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Vettel: "La Ferrari si è ulteriormente avvicinata alla Mercedes"

Il pilota della Ferrari, Sebastial Vettel, boccia il nuovo sistema di qualifica a eliminazione, mentre è favorevole all'Halo se migliora la sicurezza anche se il sistema è brutto da vedere e si può migliorare.

Sebastian Vettel, Scuderia Ferrari

Foto di: XPB Images

Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Norbert Vettel
Jenson Button, McLaren MP4-31, in pista con i sensori per i test aerodinamici e Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H con il sistema halo
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H in pista con il sistema Halo
Sebastian Vettel, Scuderia Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

Nelle poche ore ancora a disposizione prima della definitiva bandiera a scacchi che sancirà la fine dei test pre-campionato, Sebastian Vettel e la Ferrari disputeranno l’ultima simulazione di gara. Poi si farà rientro a Maranello, e da lì tra una settimana si prenderà la via dell’Australia.

Stamane Sebastian Vettel ha rispettato il programma di lavoro, ottenendo il miglior crono della giornata (per ora) girando in 1’22”852 nella simulazione di qualifica. A differenza di quanto fatto ieri da Raikkonen, Seb ha ottenuto il suo miglior crono con mescola supersoft, senza riuscire a migliorare con le più morbide ultrasoft. Ma il tedesco non è sembrato contrariato.

Che bilancio fai di questi test pre-campionato? Sei soddisfatto?
“Si, sono contento. Siamo partiti con qualche problema, tra alti e bassi soprattutto nel primo giorno di questa sessione. Poi siamo riusciti a coprire un buon numero di giri, e siamo contenti dei riscontri che abbiamo avuto. Complessivamente direi un buon test”.

Credi che la SF16-H sia una monoposto vincente?
“Vorrei dire di si, ma è presto. La prima impressione è stata buona, ed il lavoro fatto in pista giorno dopo giorno è stato positivo. Sono soddisfatto del feeling trovato con la vettura, ma è difficile parlare di performance semplicemente perché non conosciamo le condizioni in cui hanno girato i nostri avversari. Ma confermo che siamo contenti dei progressi fatti”.

Oggi la Mercedes ha avuto il suo primo problema di affidabilità.
“Si, ma questo non cambia nulla sulle opinioni che ci siamo fatti in merito ai valori in campo. Un problema alla trasmissione può essere dovuto a mille tipologie di motivi, dal software all’hardware, e sicuramente non diranno cosa è accaduto. Se vediamo quanta strada hanno percorso in queste due settimane direi che sul fronte dell’affidabilità in Mercedes sono molto a posto”.

Questa mattina hai provato il sistema Halo. Ieri Kimi ha commentato dicendo che limita la visibilità ma meno di quanto credesse prima del test. Credi che sia realistico oggi pensare all’utilizzo di questo dispositivo nel 2017?
“Girando in pista ho visto che si riesce a vedere tutto quello che serve, anche se credo sia sicuramente migliorabile, anche sul fronte estetico. Credo che vedremo delle evoluzioni molto presto. Concordo però con chi sostiene che non sia certo un dispositivo bello per la Formula 1, intendo sul fronte estetico. Se però serve a migliorare la sicurezza e a salvare delle vite, nessun ostacolo può fermare questi studi. Ricordo che negli ultimi quattro anni abbiamo perso due piloti come Henry Surtees e Justin Wilson per circostanze simili”.

Hamilton e Rosberg sostengono che sarai molto vicino a loro...
“L’ideale sarebbe essere davanti ad entrambi. Abbiamo lavorato e lavoriamo ancora per ridurre il gap. Già lo scorso anno è stato fatto un concreto passo avanti, e ora con la nuova macchina credo che ci siamo ulteriormente avvicinati. Non resta che attendere ancora un paio di settimane e vedremo dove siamo”.

Ieri Hamilton ha parlato di una Formula 1 spaccata...
“Non credo che sia spaccata. Dal punto di vista dello spettacolo credo che la Formula 1 sia sempre un bel vedere. La gestione a volte è un po’ caotica, siamo a due settimane dal via del campionato e si è deciso di cambiare il format delle qualifiche. A me personalmente non piace questo nuovo sistema, e parlando con altri piloti è emerso che nessuno ha capito i motivi che hanno portato a questo cambiamento".

"È importante che lo sport resti sport, ed anche se qualcuno si esalta all’idea di proporre dei cambiamenti che possano portare il tutto ad essere meno prevedibile. Dobbiamo sempre tener presente che questo sport è tale fino a quando permette al miglior team ed al miglior pilota di emergere".

"Questo è stato il ‘dna’ della Formula 1 da sempre, e lo è del Motorsport in generale, partendo dal karting. Cambiare queste regole vuol dire prendere la direzione sbagliata, creare caos, e credo che alla fine porterebbe a perdere molti appassionati”.

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