Verstappen: "Mi sono spostato troppo a Baku? Non mi interessa!"
Apparentemente in casa Red Bull hanno risolto il caso dell'incidente tra i suoi piloti in Azerbaijan, con tanto di scuse ufficiali, ma il pilota olandese non sembra intenzionato a cambiare idea sulla sua condotta di gara.
Foto di: Sutton Motorsport Images
Ufficialmente la Red Bull ha gestito al meglio il fattaccio di Baku. Lavaggio di testa sia a Verstappen che Ricciardo, una visita a Milton Keynes per scusarsi con tutti i dipendenti della squadra, e la promessa che non accadrà più.
Ma sarà così? L’impressione è che sia una pace, ma armata, che alla fine né e Ricciardo né a Verstappen (per differenti motivi) interessi ritrovarsi dietro le spalle del compagno. E tra una dichiarazione e l’altra, alla vigilia del weekend di Barcellona qualcosa è scappato.
"Tra me e Daniel? Tutto bene – ha attaccato Verstappen - abbiamo molto rispetto l'uno per l'altro e ci siamo resi conto che è stato un errore, ma non ci sono affatto cattivi sentimenti tra noi. Proveremo a non permettere che quanto accaduto a Baku possa succedere di nuovo". Fin qui le note liete, compresa quella della conferma che la Red Bull non rivedrà le regole d’ingaggio. "Non ci sono regole nuove", ha confermato Verstappen.
Poi però si è tornati sul fattaccio di Baku, ed è stato fatto notare a Verstappen che nonostante il team abbia archiviato l’incidente con un 50% di responsabilità di entrambi i piloti, i suoi cambi di direzione sul velocissimo rettilineo di Baku sono stati eccessivi: "E’ la tua opinione, non mi interessa. Mi sono spostato troppo? Non lo so, e ripeto, non mi interessa". E quando a Max è stato riportato che Lauda avrebbe detratto loro i costi dei danni, Verstappen ha continuato a rispondere in modo lapidario: "Fortunatamente non sono in quella squadra".
Poco dopo anche Ricciardo è tornato sull’argomento Baku, ed un po' a sorpresa ha definito inevitabile quanto è accaduto tra lui è il compagno di squadra: "Se riguardi la gara è li da vedere, e onestamente quando è accaduto l’incidente non ero così sorpreso che fosse accaduto. Non avrei voluto, ovviamente, ma c’era da aspettarselo".
E’ stato poi chiesto a Ricciardo se avesse o meno richiesto al team di avere strada, e qui Daniel ha sorpreso: “Forse il mio problema è che mi sono limitato a dire che potevo essere più veloce a pista libera, ma non mi sono messo a urlare come una bambina".
Helmut Marko passa per essere un duro con i suoi piloti, ma forse in questo momento la situazione nel suo box gli è sfuggita di mano. L’unica via d’uscita per la squadra sarebbe il rinnovo del contratto con Ricciardo, richiamando entrambi i piloti all’ordine impugnando le clausole degli accordi. La prospettiva di una convivenza nel lungo periodo potrebbe essere un buon deterrente per non ripetere quanto accaduto a Baku.
Ma se Daniel ha già un piede altrove (ipotesi quotata) è difficile che possa accettare dictat dal team che siano contro il suo interesse, di conseguenza anche Verstappen difficilmente acconsentirà a rispettare ordini di squadra contro un compagno in partenza. Tutto sembra in ordine nel box Red Bull, ma forse è solo apparenza.
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