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Vettel ci crede ancora: "In una settimana può succedere di tutto"

Anche se in Russia la Ferrari è parsa in difficoltà rispetto alla Mercedes, il tedesco è convinto che Suzuka possa essere una pista più adatta alla SF71H e vuole andare a caccia della vittoria. Per farlo però bisognerà fare meglio anche in qualifica.

Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Tra Monza, Singapore e Sochi, la Mercedes sembra aver assestato alla Ferrari e a Sebastian Vettel dei colpi da ko, con Lewis Hamilton che ha portato a 50 punti il suo vantaggio nei confronti del tedesco del Cavallino. La SF71H nelle ultime uscite non è parsa più il missile che aveva impressionato durante l'estate, raccogliendo tuttavia meno di quello che il potenziale della vettura avrebbe lasciato presagire.

Nel box della Rossa, però, non ne vogliono assolutamente sapere di alzare bandiera bianca. E questo concetto sembra piuttosto chiaro nella testa di Vettel, che vede Suzuka come una pista sulla carta più favorevole alla sua vettura e quindi si è presentato in Giappone particolarmente motivato, anche se per andare a caccia della vittoria bisognerà fare meglio anche in qualifica.

"In una settimana può succedere di tutto. Sicuramente questo circuito è un po' più favorevole alla nostra macchina e speriamo di fare un weekend migliore rispetto a quello della Russia. Stiamo cercando di settare la vettura al meglio per riavvicinarci alla Mercedes" ha detto durante la conferenza stampa che ha aperto il weekend.

Quando gli è stato fatto notare che nelle ultime gare la Ferrari è parsa un po' in ombra rispetto alla Mercedes, ha proseguito: "Abbiamo una macchina forte e robusta, altri possono pensare di no. In qualifica non siamo stati davanti, in gara di più, in molte gare non siamo stati abbastanza vicini e non aabbiamo il ritmo che speravamo, ma in generale abbiamo sempre duellato con la Mercedes. Penso che anche qui sarà lo stesso, speriamo di fare bene in qualifica per giocarcela meglio in gara. Le gare non sono facili, perché se segui troppo la vettura che ti precede le gomme si degradano. Ma penso che qui abbiamo più possibilità di fare bene".

Non poteva mancare poi un accenno al tanto discusso ordine di scuderia Mercedes, con un confronto a quanto accaduto a Monza, dove la Ferrari invece non è riuscita a gestire al meglio la prima fila. Secondo Seb però si trattava di situazioni differenti: "A Monza non eravamo nella stessa posizione di gara di Bottas e Hamilton a Sochi, non penso che siano gare da comparare. Ma questa è una domanda da fare al team".

Riguardo alle motivazioni con cui affronterà queste ultime cinque gare, il concetto sembra piuttosto chiaro: affrontarle una alla volta senza troppi calcoli. "Non mi piace l'approccio 'adesso o mai più'. So che ci sono ancora cinque gare. Dobbiamo cercare di attaccare ed arrivare primi, perché mi piace questa pista, che è la mia preferita al mondo. Non voglio fare questo tipo di congetture, voglio solo pensare a guidare al meglio".

Infine, ha parlato anche del duello costante duello con Hamilton in questa stagione: "Devo dire che quando ci sfidiamo in pista è sempre molto divertente. Lewis forse si è divertito di più a Sochi, perché è riuscito ad infilarmi alla curva 4. E' sempre difficile, ma se si riesce è sempre molto divertente. Peccato solo che alla fine della gara non ho avuto la possibilità di stargli troppo vicino".

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