qualifica che l’ha visto chiudere con un modesto diciassettesimo tempo in 1’21’’151.

“Il grosso problema è stato aver trovato troppe vetture nello stesso punto del circuito. Qualche pilota ha poi iniziato a superare e là si è creato il casino”.

Charles Leclerc ha avuto la possibilità di scendere in pista per tre volte dopo che il primo giro cronometrato è stato cancellato per aver oltrepassato i limiti del tracciato alla Parabolica ed il monegasco nel secondo tentativo, in totale solitudine, è riuscito a migliorarsi per poi salire ancora in classifica in occasione dell’ultimo giro.

Vettel, invece, ha avuto a disposizione soltanto due tentativi, ma l’essere stato mandato in pista dal muretto nei minuti finali ha lasciato perplessi un po' tutti considerando l’ampiamente previsto problema traffico.

“Quando siamo usciti in pista eravamo già bloccati nel traffico e non potevamo fare più nulla. E’ stato il momento sbagliato nel quale fare uscire la vettura. E’ facile dirlo a posteriori, ma io non potevo fare nulla di diverso”.

Domani per Vettel sarà un Gran Premio di Monza da affrontare con il coltello tra i denti. Certamente il diciassettesimo posto di partenza non aiuta, ma il tedesco vuole affrontare il suo ultimo GP d’Italia da ferrarista cercando di ottenere il massimo risultato possibile.

“La gara è domani,vedremo cosa riusciremo a fare in gara ma il weekend non è ancora compromesso”.

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000, Charles Leclerc, Ferrari SF1000, in pit lane
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000, Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Casco di Sebastian Vettel, per il GP d'Italia
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000, ai box durante le prove
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000, Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000, Charles Leclerc, Ferrari SF1000
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