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Vettel dopo il crash: "Mi sono sentito passeggero, dopo un problema all'anteriore sinistro"

Seb spiega la dinamica dell'incidente alla Curva 3 di Barcellona: "Non c’era nulla cha avrei potuto fare per evitare l’impatto. Abbiamo un’idea di cosa è successo ma: sarebbe stato più facile arrivare all’origine del problema se non ci fosse stato l’urto, la SF90 è molto danneggiata".

L'incidente di Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: Piotr Naskrent

La giornata di Sebastian Vettel si è conclusa poco meno di due ore prima del termine della sessione del mattino, che come da programma è fissata alle 13:00. Alle 11:11 la SF90 è stata inquadrata dalle telecamere del circuito contro le barriere esterne della curva 3: l’urto ha messo kappaò ala anteriore e sospensione anteriore sinistra, un danno sembrato anche modesto considerata la violenza dell’impatto che ha sollevato le barriere di protezione.

Vettel è tornato ai box a bordo della vettura di servizio, e dopo un veloce check al centro medico (con esiti positivi), è entrato nell’hospitality Ferrari uscendone poco dopo senza tuta.

Cosa è accaduto in curva 3? Siete risaliti alle cause dell’uscita di pista?
“Non so molto più di quello che hanno visto tutti. Stavo approcciando curva 3 e ho avuto di colpo la sensazione di un problema al lato anteriore sinistro, e da quel momento sono diventato un passeggero, non c’era nulla cha avrei potuto fare per evitare l’impatto. Stiamo cercando di capire, ovviamente abbiamo un’idea, ma sarebbe stato più semplice arrivare all’origine del problema se non ci fosse stato l’urto, perché con la monoposto molto danneggiata si complica l’analisi. La squadra è al lavoro sia qui in pista che a Maranello. Grazie a Dio l'impatto non è stato così grave, altrimenti probabilmente non sarei seduto qui di buon umore a raccontarvi l’accaduto…”

Credi che quanto accaduto oggi avrà un peso importante nel lavoro di preparazione per Melbourne?
“Abbiamo completato un sacco di chilometri la scorsa settimana, ma ovviamente l’obiettivo è sempre quello di concludere il programma pianificato. Stamattina abbiamo completato 40 giri, di sicuro non è l'ideale, ma in questo momento è importante capire cosa è successo. Ho colpito le barriere abbastanza violentemente, e sia le barriere Tecpro che il muro di protezione hanno fatto il loro lavoro egregiamente, ma ovviamente la monoposto è molto danneggiata, e questo rende difficile capire ciò che è accaduto prima dell’impatto”.

Tutto okay dopo il check al centro medico?
“Sì, tutto a posto, sarei anche potuto saltar fuori subito dalla monoposto. Ho alzato il pollice in su per tranquillizzare i commissari a bordo pista. Nessun problema”.

Al di là dell’imprevisto, che opinioni ti sei fatto del progetto SF90?
“Nel complesso credo che la monoposto sia competitiva, il feeling è positivo. Abbiamo esplorato molte aree sin dal primo giorno di test, la scorsa settimana è stata molto proficua. Ieri abbiamo perso un po' di tempo, ma siamo riusciti a recuperare stamane fino a quando sono rimasto in pista, e questo mi rende comunque fiducioso ed ottimista”.  

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Avete pianificato una simulazione di qualifica?
“Abbiamo ancora pochi giorni e la priorità è sempre capire come si comporta la monoposto. Credo che alla luce degli imprevisti di ieri e oggi il programma di lavoro sarà un po' rivisto, vedremo se ci sarà tempo per provare anche le mescole più morbide”.

Come sta andando il lavoro con Leclerc?
“Parliamo molto del comportamento della vettura, del suo feedback e c’è una buona condivisione delle sensazioni”.

Ti chiede suggerimenti?
“Glieli sto chiedendo io! A dire il vero non ricordo tutte le domande che ha fatto, ma abbiamo parlato della macchina e del feeling di guida, dall’avantreno al retrotreno e così via. Ci sono state un sacco di domande ma non solo da parte sua, anche io ne ho poste molte”.

Ti sei trovato in pista nelle condizioni di seguire un’altra monoposto per farti un’idea del comportamento della nuova ala anteriore?
“Sì, ho seguito alcuni avversari, ma è sempre difficile giudicare nei test perché ci sono differenze di mescole e giri nelle gomme. Fino ad ora trovo ancora difficile seguire da vicino una monoposto”.

Hai avuto modo di osservare gli aggiornamenti portati in pista dalla Mercedes?
“Al momento non ancora con attenzione, ma lo farò perché mi interessa. Sono stato un po' sorpreso nel vedere quante novità avesse la loro monoposto in questa sessione di prove, ma ognuno ha la sua pianificazione. È importante osservare i riscontri di queste prove, ma lo saranno molto di più quelli che arriveranno dal weekend di Melbourne”.

Credi ai tempi sul giro che stiamo vedendo o pensi che siano tutti più o meno nascosti?
“Ci sono diversi fattori che influiscono molto sui tempi che leggiamo sui monitor nei test. Quanto è pesante una monoposto? Quale mappa di motore sta utilizzando? La batteria sarà carica oppure no? Sono domande a cui non possiamo rispondere. Conosciamo le mescole e i giri percorsi con un set di pneumatici, questo non è un punto interrogativo, ma per il resto si va a sensazione. Analizzeremo i tempi con calma, ma credo che la Red Bull sia comunque molto forte, la Mercedes lo sarà sicuramente anche se è difficile dire cosa stia facendo, e poi anche l’Alfa Romeo ha sorpreso”.

La monoposto sembra molto buona, così come i piloti. Cosa ti manca per diventare campione del mondo? Meno pressione?
“Mancano… un sacco di punti! Qui nei test non si assegnano punti, e servirà ottenerne molti, questo è ciò che manca al momento. A parte questo, abbiamo sicuramente tutto ciò che serve, lo scorso anno non abbiamo messo insieme tutto, quindi sappiamo che ci sono margini di miglioramento. Questo è ciò a cui stiamo lavorando, la prima settimana è stata buona ed anche se ieri e oggi non andato tutto come previsto, nel complesso la sensazione è positiva, l’atmosfera nel team è molto buona, vedo un gruppo di persone serene, e questa credo sia la base su cui poter costruire una buona stagione”.

Cosa c’è di nuovo nella squadra?
“Mattia è con la Ferrari da molto tempo e… ha vinto più campionati di me, anche se in un ruolo differente. Come ho detto, sappiamo cosa fare e come farlo, ma ci attende un percorso molto lungo visto che siamo solo a febbraio, tante sfide da affrontare con serenità, e sappiamo che essere oggi in una buona posizione non garantisce di ritrovarsi allo stesso posto tra qualche mese. Abbiamo un forte gruppo tecnico, che è cresciuto lavorando sulla monoposto di due anni fa e su quella dello scorso anno. La chiave sarà il riuscire ad essere competitivi da gara 1 a gara 21… il resto verrà di conseguenza”.

Ti manca un po' il rapporto con Kimi?
“Sono sempre andato molto d'accordo con Kimi. Penso di aver parlato più con Charles nell'ultima settimana che con Kimi da inizio anno fino alla gara di Barcellona! Scherzi a parte… andiamo avanti e penso che Kimi sia abbastanza contento di quello che sta facendo”. 

 
La monoposto di Sebastian Vettel, Ferrari SF90 viene riportata nel garage coperta da un telo
La monoposto di Sebastian Vettel, Ferrari SF90 viene riportata nel garage coperta da un telo
La monoposto di Sebastian Vettel, Ferrari SF90 viene riportata nel garage coperta da un telo
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, con dei tifosi
Sebastian Vettel, Ferrari, dopo l'incidente
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, con sensori aerodinamici
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari, dopo l'incidente
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
L'incidente di Sebastian Vettel, Ferrari
L'incidente di Sebastian Vettel, Ferrari
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