Verstappen: “Macchina godibile, era tutto perfetto”
Max Verstappen è il primo poleman della nuova stagione. Dietro di lui le Mercedes di Hamilton e Bottas. Quarta la Ferrari con Leclerc. Un inizio che pare scontato, ma che in realtà sembra regalare un po’ di suspense...
Foto di: Red Bull Content Pool
Rimbombano i motori, tra le dune del deserto del Sakhir. Questa volta, suoni più decisi e agguerriti perché, si sa, le unghie si tirano fuori dal sabato di qualifica. E Max, non ha deluso i pronostici.
Il torello olandese ha primeggiato nel tris di prove libere, e con un non del tutto inaspettato primo tempo nel Q3, si piazza nella prima casella della griglia di partenza del GP del Bahrain, distaccando di quasi 4 decimi la W12 di Lewis Hamilton. Terzo, Bottas.
“E’ stata una gran bella battaglia – commenta Verstappen – abbiamo fatto un ottimo lavoro nei test della scorsa settimana, ma non era una garanzia ripetere lo stesso risultato nel weekend di gara. Invece – continua- per tutto il weekend la macchina ha funzionato molto bene, era anche godibile da guidare”.
“Chiaramente con il vento che cambia ad ogni sessione, non è facile trovare l’assetto giusto, però tutto ha funzionato alla perfezione in qualifica e sono molto contento della pole”.
Un giro perfetto, con cui Verstappen ha provato a rimediare la performance poco brillante del primo tentativo: “Il primo giro nel Q3 non è stato fantastico, quindi sapevo che avrei potuto fare di più, ma alla fine avevamo il bilanciamento e potevamo spingere di più. La pista era un po’ calda e quindi bisognava stare attenti a non surriscaldare la gomma posteriore, ma per fortuna siamo riusciti ad esprimerci al meglio”.
“E’ andata bene, in generale la macchina ha funzionato sempre bene – continua il beniamino Red Bull - sia in qualifica che in simulazione di gara. Abbiamo una bella gara da fare, dobbiamo cercare di mettere insieme tutto in modo pulito facendo un buon primo giro”.
Caro Max, statistiche alla mano, negli ultimi otto Gran Premi del Bahrain, in sei occasioni il poleman è diventato Campione del Mondo.
Certo, ancora è troppo presto per scrivere sentenze, la strada è lunga e tortuosa. Ma intanto, sognare, non costa nulla.
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