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Vettel: "Questa Ferrari ha margini di sviluppo, non abbiamo estratto l'intero potenziale"

Il leader del mondiale piloti è fiducioso: "Non siamo i favoriti, ma credo che dovremmo avere una buona macchina". "La SF70H era una F1 nata bene, ma in estate non eravamo più in grado di reggere il passo delle Mercedes. Quest'anno, invece...".

Sebastian Vettel, Ferrari

Sebastian Vettel, Ferrari

Jerry Andre / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari
Il terzo qualificato Sebastian Vettel, Ferrari, parla con il poleman Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, dopo le qualifiche
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari, bacia il trofeo sul podio

Sebastian Vettel è un quattro volte campione del Mondo, un top-driver di questa Formula 1, ma resta un appassionato di motorsport, un po' old-style, come amano dire a Silverstone.

E proprio alla vigilia del Gran Premio di Gran Bretagna il ferrarista ha chiarito la sua posizione in merito al sistema di penalità che oggi scatta quasi in automatico quando un pilota commette un’infrazione, auspicando un maggiore ‘buon senso’ nel valutare i singoli episodi.

Tornando al weekend che inizierà domani, Sebastian non ha voluto indicare gli obiettivi possibili per lui e la SF71H, aspettando quelli che saranno i primi riscontri che arriveranno dalle prove libere. E prima di concludere la conferenza, Seb ha confermato la sua fiducia nella monoposto, che considera un progetto con più ampi margini di sviluppo rispetto a quella del 2017. Un buon auspicio per il proseguimento del suo mondiale...

Negli ultimi anni la pista di Silverstone non è stata generosa con la Ferrari, e anche quest’anno, valutando telaio e gomme, per voi dovrebbe essere un weekend in salita. Che obiettivi ti sei posto?
“Non sappiamo ancora a cosa potremo puntare. È vero che negli ultimi anni non ci siamo confermati particolarmente forti su questa pista, ma vedremo. Non siamo certo i favoriti della vigilia, ma credo che dovremmo avere una buona macchina. Diciamo che in questo momento non abbiamo ancora delle aspettative chiare”.

Nelle ultime due gare abbiamo visto molti alti e bassi tra Ferrari e Mercedes. Credi che la stagione possa proseguire su questo trend fino al termine?
“Beh, spero che possa restare così fino alla fine, vorrebbe dire che avremo sempre la possibilità di cogliere un momento buono! Ma onestamente non so, tutto dipenderà da chi riuscirà a fare i passi avanti migliori in termini di prestazioni, di solito è questo aspetto che ti mette in una buona posizione quando il Mondiale entra nella fase finale. Abbiamo il nostro piano, così come persone che lavorano molto duramente, e vedremo dove saremo quando arriveremo al rush finale”.

In Austria hai dichiarato che senza la penalità che hai dovuto scontare dopo le qualifiche avresti potuto lottare per la vittoria. Qual è il tuo punto di vista su queste sanzioni? Credi che siano qualcosa da riconsiderare?
“Quando mi sono schierato per il via della gara non ero nervoso, ormai ero concentrato per il via. Ma ho confermato di non essere un grande fan di questi provvedimenti, è un’opinione che avevo già espresso in passato. Ma parte della colpa è di noi piloti, perché ci lamentiamo troppo delle decisioni e della coerenza dei provvedimenti da una gara all’altra".

"Dal mio punto di vista il motorsport non è in bianco e nero, non credo che tutte le decisioni debbano necessariamente seguire lo stesso criterio perché le situazioni possono essere differenti. Ogni incidente è analizzato, e non è più considerata la possibilità che accadano degli incidenti di gara. Quindi si finisce col far riferimento ad un enorme libro di regole che potrebbe essere intitolato “non siamo autorizzati a correre”, perché a volte è così che ci sentiamo".

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"In Austria non ci sono stati danni tra me e Sainz, e Carlos mi ha successivamente detto che non c’era alcun problema da parte sua. Ma, come sappiamo, tutto si è concluso con una penalità. Non credo che questi provvedimenti siano sempre necessari, non è questo il caso in cui un pilota ha perso la testa, ma si finisce per essere ‘indagati’, e già la parola non mi piace. Ma questo è ciò che è oggi”.

Ma nonostante tutto alla fine sei uscito da Spielberg con un punto di vantaggio su Lewis. Andrà così fino alla fine dessa stagione?
“Può bastare un punto di vantaggio alla fine dell’anno… uno, o dieci non fa differenza! Sappiamo di dover essere pronti a cogliere ogni opportunità che si presenta, è così da inizio anno e forse lo sarà ancora. A volte, guardando indietro, vedi che avresti potuto raccogliere di più in certe circostanze, ma siamo qui per guardare avanti, e credo che se abbiamo raccolto molti punti è perché abbiamo un giusto approccio. Quando ci sono così tante gare in calendario, credo che tutti prima o poi lascino qualcosa per strada”.

Hai discusso con il team per migliorare le comunicazioni via-radio se si dovesse ripresentare uno scenario come quello di sabato scorso a Spielberg?
“No. Fa parte delle corse. Non sono d'accordo con la penalità, ma penso anche che sia sbagliato guardare indietro e identificare per forza un colpevole”.

Il campionato si conferma molto tirato. Credi che il team abbia perso l’opportunità di farti guadagnare tre punti in più in classifica la scorsa domenica?
“Ci sono così tante cose che accadono durante una stagione, ho la sensazione che per noi sia una questione di tempo: dobbiamo rimanere pazienti e guardare avanti. Affrontiamo le gare che abbiamo di fronte, e poi vedremo dove andremo”.

Credo di avere a disposizione una monoposto per far tuo il Mondiale o pensi che anche nel 2017 ci fosse già una vettura per vincere?
“Domanda interessante. Penso che nel 2017 abbiamo avuto una macchina migliore che ci ha permesso di ottenere subito dei grandi risultati nella prima fase del campionato, ma quest’anno vedo una monoposto con un maggiore potenziale, che non abbiamo ancora estratto del tutto. Ho l’impressione che ci siano margini importanti di sviluppo, mentre lo scorso anno dopo l’estate abbiamo fatto più fatica a fare gli stessi passi avanti della Mercedes, ed è su quel fronte che abbiamo perso la maggior parte dei punti. Non so ovviamente come andrà alla fine di questo Mondiale, ma sono fiducioso che potremo avere una bella stagione. Ma per ora non voglio guardare lontano, sono concentrato sul cammino gara per gara”.

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