Verstappen: "Vedendo Ocon che starà a piedi ho fatto bene a non legarmi a una Casa"
L'olandese rivendica la libertà di scelta che gli ha permesso di fare il salto in F1 direttamente dalla F3: "Altrimenti avrei dovuto passare per la GP3 e la F2". Leclerc? "Ha abbastanza talento per affrontare Vettel senza troppi problemi pur essendo al primo anno in Ferrari".
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing e Max Verstappen, Red Bull Racing, su una bici con sidecar
Manuel Goria / Motorsport Images
Max Verstappen ha detto la sua sull’allarme piloti che suona sempre più forte in Formula 1. Al termine di un mercato 2019 che vedrà molto probabilmente perdere il volante (si spera temporaneamente) sia Stoffel Vandoorne che Esteban Ocon, sono in molti gli addetti ai lavori che si chiedono cosa non vada nel sistema.
“Soprattutto nel caso di Esteban il problema è che non ci sono posti disponibili – ha commentato Verstappen - in Force India non credo possa restare, ed essendo un pilota del vivaio Mercedes, trovare alternative diventa più difficile, se non impossibile. Ma credo che sarà un problema solo per il 2019, a causa delle tempistiche sbagliate, poi tornerà ed avrà una grande carriera in Formula 1”.
Molto interessante è soprattutto l’analisi di Verstappen sui pro e contro che comporta il far parte di un programma junior di una Casa ufficiale. “
Avrei potuto entrare nel vivaio di una Casa già nel 2010 – ha confermato l’olandese – ma insieme a chi mi aiuta da tempo abbiamo deciso di restare indipendenti il più a lungo possibile. Nel mio caso questa decisione ha pagato, è grazie a questa scelta che sono qui oggi, ma a volte non hai persone che ti consigliano correttamente, quindi per proseguire la carriera nelle categorie minori firmi dei contratti che ti tolgono ogni potere decisionale, da quel momento è la Casa che investe su di te che decide cosa fai e con chi lo fai”.
“Io fortunatamente ho avuto la possibilità di restare padrone delle mie scelte fino all’ingresso in Formula 1 – ha chiarito Verstappen – ci siamo mossi in modo indipendente. Abbiamo scelto di passare direttamente dal kart alla Formula 3, ed abbiamo scelto la squadra in cui andare".
"Alla fine credo che non abbiamo fatto male, riuscendo a passare dalla Formula 3 alla Formula 1, salto che sarebbe stato impossibile con qualsiasi gestione differente dalla nostra. Se fossi stato parte di un programma junior magari mi avrebbero fatto passare da GP3 o Formula 2”.
Infine Max ha commentato la scelta Ferrari, ovvero la firma di Leclerc:
“Credo che Kimi, a 39 anni, fosse ormai alla fine di un ciclo e che a Maranello abbiano deciso di fare qualcosa che non facevano da molto tempo, ovvero rischiare qualcosa mettendo in macchina un giovane. È una chance fantastica per Charles, anche se non sarà facile ritrovarsi di fianco ad un pilota come Sebastian quando hai un solo anno d’esperienza in Formula 1. Ma sono fiducioso che Charles possa far bene, ha abbastanza talento per affrontarlo senza grandi problemi”.
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