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Verstappen: "Condizioni difficili, era fondamentale la pole"

L'olandese della Red Bull è stato l'unico a scendere sotto il muro dei 2 minuti ed ha ottenuto una pole di forza che dà morale dopo i due zeri rimediati in Inghilterra e Ungheria.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Mark Sutton / Motorsport Images

Dopo due gran premi nei quali ha raccolto zero punti, Max Verstappen è arrivato in Belgio con il dente avvelenato. Il vantaggio in classifica su Lewis Hamilton si è eroso tra Silverstone e Budapest ed adesso l’olandese si trova ad inseguire il sette volte campione del mondo con un ritardo di 8 punti.

Lo sguardo feroce ha accompagnato Max sin dal venerdì di Spa ed oggi il pilota della Red Bull ha convertito quella rabbia in una pole strepitosa.

1’59’’765 è stato il crono firmato da Verstappen nei secondi finali del turno. Il pilota della Red Bull è stato l’unico in grado di scendere sotto il muro dei due minuti, ma in questa occasione si è trovato a lottare con un avversario inatteso: George Russell.

Il pilota della Williams ha fatto capire anche oggi di avere un piede destro particolarmente pesante, ma ha potuto contare anche su un timing perfetto scelto dal team per scendere in pista ed andare inaspettatamente all’assalto della pole.

Max ha così dovuto estrarre il massimo potenziale dalla sua monoposto ed ha fatto la differenza soprattutto nel secondo settore, quello più guidato, per poi rifilare 3 decimi a Russell ed ottenere una pole che dà morale.

“Sono state delle qualifiche molto insidiose. Era davvero complicato riuscire a tenere la vettura in pista e trovare le condizioni giuste per le gomme. C’è anche stata una lunga pausa a causa dell’incidente di Norris e non era semplice capire daccapo le condizioni del tracciato, ma ho ottenuto la pole e questa era la cosa più importante”.

In questo sabato sono state molte le squadre a sbagliare la scelta delle gomme. Nel Q1 la Williams è stato l’unico team a scendere in pista direttamente con le intermedie ed ha azzeccato la mossa, mentre tutti i rivali sono stati costretti a correre ai ripari.

La stessa Red Bull non ha interpretato al meglio la scelta strategica in Q1, ma fortunatamente per l’olandese non è stato commesso alcun errore nei momenti chiave. Max ha però sottolineato come trovare il giusto compromesso tra prestazioni in pista e la quantità di pioggia sull’asfalto non è stato per nulla semplice.

 “Come abbiamo visto nel Q1 siamo scesi in pista con le full wet ed eravamo lenti. Poi abbiamo messo le intermedie, ma queste coperture non sono adeguate per quando c’è molta acqua sul tracciato”.

Trovarsi in pole su un circuito spettacolare e dopo due zeri in classifica era ciò di cui Verstappen aveva bisogno. Avere Hamilton alle proprie spalle in seconda fila, poi, regala un ulteriore boost emotivo al pilota olandese che adesso dovrà convertire il gran lavoro di oggi in una vittoria che gli possa consentire di ridurre il gap dal sette volte iridato.

“E’ un tracciato fantastico dove guidare, ma è anche decisamente impegnativo sul bagnato. Sono molto contento di aver ottenuto questo risultato dopo la pausa e di aver messo a segno un’altra pole”.

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