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Vettel castiga la Mercedes a Silverstone, ma che rimonta Hamilton secondo da ultimo!

La Ferrari vince il GP di Gran Bretagna con un Vettel strepitoso che porta il vantaggio mondiale su Hamilton a 8 punti. L'inglese fa una rimonta eccezionale e arriva alle spalle della Rossa, con Raikkonen terzo nonostante la giusta penalità di 10 secondi.

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Andrew Hone / Motorsport Images

Sebastian Vettel tira il... collo alla Mercedes a Silverstone. Il tedesco si aggiudica il GP di Gran Bretagna con un sorpasso magistrale a Valtteri Bottas nel 47esimo giro poco dopo la ripartenza dalla seconda safety car che aveva riunito il gruppo dei quattro piloti di testa che hanno dato vita a uno spettacolo fantastico davanti a un pubblico oceanico (340 mila persone nel weekend).

Il tedesco colleziona la 51esima vittoria eguagliando Alain Prost nella classifica di tutti i tempi, ma ha spaiato l'equilibrio di successi stagionali, visto che ora la Ferrari ne vanta quattro contro i tre di Mercedes e Red Bull. Questa affermazione ha un valore simbolico molto importante perché ha profanato la casa della Mercedes che ha sempre dominato da quando è stata varata la Formula 1 ibrida.

La mazzata è pesante perché adesso la Rossa si è tolta il gusto di portare a casa un successo anche con le "famigerate" gomme ribassate di 0,4 millimetri, dando la chiara sensazione che con gli ultimi aggiornamenti portati in pist dai tecnici di Mattia Binotto, sia la Ferrari la macchina migliore: la squadra del Cavallino, grazie anche al terzo posto di Kimi Raikkonen, porta a venti le lunghezze nella classifica del mondiale Costruttori.

Vettel (come Raikkonen) ha tentato la strategia delle due soste (sfruttando la safety car) per mettere in difficoltà le Mercedes e l'operazione piuttosto coraggiosa è riuscita alla perfezione, permettendo a Sebastian di attaccare con le Soft fresche un Bottas che era costretto a difendersi con delle Medium un po' fruste. Dietro alla Ferrari che festeggia la 234esima vittoria è spuntato uno strepitoso Lewis Hamilton.

L'inglese è finito a fondo gruppo al primo giro per una toccata di Kimi Raikkonen che lo ha centrato a ruote inchiodate nelle prime battute (Lewis sbaglia a pensare che ci sia stata premeditazione di Kimi, si guardi le immagini e cancelli queste scorie): il campione del mondo, dopo una pessima partenza, ha cercato di ricostruire con il talento una gara che sembrava compromessa. Ha fatto un sorpasso dopo l'altro con una tenacia del grande campione (anche se spesso piagnucolava via radio) ed è arrivato fino alle spalle dello "scornato" Bottas per farsi dare un secondo posto che vale quanto un'affermazione.

Lewis ha risparmiato una sosta per riavvicinarsi al rivale del mondiale e ha saputo dare spettacolo: è difficile dire cosa sarebbe successo se non avesse patito la toccata ruota contro ruota con Iceman. L'inglese non ha degnato di uno sguardo Kimi, ma è parso chiaro che il finlandese non abbia cercato il contatto.

Il podio è stato completato da Raikkonen: anche il finlandese è parso pimpante visto che ha pagato un giusta penalità di 10 secondi: Vettel in Francia nella toccata con Bottas era dovuto rientrare ai box, mentre Kimi non ha riportato danni. Bene così. Il ferrarista ha dato spettacolo vincendo il duello con Max Verstappen (l'olandese al primo attacco della SF71H ha risposto un contro sorpasso all'esterno impressionante) e poi il pilota della RB14 è stato costretto al ritiro a seguito di un testacoda. La sensazione è che la Red Bull non stesse più funzionando. L'onore del team di Milton Keynes è stato difeso dal quarto posto di Daniel Riccardo che ha avuto qualcosa da ridire con la squadra per il pit anticipato.

Il grande sconfitto di Silverstone è stato Valtteri Bottas: il finlandese ha pagato i botti che hanno richiesto l'ingresso delle safety car, ma si è letteralmente... sciolto dopo essere stato punto dal sorpasso magistrale di Vettel. Poi si è spento, tanto da finire quarto, fuori dal podio.

Il resto è corollario: positivo il sesto posto di Nico Hulkenberg con la Renault davanti a Fernando Alonso con la McLaren. La top ten è stata completata dal nono posto di Kevin Magnussen con la Haas davanti a Pierre Gasly con la Toro Rosso.

Brutto incidente al 38esimo giro fra Romain Grosjean e Carlos Sainz: il francese era all'interno della Renault all'inizio della percorrenza di Stowe, quando lo spagnolo ha chiuso la su traiettoria rendendo inevitabile il contatto fra le due monoposto che sono schizzate verso le protezioni all'esterno, richiedendo l'ingresso della seconda safety car.

Gara da dimenticare per la Sauber: Marcus Ericsson si è schiantato alla Curva 1 durante il 32esimo giro, ripetendo in gara il botto che aveva aperto il weekend di Romain Grosjen nelle prove libere. Lo svedese ha provato a percorrere la piega con il DRS aperto ed è volato fuori schiantandosi contro le barriere ad alta velocità. Macchina distrutta, ma per fortuna pilota incolume dopo i controlli di routine al Centro Medico.

Non è andata bene nemmeno a Charles Leclerc che ha entusismato fino al pit stop della Sauber: il monegasco è stato settimo con la C37 fino al cambio gomme. Charles appena la lasciato la piazzuola si è reso conto che c'era qualcosa che non andava al posteriore per cui ha dovuto parcheggiare la macchina a bordo pista e ritirarsi. Peccato, perché Charles si è visto rovinare un'altra grande prestazione da un unsafe release che è costato 5 mila euro al team elvetico.

Brendon Hartley non è riuscito nemmeno a partire con la Toro Rosso che è stata ricostruita da una scocca nuda: un problema tecnico non ha permesso al neozelandese di arrivare nemmeno in pit lane. Che brutta figura...

Cla   # Pilota Chassis Motore Giri Tempo Gap Distacco km/h Pits Ritirato Punti
1   5 Germany Sebastian Vettel  Ferrari Ferrari 52 1:27'29.784       2   25
2   44 United Kingdom Lewis Hamilton  Mercedes Mercedes 52 1:27'32.048 2.264 2.264   1   18
3   7 Finland Kimi Raikkonen  Ferrari Ferrari 52 1:27'33.436 3.652 1.388   2   15
4   77 Finland Valtteri Bottas  Mercedes Mercedes 52 1:27'38.667 8.883 5.231   1   12
5   3 Australia Daniel Ricciardo  Red Bull TAG 52 1:27'39.284 9.500 0.617   2   10
6   27 Germany Nico Hulkenberg  Renault Renault 52 1:27'58.004 28.220 18.720   1   8
7   31 France Esteban Ocon  Force India Mercedes 52 1:27'59.714 29.930 1.710   1   6
8   14 Spain Fernando Alonso  McLaren Renault 52 1:28'00.899 31.115 1.185   2   4
9   20 Denmark Kevin Magnussen  Haas Ferrari 52 1:28'02.972 33.188 2.073   1   2
10   10 France Pierre Gasly  Toro Rosso Honda 52 1:28'03.913 34.129 0.941   2   1
11   11 Mexico Sergio Perez  Force India Mercedes 52 1:28'04.492 34.708 0.579   2    
12   2 Belgium Stoffel Vandoorne  McLaren Renault 52 1:28'05.558 35.774 1.066   2    
13   18 Canada Lance Stroll  Williams Mercedes 52 1:28'07.890 38.106 2.332   1    
14   35 Russian Federation Sergey Sirotkin  Williams Mercedes 52 1:28'17.897 48.113 10.007   1    
  dnf 33 Netherlands Max Verstappen  Red Bull TAG 46 6 laps 6 Laps 6 Laps   2 Retirement  
  dnf 8 France Romain Grosjean  Haas Ferrari 37 15 laps 15 Laps 9 Laps   1 Retirement  
  dnf 55 Spain Carlos Sainz Jr.  Renault Renault 37 15 laps 15 Laps 0.000   2 Retirement  
  dnf 9 Sweden Marcus Ericsson  Sauber Ferrari 31 21 laps 21 Laps 6 Laps   1 Retirement  
  dnf 16 Monaco Charles Leclerc  Sauber Ferrari 18 34 laps 34 Laps 13 Laps   1 Retirement  
  dnf 28 New Zealand Brendon Hartley  Toro Rosso Honda 1 51 laps 51 Laps 17 Laps   1 Retirement  

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