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Vettel attacca Masi: "La sessione non doveva iniziare"

Il tedesco della Aston Martin ha attaccato duramente il direttore di gara per non aver sospeso la Q3 prima del violento incidente di Norris ed ha chiesto che in futuro venga dato maggiore peso all'opinione dei piloti.

Sebastian Vettel, Aston Martin AMR21

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

La sessione di qualifiche andata in scena sullo splendido tracciato di Spa-Francorchamps è stata caratterizzata da una lunga interruzione a seguito del violento incidente che ha visto protagonista nel Q3 Lando Norris.

Il pilota della McLaren, apparso sino a quel momento come uno dei piloti più in palla sull’asfalto reso insidioso dalla pioggia, ha perso il controllo della sua monoposto in prossimità dell’Eau Rouge per poi andare ad impattare violentemente contro le barriere di protezione poste sul lato esterno del tracciato.

Nonostante la violenza dell’impatto, Norris è riuscito ad uscire autonomamente dai rottami della vettura ed è stato trasportato al centro medico per ulteriori accertamenti sulle condizioni del gomito sinistro.

Poco prima dell’incidente dell’inglese la regia internazionale aveva mandato in onda un team radio di Sebastian Vettel nel quale il quattro volte campione del mondo chiedeva a Michael Masi di sospendere la sessione per impraticabilità della pista.

Subito dopo il botto, Vettel ha poi inveito sempre via radio contro il direttore di gara reo di non aver ascoltato l’opinione dei piloti impegnati a cercare di restare in pista in condizioni di aderenza decisamente precaria.

“Penso che Michael non sia orgoglioso di quanto accaduto oggi. Ovviamente è facile parlare a posteriori, ma credo che si debba trovare un modo per dare maggiore peso alle informazioni che abbiamo”. Sono state queste le prime parole di Sebastian Vettel subito dopo la fine del turno.

Il tedesco ha spiegato di aver chiesto immediatamente l’esposizione della bandiera rossa quando ha compreso come il tratto dell’Eau Rouge fosse estremamente pericoloso da affrontare a causa della notevole quantità di acqua caduta sull’asfalto.

“All’interno del garage hai una percezione molto limitata perché è come guardare fuori dalla finestra e non puoi sapere cosa sta accadendo a tre chilometri di distanza. Quando sono arrivato all’Eau Rouge, in prossimità dello scollinamento, c’era molta acqua ed ho chiesto che la sessione venisse sospesa. In realtà credo che non avrebbe dovuto iniziare affatto”.

Vettel ha poi compiuto un bel gesto quando ha accostato la sua Aston Martin accanto a ciò che restava della McLaren per sincerarsi delle condizioni di Norris. Quando il pilota inglese ha fatto cenno con la mano di stare bene, Vettel ha ripreso la via.

“E’ un bene che non sia successo nulla, questa è la cosa più importante, ma le cose sarebbero potute andare diversamente per Lando”.

Il quattro volte campione del mondo ha poi chiesto a Masi di intervenire diversamente confrontandosi non solo con i piloti, solitamente inclini a prendersi maggiori rischi, ma anche con i commissari di pista, ben più obiettivi nella valutazione delle condizioni del tracciato.

“La sessione non avrebbe dovuto iniziare. Abbiamo i commissari in pista che possono valutare correttamente la situazione e avrebbero potuto dare indicazioni migliori per fermare il turno”.

“Purtroppo è una situazione complicata perché tutti ci troviamo nella stessa posizione e tutti vogliono progredire. È una decisione che non dovrebbe spettare ai piloti. Come ho già detto, è facile parlare a posteriori, ma è una situazione che non dovrà ripetersi”.

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