Vettel: "La Ferrari di Silverstone qui va molto bene"
Il tedesco ha tributato il suo casco a Bernd Schneider, campionissimo del turismo. Seb è carico: "La Rossa è la stessa di quella inglese. Il layout della pista abbinato alle condizioni di temperatura ci hanno messo in evidenza, ma spero di continuare con un buon passo a prescindere”.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Sorride Sebastian Vettel. Per un decimo ha mancato il miglior tempo di giornata, ma poco importa. Seb ha iniziato bene il weekend di casa, ed era importante dare un segnale positivo dopo il finale amaro del fine settimana di Silverstone.
L’unico momento in cui Vettel ha arricciato il naso è stato quando un giornalista inglese gli ha chiesto come era nata l’idea di celebrare sul suo casco Michael Schumacher…
“Non l'hai capito! Gesù… non l’hai proprio capito: è Bernd Schneider, una leggenda delle auto da turismo! Ha compiuto 55 anni, e ho il numero cinque sulla macchina, quindi ho pensato che fosse un buon momento per celebrarlo".
"È un caro amico e penso che sia uno dei migliori piloti tedeschi della storia, è un peccato che non abbia avuto il successo che meritava in Formula 1, ma era in pista con una macchina davvero poco competitiva. Penso che avesse il potenziale per fare molto di più di quello che abbiamo visto, ma poi ha iniziato una carriera nel mondo del turismo davvero impressionante. Forse è per questo che non hai familiarità con il suo casco, perché la sua macchina aveva il tetto!”.
Archiviato con il sorriso il ‘caso Schneider’, Vettel è passato alle domande sulla giornata, confermando un feeling molto positivo.
Soddisfatto dai riscontri di giornata?
“Sì, sono abbastanza contento. Credo che sia stata una giornata migliore (rispetto ad altri venerdì) ovviamente un po' a singhiozzo perché non è stato semplice trovare il ritmo. Ho avuto un bloccaggio con le gomme medie, ma tutto sommato il ritmo si è confermato abbastanza buono. Abbiamo ancora del margine per andare più veloce”.
Cosa ha differenziato questa giornata rispetto a Silverstone?
“Non molto a dire il vero, la monoposto è praticamente la stessa. Immagino sia il layout della pista abbinato alle condizioni di temperatura, ma spero di poter continuare con un buon passo a prescindere”.
Le condizioni ambientali sembrano però destinate a cambiare…
“Si, ma non è semplice capire quanto impatteranno, semplicemente perché non sappiamo quanto Mercedes e Red bull siano scese a compromessi per gestire il gran caldo che abbiamo avuto oggi. Tutti hanno dovuto prendere delle contromisure per gestire il raffreddamento, ma non sappiamo in quale modo ogni team ha dovuto aprire la carrozzeria. Da parte mia confermo che mi sarebbe piaciuto disputare il Gran Premio in queste condizioni, sarebbe stata una corsa molto dura e mi piace molto quando si suda in macchina. Ma le previsioni meteo dicono che purtroppo non sarà così…”.
Che lavoro farai per prepararti alla pioggia?
“Non possiamo fare molto, quest’anno non abbiamo praticamente girato in condizioni di pista bagnata. Vedremo, ma sarà un po' una lotteria, ed al momento non possiamo che analizzare i dati ricavati oggi e pensare in prospettiva quale possa essere la miglior macchina domani”.
Soddisfatto dai long-run?
“Sì, è andata bene. Non è semplice capire il valore assoluto di questi riscontri perché non sono certo delle condizioni in cui hanno girato Red Bull e Mercedes, intendo quanto hanno spinto sul motore considerando il caldo che abbiamo avuto. Sarebbe stato bello averlo anche domenica…”.
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